COLLARMELE – Comitato di cittadini contro centrale biometano. Video integrale conferenza stampa dei sindaci

Angelo Venti
Angelo Venti
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COLLARMELE – Dopo tre ore di conferenza stampa la novità è l’annuncio, da parte di Noris Todisco, della costituzione di un comitato spontaneo di cittadini contro la realizzazione dell’impianto proposto dalla Biometano energy srl e di fatto autorizzato dalla Regione il 5 settembre scorso LEGGI QUI.

A indire la conferenza stampa –tenutasi ieri pomeriggio nella sala Eduardo De Filippo – il sindaco di Collarmele Antonio Mostacci, insieme al sindaco di San Benedetto dei Marsi Quirino D’Orazio e al vicensidaco di Pescina Tiziano Iulianella.

Presenti all’incontro anche i sindaci di Scurcola Marsicana Maria Olimpia Morgante e di Magliano dei Marsi Mariangela Amiconi,il consigliere provinciale Gianluca Alfonsi. Tra gli intervenuti anche il presidente del Consorzio tutela IGP Patata del Fucino Rodolfo Di Pasquale, l’ing. Giuseppina Ranalli e poi ancora l’ambientalista Walter Delle Coste, il chimico Domenico Lacasasanta, l’assessore di San Benedetto dei Marsi Antonio Cerasani e il direttore di Confagricoltura L’Aquila Stefano Fabrizi.

Ricordiamo che l’impianto – la cui realizzazione vede l’opposizione dei comuni di Collarmele, San Benedetto e Pescina – ha una potenza di quasi 1 Mw ed è proposto dalla società Biometano energy srl: prevede la produzione di biogas attraverso la trasformazione di 113mila tonnellate/anno di sottoprodotti agricoli e zootecnici da reperire in zona.

Nel corso della conferenza stampa, i relatori hanno lamentato il mancato coinvolgimento dei comuni nell’iter autorizzativo e ricordato che il numero degli impianti presenti sul territorio – tra eolico, fotovoltaico e biomasse – è decisamente eccessivo. Inoltre, sono stati espressi dubbi sul reperimento della materia prima per il funzionamento dell’impianto e sulla reale capacità finanziaria da parte della ditta proponente.

Infine, si è polemizzato sul ruolo della Regione che di fatto ha detto si all’impianto, seppur con una richiesta di chiarimenti alla ditta proponente. Per scaricare il verbale della riunione della Conferenza dei servizi del 5 settembre scorso CLICCA QUI

Video Riprese Marco Di Gennaro

Riportiamo di seguito le sintesi di alcuni degli interventi

Antonio Mostacci, sindaco di Collarmele:

 “Questa è una situazione paradossale, stanno autorizzando un’azienda industriale a operare in una zona urbanisticamente destinata all’agricoltura di qualità! Ritengo che il consumo di un suolo particolare che è quello a ridosso dell’alveo del Fucino danneggi enormemente l’economia primaria di questo comprensorio: la presenza di tutte queste centrali ha un grosso impatto negativo anche a livello mediatico e contrasta con la politica di valorizzazione dei prodotti agricoli coltivati nella Piana del Fucino. Come comune di Collarmele riteniamo, per quanto riguarda il discorso delle energie rinnovabili di aver già dato. Da 35 anni a questa parte abbiamo dato un impianto eolico di 4o Megawatt, abbiamo non so quanti parchi fotovoltaici, abbiamo dato con una centrale a biogas che si trova a 1,5 Km da quella che dovrebbe sorgere. Abbiamo combattuto da circa un anno e mezzo per evitare la costruzione di un’altra centrale a biometano da costruire sempre nella stessa zona e alimentata con rifiuti, liquami, sottoprodotti, un po’ di tutto. Se il protoccolo di Kyoto 2020 lo dobbiamo rispettare noi per tutti è un conto, se poi ogni comunità deve fare la sua parte, penso che la nostra abbia già fatto tanto”.

Quirino D’Orazio, sindaco di San Benedetto dei Marsi:

Questa è una tipologia di impianto che non può stare vicino ai centri abitati. Questo impianto non lo vogliamo perché tecnicamente parlando non è fattibile, non è sostenibile e non è economicamente vantaggioso se non per i finanziamenti del Gse ai privati che vanno a drogare l’appetibilità di questo tipo di impianti. Ci sono tantissime perplessità su questo progetto: quali garanzie poi ci sono sull’approvvigionamento energetico? Il proponente è un srl non un’azienda agricola: non può produrre in quanto coltivatore diretto questo tipo di materiale che poi andrà a produrre energia pulita, ma lo dovrà acquistare. Dove? Secondo i proponenti ci sono dei contratti preliminari firmati da produttori che hanno dichiarato che forniranno gratis le sostanze necessarie ad alimentare l’impianto: sarei curioso di vedere questi contratti preliminari, sottoscritti, depositati presso l’Agenzia delle entrate, dove sono riportati i quantitativi e i costi di questi sottoprodotti. E’ facile dire: tanto ce lo porteranno questo materiale… sappiamo benissimo che già gli impianti esistenti nel Fucino di biometano non sono in grado di sostenersi e sono di una capacità produttiva nettamente più bassa di quella che oggi si sta proponendo. Se i sottoprodotti del Fucino non sono in grado di sostenere gli impianti che già abbiamo, figuriamoci questo che è nettamente più potente! E questa è solo una delle tantissime perplessità. Oltre ai comuni, sono tante le associazioni che hanno espresso la loro contrarietà alla realizzazione di questo progetto come il Wwf, Confagricoltura, Coldiretti: ciononostante, in conferenza dei servizi non capisco perché qualche dirigente regionale abbia voluto appoggiare questo progetto. Dirigenti che avevano in precedenza notificato un verbale di preavviso di diniego a questo progetto perché confliggeva con la misura Md3. Cosa è capitato dal giorno in cui c’è stata questa conferenza con questo verbale ad oggi? Come si è potuto ribaltare quel Preavviso di diniego? Non credo qualche paginetta banale senza nessuna contestazione possa aver sortito tutto questo grande effetto. Forse qualcuno si è mosso dietro le quinte: pensar male e sbagliato ma spesso ci si indovina!”.

Tiziano Iulianella, vicesindaco di Pescina:

Questo scempio deve finire! C’è bisogno di maggiore tutela territoriale e coesione tra i rappresentanti politici locali:ringrazio i sindaci di Scurcola e Magliano per la loro presenza ma dove sono gli amministratori degli altri comuni? Il nostro territorio deve rimanere integro: la salute è un diritto di tutti, quale futuro avranno i nostri figli? Questo impianto NON SA DA FA’!

Gianluca Alfonsi, consigliere provinciale:

“Ci sono delle comunità che vanno rispettate, non faremo sconti a nessuno. I rappresentanti regionali, anche nella persona del presidente Marsilio dovranno venire a rispondere di questo! Noi li abbiamo votati non per autorizzare impianti che il territorio non vuole ma perché vogliamo interventi contro il dissesto idrogeologico, perché ci servono fondi per la viabilità, perché ci servono fondi per le aree interne, per la depurazione, per migliorare la qualità delle acque e l’ambiente in generale”.

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