A24 – “Attentato sicurezza dei trasporti”: Procura chiede di processare vertici Strada dei Parchi

Redazione
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La Procura della Repubblica dell’Aquila ha chiesto il rinvio a giudizio di 4 persone, accusate a vario titolo di aver causato il “rischio crollo” di ben 9 viadotti dell’autostrada abruzzese.

I viadotti interessati dall’inchiesta, ovviamente, sono solo quelli compresi nel tratto Tornimparte-Laboratori del Gran Sasso, cioè gli unici ricadenti nel territorio di competenza della Procura dell’Aquila: su 25, ben 9 presenterebbero criticità.

La richiesta di rinvio a giudizio è arrivata al termine di una complessa indagine, con numerosi sopralluoghi e perizie tecniche effettuate dai consulenti nominati dalla procura, da cui sarebbero emerse “gravi inadempienze” che metterebbero a rischio la sicurezza dei trasporti nell’importante arteria autostradale che taglia in due l’Italia centrale.

Sono tre le ipotesi di reato per cui i magistrati aquilani chiedono di processare i vertici di Strada dei Parchi e della holding del Gruppo Toto.

La prima ipotesi di reato è la presunta “inadempienza nelle pubbliche forniture”. Per i Pm i gestori dell’autostrada abruzzese avrebbero violato gli obblighi contrattuali omettendo (di effettuare l’ordinaria manutenzione, causando così “un grave stato di degrado” dell’arteria autostradale.

La seconda contestazione riguarda la “la frode nelle pubbliche forniture”. Per gli inquirenti Strada dei Parchi avrebbe definito alcuni dei lavori realizzati come “straordinaria manutenzione”, celando così lavori che dovevano essere di “Ordinaria manutenzione“, quindi a carico del concessionario, e che invece sarebbero stati omessi.

Su questo punto, gli inquirenti partono dal terremoto del 6 aprile 2009. Lo Stato, in considerazione della strategicità dell’autostrada che attraversa i territori colpiti dal sisma, aveva infatti stanziato fondi consistenti per intervenire contro lo “scalinamento” che le scosse avevano causato nell’asse stradale dei ponti, in alcuni casi anche di 15 centimetri. Un rischio serio per la circolazione, per eliminare il quale Strada dei Parchi avrebbe ottenuto dei fondi pubblici: per i Pm, invece, questi lavori rientrerebbero nella manutenzione ordinaria, a carico cioè del gestore.

Infine, l’ultima contestazione: “Attentato alla sicurezza dei trasporti”, che in realtà riassume le altre due. Per la Procura aquilana gli indagati, a vario titolo, proprio in ragione dei presunti inadempimenti avrebbero provocato il pericolo crollo per ben 9 dei 25 viadotti finiti sotto la lente di ingrandimento, e dunque avrebbero messo a rischio la stessa sicurezza stradale.

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IL COMUNICATO DEL FORUM H2O:

*Comunicato stampa del 26/10/2020*

*A24-A25. Viadotti a rischio crollo e attentato alla sicurezza dei
trasporti. Inchiesta della Procura di L'Aquila conferma le nostre
preoccupazioni inserite esposti, comunicati, dossier e inchieste
giornalistiche.*

*DUE VIDEODICHIARAZIONI QUI:* https://we.tl/t-2XkLu2NbUP

*Criticità su stato delle infrastrutture, sicurezza e interventi economici
espresse in due dettagliati esposti che inviammo a nove procure da cui
nacquero le inchieste de Le Iene (dal titolo inequivocabile "I ponti delle
autostrade A24 e A25 a rischio crollo?") e i servizi di numerose altre
testate nazionali ed internazionali che fecero scalpore.*

*Continua però la mancanza di trasparenza sulle informazioni basilare per
queste infrastrutture.*

Apprendiamo dalla stampa che la Procura di L'Aquila ha chiesto il rinvio a
giudizio per ipotesi di reato gravissime circa lo stato di insicurezza di
molti viadotti dell'autostrada A24 del territorio di competenza della
procura. Sappiamo che ci sono altre inchieste in corso da parte di altre
procure sullo stesso argomento. Sulla questione avevamo, infatti,
depositato a nove procure ben 2 esposti ad agosto e settembre 2018, fondati
sia su nostri sopralluoghi svolti al di sotto di numerosi viadotti di A24 e
A25 presi a campione sia su un'approfondita analisi dei dati economici su
investimenti su manutenzione ordinaria e straordinaria da cui emergevano
gravissime criticità, molte delle quali inequivocabili.

Il tutto per un'autostrada con pedaggi pagati a peso d'oro dagli utenti,
con pile dei viadotti e impalcati con ferri scoperti e cemento che si
sbriciolava sotto alle nostre dita, con animali domestici e selvatici, da
orsi a vacche, che entrano periodicamente sull'autostrada con gravissimi
rischi per l'incolumità degli automobilisti.

Ovviamente il percorso penale di questa inchiesta farà il suo corso per
valutare le eventuali responsabilità ma la mobilitazione dei cittadini come
spesso accade è stata fondamentale per far emergere problematiche enormi,
sottaciute da troppi soggetti, pubblici e privati, in un clima di
silenzi, accuse
proprio da Strada dei Parchi che negava pure davanti all'evidenza e diffusa
mancanza di trasparenza.

Questione che persiste, visto che il Ministero dei Trasporti, anche con
l'opposizione proprio di Strada dei Parchi e Autostrade per l'Italia, ci ha
negato l'accesso agli atti sulle carte relative all'attuazione dei piani di
manutenzione dal 2015 al 2020 della rete autostradale. Abbiamo dovuto
depositare un ricorso al TAR del Lazio di cui stiamo aspettando la
sentenza. Elementi che dovrebbero essere resi pubblici proattivamente dal
Ministero perché i cittadini hanno il diritto di sapere se e come sono
spesi i soldi su infrastrutture pubbliche date in concessione ai privati
che ci lucrano.

*Alleghiamo i due esposti.*

*Qui i due servizi de Le Iene: *
primo
https://www.iene.mediaset.it/video/ponti-autostrade-abruzzo-strada-dei-parchi_184619.shtml

secondo
https://www.iene.mediaset.it/video/ponti-abruzzo-autostrade-allarme_207774.shtml


*FORUM H2O*

*NUOVO SENSO CIVICO*
*STAZIONE ORNITOLOGICA ABRUZZESE ONLUS*
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