Bufera Cam – Di Pangrazio attacca: “strumentalizzazione politica, mi sembra di stare in un film di fantascienza”

Redazione
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Non si placano le polemiche all’indomani dell’azione di responsabilità esercitata dalla nuova Governance del Cam nei confronti di 25 ex amministratori a cui è stato chiesto di rifondere all’ente un risarcimento di 18.791.120 euro.
Gianni Di Pangrazio, uno dei destinatari degli atti di citazione, attacca gli attuali vertici del Cam accusandoli di strumentalizzazione politica:

mi sembra di stare in un film di fantascienza! Fantascienza che ha come obiettivo solo quello di fare confusione, di creare un gran calderone, nel quale oggi siamo 25, ma presto potremmo diventare 50”.

L’ex sindaco, che oggi si è concesso alle nostre telecamere, ha dichiarato di essere venuto a conoscenza delle accuse mosse a suo carico solo dagli organi di informazione ed è sembrato tutt’altro che preoccupato dalla richiesta di risarcimento.

Video di Marco Di Gennaro

Di Pangrazio ha tenuto a precisare la sua posizione al Cam nel triennio in cui è stato presidente del consiglio di sorveglianza e la sua totale estraneità dai fatti a lui contestati: “Fui chiamato a presiedere il consiglio di sorveglianza in quanto, come sindaco del comune di Avezzano, mi veniva riconosciuta l’autorevolezza di riportare la giusta tranquillità tra i sindaci dei comuni soci, come peraltro risulta dagli atti […] Mi vengono addebitate delle responsabilità, a me come ad altri, solo perchè gli uffici non hanno registrato qualche fattura Enel o perchè non erano corretti gli ammortamenti finanziari: mi sembra di stare in un film di fantascienza! Fantascienza che ha come obiettivo solo quello di fare confusione, di creare un gran calderone, nel quale oggi siamo 25, ma a questo numero andranno aggiunti tutti i sindaci che si sono succeduti nell’approvazione dei bilanci e quindi potremmo presto diventare 40 o 50. Stiamo parlando di un atto di citazione predisposto e costruito da un consiglio di sorveglianza nominato dopo la mia uscita dal comune. Ritengo che ciò sia stato fatto con un’intenzione meramente politica […] stiamo scegliendo una linea comune con altri ex colleghi per difenderci nella prossima udienza di febbraio“.
Come ormai da copione, non è mancata la solita frecciatina all’ex sindaco Gabriele De Angelis che nella conferenza stampa del 28 febbraio 2018, in una semi-deserta sala consiliare, aveva annunziato la famosa Operazione Verità. Sul punto precisa Di Pangrazio:

“quando si annuncia l’operazione verità si scende in campo in prima persona: non mi sembra che ciò sia stato fatto dall’ex sindaco che mi è succeduto, il quale invece ha preferito delegare a due suoi più stretti consiglieri, proprio perchè l’evidenza era strettamente e trasparentemente di natura politica! Se voleva fare l’operazione verità, De Angelis aveva tutti gli strumenti per farla, ma non li ha usati! Quando le responsabilità di ‘mala gestio’ vogliono essere accertate realmente bisogna rivolgersi ad organi terzi come la Corte dei Conti e l’ispettorato di finanza pubblica.”

Conferenza stampa 28 febbraio 2018. Da sinistra: Armando Floris, Alessandro Pierleoni, Gabriele De Angelis, Manuela Morgante, Felicia Mazzocchi, e Antonio Mostacci

Ricordiamo che a ricevere la notifica di citazione in giudizio sono 24 ex amministratori, consiglieri di sorveglianza e Sindaci revisori che, nel periodo compreso tra il 2007 e il 2017, si sono succeduti nella gestione del Consorzio Acquedottistico Marsicano. L’ente ad oggi vanta un passivo di 120 milioni di euro; debiti accumulati in decenni di mala gestio. Alle persone coinvolte – a vario titolo ed in solido tra loro o disgiuntamente – è stato chiesto di rifondere al Cam s.p.a. la somma di complessivi 18.791.120 euro. Secondo le contestazioni mosse da parte dei legali dell’ente, le persone citate in giudizio avrebbero commesso svariate irregolarità nella gestione di Cam spa, arrecando gravissimo danno alla società – ammessa da poco al Concordato in continuità – ed indirettamente a tutti i 35 Comuni soci del consorzio acquedottistico. La prima udienza si terrà al Tribunale dell’Aquila il 10 febbraio 2020, che si terrà davanti la Sezione specializzata in materia di imprese del Tribunale dell’Aquila.

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