Fogne di Avezzano – Il sindaco si sveglia impaurito e ordina 2 mesi di divieto d’irrigazione

Il sindaco di Avezzano ha emesso un’Ordinanza sindacale con cui “Ordina il divieto di prelievo e utilizzo a scopo irriguo delle acque fluenti nel fosso Pozzillo, per mesi 2, e comunque fino alla normalizzazione dei parametri degli scarichi”

Angelo Venti
Angelo Venti
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Dopo sette settimane e mezzo il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio si risveglia dal sogno dell’ultima campagna elettorale e si ritrova in un incubo che non è riuscito a scacciare, quello delle fogne della città.

Solo nella serata di giovedì 28 marzo, dopo aver perso irresponsabilmente molto tempo prezioso, il sindaco di Avezzano si è deciso ad arrendersi all’evidenza e – obtorto collo – ha emanato la Ordinanza Sindacale N. Reg 61 del 28/03/2024.

Una ordinanza che in assenza di altre azioni concrete suona come colpevolmente tardiva e da cui traspare tutta la paura del primo cittadino: per scaricarla integralmente, errori compresi, CLICCA QUI

Per avere idea di quante migliaia di metri cubi di acque reflue di Avezzano vengono riversate a Puzzillo SENZA che i liquami entrano nelle prese dei depuratori, finendo così nei canali del Fucino, basta guardare questo nostro video:

Tecnicamente le prime vittime della Ordinanza sindacale di Di Pangrazio sono i proprietari degli orti lungo il fosso Puzzillo e soprattutto gli agricoltori del Fucino. Su questo aspetto avevamo già scritto in questo articolo QUI del 22 febbraio scorso. In esso, un imprenditore agricolo si rivolgeva al CAM esortandolo ad adottare un intervento tampone, veloce ed economico da realizzare, proprio per scongiurare l’inquinamento delle acque e la crisi idrica per l’irrigazione.

Sono trascorsi inutilmente quasi altri 40 giorni: il CAM non ha fatto nulla. Il sindaco Di Pangrazio, invece, ha risolto il problema emanando l’Ordinanza sindacale con cui si dispongono 2 mesi di divieto d’irrigazione.

GUARDA LA VIDEO INTERVISTA:

La notizia che la gran parte dei liquami scaricati dalla rete fognaria di Avezzano non entrava nei due depuratori al servizio della città era stata pubblicata dalla nostra testata già la mattina del 5 febbraio scorso.

Per dirla tutta, la situazione in cui versava lo scarico della rete fognaria cittadina in località Puzzillo era nota all’Amministrazione comunale – o almeno doveva esserlo – già da qualche anno.

Comunque, nell’articolo “Avezzano – Liquami fogne della città finiscono nei canali del Fucino senza depurazione – Foto esclusive”, relativamente alla condizione dello scarico della rete fognaria di Puzzillo scrivevamo che “E’ allarme inquinamento. Ogni giorno migliaia di metri cubi di acque reflue delle fogne della città vengono dirottati – senza essere depurate – direttamente nei canali irrigui del Fucino. La protesta degli agricoltori, il silenzio assordante dell’Amministrazione comunale e delle Autorità. Ecco il percorso delle acque inquinate”. Era appunto il 5 febbraio e a quell’articolo ne sono seguiti molti altri.

Ovviamente il sindaco Di Pangrazio – e anche amministratori, dipendenti del Comune di Avezzano e persino la pletora di componenti dello Staff del gabinetto del sindaco – non sono obbligati a leggere gli articoli di SITe.it.

La stessa notizia, però, era stata poi ripresa da altre testate e rilanciata dal Tg3 Abruzzo, provocando interventi del CAM – cioè il Consorzio acquedottistico marsicano, che ha la gestione di acquedotti reti fognarie e depuratori dei comuni marsicani – e anche dell’ARTA, Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente della Regione Abruzzo.

Lo stesso Direttore generale dell’Arta Abruzzo, Maurizio Dionisio, a più riprese aveva fornito a giornali e tv gli allarmanti dati sull’inquinamento riscontrati con le analisi eseguite nello scarico di Puzzillo, a valle delle prese dei depuratori.

Anzi, il Direttore generale dell’Arta era andato molto oltre. Nel servizio del TG3 Abruzzo messo in onda alle ore 14 del 7 febbraio scorso, rilasciò addirittura questa dichiarazione al vetriolo:

“L’ARTA conferma la grave situazione di Pozzilli, questo scarico industriale diniegato dalla Regione Abruzzo quindi privo dell’autorizzazione. Nell’ambito del prelievo effettuato da ARTA il 15 gennaio, i nostri laboratori hanno evidenziato un superamento di 800mila unità di escherichia coli contro le 5mila previste dalla legge. La situazione è nota all’ARTA, nota alle forze dell’ordine, nota alla Regione: noi stiamo facendo la nostra parte.” [ ndr: il grassetto è nostro ]

Che la situazione degli scarichi fognari della città di Avezzano era molto preoccupante, era quindi noto sia all’opinione pubblica sia a tutte le autorità coinvolte – e quindi anche al Comune – già il 7 febbraio scorso.

Appare perciò alquanto maldestro il tentativo del sindaco – che per legge è lamassima autorità sanitaria locale– di nascondere il suo sostanziale immobilismo dietro i tanti Premesso, Considerato, Precisato, Visto, Richiamato, Dato atto” contenuti nella citata Ordinanza sindacale.

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