Continua la pubblicazione di dati sensibili da parte del gruppo hacker. Nel messaggio di seguito tradotto – e pubblicato in rete dagli hacker solo pochi minuti fa – si citano fatti estremamente puntuali e precisi riguardanti non solo la presunta incapacità di chi doveva gestire i dati dei pazienti, ma anche avvenimenti che, in queste ore, stanno agitando i responsabili del sistema sanitario regionale.
Cari Marco Marsilio e Ferdinando Romano!
Siamo solidali con voi per i problemi che hanno travolto la regione dopo l’attentato alla ASL1, ma questo incidente vi apre gli occhi su molti problemi: corruzione, avidità e stupidità di quelle persone a cui avete affidato la cosa più preziosa della vita – la vostra salute, spendete enormi tasse sui vostri cittadini, su una casa di cartone – in cui memorizzate i dati sulla salute dei vostri cittadini, dei vostri contribuenti. Li imbrogliate, spendete i loro soldi, ma non li proteggete in alcun modo.
Non vi interessa la sicurezza dei dati dei vostri cittadini. I dati dei vostri cittadini giacevano effettivamente per strada e non erano protetti in alcun modo. State evitando una riunione della commissione Sanità del consiglio regionale, adducendo problemi di privacy, tenendo così all’oscuro i vostri cittadini.
Fate 10 riunioni interne al giorno, ma non succede niente. State solo dicendo che i vostri cittadini stanno soffrendo. Perché non ci contattate? Possiamo sicuramente trovare un accordo.
State parlando di mesi per il ripristino, che costano un sacco di soldi. Ripristineremo il vostro database in non più di 8 ore.
Pertanto, ancora una volta vi consigliamo vivamente di andare alla chat specificata per discutere l’accordo.
NOTA DELLA REDAZIONE DI SITE.IT
“La situazione alla ASL1 è grave, ma non è seria”
Scusateci se rivisitiamo l’aforisma di Ennio Flaiano, ma questa volta ci sta a pennello, tanto che gli stessi hacker prendono per i fondelli sia il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, sia il dott. Ferdinando Romano, Direttore generale della ASL. Ma all’azienda sanitaria ci mettono anche del loro: ecco infatti come la Direzione Strategica Aziendale della ASL1, con tutto quello che sta succedendo, scende in campo e …diffida i giornalisti.
La Asl1 – dopo il gravissimo attacco hacker che ha paralizzato il server dell’azienda sanitaria e trafugato i dati sensibili di decine di migliaia di utenti e dipendenti – torna a far sentire la propria voce attraverso una Comunicazione urgente inviata, nientediméno, che dalla “Direzione Strategica Aziendale”.
Alle ore 13,34 di oggi, mercoledì 10 maggio, l’Asl1 ci ha inviato una mail avente ad oggetto: “diffida pubblicazione dati a mezzo stampa”. Per la cronaca, l’ultima mail ricevuta dal loro Ufficio stampa risale al 28 aprile scorso e da allora, nonostante il terremoto provocato dall’attacco hacker, non abbiamo ricevuto nessun altro comunicato stampa da parte dell’azienda sanitaria. Nulla, nemmeno per informare gli utenti su ciò che stava accadendo. Invece, ora, arriva la diffida ai giornalisti.
Questo comunque il contenuto della Comunicazione urgente che la Direzione Strategica della Asl1 ha inviato, supponiamo, a tutti gli organi di stampa e che, per non infierire, evitiamo di commentare:
Regione Abruzzo, ASL1 Avezzano Sulmona L’Aquila
L’ Aquila, il 10.05.2023
COMUNICAZIONE URGENTE
oggetto: diffida pubblicazione dati a mezzo stampa,
Nell’interesse dei pazienti, dei cittadini e degli operatori della ASL, si diffidano gli organi di stampa (cartacea e on-line) dal diffondere ulteriormente ed in qualsiasi modo materiale provento dell’attacco informatico di cui questa Azienda è stata vittima, come è noto, in questi giorni.
Tenuto conto delle affermazioni giornalistiche riguardo la provenienza illecita di quanto pubblicato – seppur in modalità oscurata – da cui si evince una perfetta consapevolezza della stampa, si ricorda la possibile configurazione di diverse ipotesi di reato come previste dagli articoli 57 c.p. e 648 c.p., 648 ter c.p., 684 c.p., 167 e 167 ter Codice della Privacy, per cui questa ASL si riserva di adire l’Autorità Giudiziaria.
Non è ravvisabile alcuna giustificazione, sia in punto di diritto che morale, all’attuale modalità di informazione, tenuto conto della tipologia dei documenti pubblicati, anche se oscurati, in quanto nel caso di specie non è preminente l’interesse pubblico della notizia così come resa, posto che il diritto di cronaca appare già soddisfatto con la semplice narrazione dei fatti.
Si richiama, altresì, il rispetto dei doveri imposti dal Codice Deontologico professionale.
Distinti saluti.
Il Direttore Sanitario (dott. Alfonso Mascitelli); Il Direttore Generale (dott. Ferdinando Romano); Il Direttore Amm.vo (dott. Stefano Di Rocco)
Per scaricare il pdf della Diffida inviata dalla ASL1 CLICCA QUI
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