La Direzione generale della ASL1 – dopo la figuraccia di ieri mattina – invece di chiedere scusa prova ad arrampicarsi sugli specchi e, coprendosi di ridicolo, prova a scaricare tutto sui giornalisti. E così la pezza risulta peggiore del buco.
I FATTI – Ieri mattina, davanti la sede aquilana della ASL1, si è tenuta la manifestazione in difesa della sanità pubblica organizzata da alcune sigle sindacali e un discreto numero di associazioni. Uomini delle forze dell’ordine presidiavano l’ingresso della sede Asl e, poco prima dell’orario fissato per la manifestazione, i membri della Direzione generale della ASL1 hanno abbandonato alla chetichella i loro uffici. Su quanto successo davanti ai cancelli dell’azienda sanitaria abbiamo riferito in questo articolo qui:
In tarda serata, precisamente alle ore 19.58 di ieri, l’Ufficio stampa della ASL1 ha inviato alla nostra redazione un Comunicato in cui l’azienda interveniva su quanto successo la mattina, dando però una sua singolare ricostruzione dei fatti che giornalisticamente rileviamo e che – per la sua gravità – non esitiamo a definire avvilente e offensiva.
Innanzitutto nel suo Comunicato stampa – con sprezzo del ridicolo – riguardo “l’operato della medesima azienda” la Direzione generale si rinnova da sola e con convinzione la …”fiducia“.
Ma non finisce qui. Invece di chiedere scusa a cittadini e rappresentanti dei dipendenti per il trattamento loro riservato, la Direzione generale della ASL1 prova a scaricare le colpe di quanto successo sui giornalisti, contestando quelle che definisce “alcune fittizie ricostruzioni apparse sulla stampa riguardanti una presunta assenza di dialogo con i rappresentanti del presidio odierno“.
Su questo punto, ribadiamo la veridicità del contenuto del nostro articolo e ci limitiamo a ricordare ai lettori e ai dirigenti della ASl1 che ieri, davanti ai cancelli dell’azienda sanitaria, eravamo presenti anche noi. Possiamo quindi affermare con sicurezza che in questo passaggio le dichiarazioni della Direzione generale sono palesemente non veritiere. E offensive.
Ancora più ridicole sono le prove che dalla ASL1 portano a sostegno di questa loro falsa affermazione e che, semmai, confermano il contenuto del nostro articolo. Infatti scrivono: “prova ne è l’immediato recepimento di una richiesta di confronto cui la Direzione Strategica ha risposto indicendo un incontro con consiglieri e parti sociali programmato per martedì 20 giugno alle ore 10 presso la sede della Asl 1“. Tale incontro, come si vede, viene comunicato dalla ASL1 solo 10 ore dopo i fatti e viene comunque fissato tra 5 giorni.
In ogni caso, è la stessa ASL1 a confermare che il Direttore generale era assente dalla sua sede nel momento in cui si svolgeva la manifestazione. Nel suo Comunicato stampa infatti si afferma che il “Prof. Ferdinando Romano smentisce ogni strumentale accusa di aver abbandonato la sede dell’azienda durante il presidio di stamani – ma subito dopo si dichiara che – il Direttore Generale, infatti, era presente presso gli uffici dei Sistemi Informativi dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila al fine di supervisionare l’importante lavoro dei tecnici IT impegnati nel ripristino dei processi informatici dopo le criticità delle scorse settimane seguite all’attacco hacker di cui tutti siamo a conoscenza.”
Insomma, sono loro stessi a dichiarare che il “Prof. Ferdinando Romano“, mentre si teneva la manifestazione davanti gli uffici sanitari, era da tutt’altra parte. E lo fa, tra l’altro, nascondendosi proprio dietro gli hacker da cui lui e i suoi collaboratori non sono stati capaci di difenderci. Senza nemmeno preoccuparsi di avvertire in maniera adeguata gli utenti interessati dall’attacco, come riferiamo in questo articolo QUI.
DI seguito, il contenuto integrale del Comunicato stampa diffuso dalla ASL1. Buona lettura.
COMUNICATO STAMPA
Giovedì 15- 6- 2023 [inviato alle ore 19.58]
ASL AVEZZANO-SULMONA-L’AQUILA: FISSATO INCONTRO CON RAPPRESENTANTI SIGLE SINDACALI E CONSIGLIERI REGIONALI E COMUNALI
La Direzione Generale della Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, in merito al presidio organizzato stamani da alcune sigle sindacali e associazioni del settore medico-sanitario, con la partecipazione di alcuni consiglieri regionali e comunali, tiene a sottolineare l’atteggiamento, da sempre proprio della scrivente azienda, di massimo rispetto verso ogni forma di iniziativa civile e democratica, di supporto o di dissenso, a maggior ragione quando il tema in questione è la salute dei cittadini. Non solo. La Asl 1 condivide la preoccupazione e l’impegno derivanti dalle misure politiche nazionali in materia sanitaria adottate negli ultimi anni, esprimendo, tuttavia e al tempo stesso, la fiducia e la convinzione riguardo all’operato della medesima azienda e delle donne e degli uomini che ne fanno parte.
La Direzione si oppone, inoltre, ad alcune fittizie ricostruzioni apparse sulla stampa riguardanti una presunta assenza di dialogo con i rappresentanti del presidio odierno; prova ne è l’immediato recepimento di una richiesta di confronto cui la Direzione Strategica ha risposto indicendo un incontro con consiglieri e parti sociali programmato per martedì 20 giugno alle ore 10.00 presso la sede della Asl 1.
Il Prof. Ferdinando Romano conferma l’attenzione verso i Nuclei di Cura Primaria già espressa nei mesi addietro e, infine, smentisce ogni strumentale accusa di aver abbandonato la sede dell’azienda durante il presidio di stamani: il Direttore Generale, infatti, era presente presso gli uffici dei Sistemi Informativi dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila al fine di supervisionare l’importante lavoro dei tecnici IT impegnati nel ripristino dei processi informatici dopo le criticità delle scorse settimane seguite all’attacco hacker di cui tutti siamo a conoscenza.
Un impegno che, come evidenziato più volte, sta rendendo la nostra azienda orgogliosamente capostipite, tra le Asl italiane, nella transizione digitale verso il Polo Strategico Nazionale.
Azienda SANITARIA LOCALE n. 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila – Ufficio Stampa ufficiostampa@asl1abruzzo.it
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