Avezzano – Affaire rifiuti: Comune ritira ricorso contro Aciam, ai cittadini le spese

Angelo Venti
Angelo Venti
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Dietrofront su tutta la linea del sindaco Di Pangrazio, che con sprezzo del ridicolo annuncia: “il ricorso del Comune contro Aciam sarà ritirato”. Restano a carico dei cittadini le spese per legali e consulenti sostenute per un ricorso pretestuoso e farlocco. Intanto l’Assemblea dei soci Aciam approva il bilancio del consorzio, con l’astensione del Comune di Avezzano.

Bilancio Aciam: Avezzano si astiene

Alla vigilia della terza convocazione dell’assemblea dei soci chiamati ad approvare il bilancio dell’Aciam si respirava un’aria molto pesante.

Anche la precedente convocazione, che doveva tenersi qualche giorno fa, si era risolta con una Fumanta nera. A causare tali rinvii, guarda caso, sarebbero stati proprio i mal di pancia del Comune di Avezzano che hanno infastidito più di un sindaco marsicano.

La Fumata bianca è arrivata nell’ultimo conclave di venerdì scorso, tenutosi presso l’impianto di trattamento rifiuti di Aielli: i soci del consorzio hanno finalmente nominato il nuovo Collegio dei revisori dei conti e, soprattutto, hanno approvato il sospirato bilancio Aciam. L’unico ad astenersi sul bilancio, però, è stato proprio il Comune con il maggior numero di quote: Avezzano.

Maurizio Bianchini – Presidente Aciam

Il primo a tirare un sospiro di sollievo per l’approvazione del bilancio è stato Maurizio Bianchini, Presidente Aciam.

Esprimo tutta la mia soddisfazione”, ci ha dichiarato sorridente.

E c’è da capirlo.

Bianchini – ex membro dello Staff del gabinetto del sindaco – era stato imposto alla guida dell’Aciam proprio dal sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio.

E proprio il sindaco senza alcun preavviso – e diciamolo pure senza alcuno scrupolo – aveva poi trascinato Bianchini in tribunale, quando il Comune ha presentato il ricorso contro Aciam.

Di Pangrazio e i tre moschettieri

L’ultima assemblea dei soci Aciam sarà stata sicuramente molto avvincente. Il sindaco Di Pangrazio ha fatto irruzione in aula scortato da un drappello di tre moschettieri: l’assessore Loreta Ruscio e i consiglieri Gianluca Presutti e Lucio Mercogliano.

Gli altri soci presenti, immaginiamo, hanno probabilmente temuto il peggio quando il commando di professionisti avezzanesi – composto nientemeno che da un esperto di pubblica amministrazione, due commercialisti e un avvocato – hanno fatto irruzione in sala. La tensione, invece, si è sciolta come neve al sole quando al momento di approvare il bilancio i quattro amministratori avezzanesi si sono limitati a scandire, probabilmente in coro, queste parole: “il Comune di Avezzano si astiene”.

Ma le sorprese non finiscono qui, quella messa in scena dall’Amministrazione Di Pangrazio è una sceneggiata napoletana in due atti. Il culmine della comicità si è infatti toccato nel secondo atto, quando il sindaco ha annunciato: “Ritiriamo il ricorso del Comune contro l’Aciam”.

Si tratta di fatto di una sonora sconfessione dell’assessore Loreta Ruscio e, diciamolo pure, di chi eventualmente gli è stato intorno nella tanto oscura quanto scellerata operazione del ricorso contro Aciam. Che si trattava di un ricorso farlocco e strumentale noi lo avevamo scritto subito in questo articolo QUI.

Non è un caso, forse, che proprio questo articolo aveva provocato una tanto sospetta quanto inopportuna telefonata a un nostro collaboratore da parte di un congiunto di un amministratore: congiunto che, in teoria, sul punto non aveva – o non avrebbe dovuto avere – nessuna voce in capitolo.

Il sindaco gioca e i cittadini pagano

Con il camaleontico sindaco di Pangrazio succede anche questo. Il Comune di Avezzano, tra squilli di tromba, nella scorsa estate ha trascinato l’Aciam in tribunale e poi, dopo aver clamorosamente deciso di ritirare il ricorso, con altrettanta enfasi canta vittoria.

Infatti, manco a dirlo, un membro del nutritissimo staff del Gabinetto del sindaco, sabato ha prontamente pubblicato sulla pagina istituzionale nella piattaforma facebook il post che riportiamo sotto, che va inteso a tutti gli effetti come una dichiarazione ufficiale dell’Ente e di chi lo dirige. Il sindaco, appunto:

Nessun aumento della Tari!! Il gruppo di lavoro nominato dal sindaco Giovanni Di Pangrazio ha ottenuto il risultato sperato, portando a casa l’accordo con Tekneko “che – sottolinea il sindaco – tutela i cittadini e premia la nostra determinazione nel far valere le ragioni della città”.

Un Impegno mantenuto con serietà, determinazione. Un lavoro di squadra complesso ed efficace che ha coinvolto l’assessore Loreta Ruscio, i consiglieri Gianluca Presutti e Lucio Mercogliano e il dirigente Roberto Laurenzi che hanno trovato la quadra con l’azienda decretando lo stop agli aumenti che non verranno applicati dalla Tekneko.”

Questo post, anche se involontariamente, è mooolto interessante. Con esso, l’Amministrazione di Pangrazio infatti ammette che “per far valere le ragioni della Città” bastava mettere in campo una squadra di amministratori per risolvere il contenzioso con Tekneko [Si badi bene, hanno scritto Tekneko, non Aciam]. Squadra che appunto ha risolto il contenzioso trattando direttamente con Tekneko nei pochi giorni che vanno tra la seconda e la terza assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio Aciam. Ma allora, questa Squadra perché non è stata attivata prima?

Gli sherpa della famigerata squadra che per conto del Comune hanno trattato con Tekneko pare che siano stati i consiglieri Gianluca Presutti e Lucio Mercogliano e il dirigente Roberto Laurenzi. Alla partita, vociferano i soliti bene informati dalle frequenze di Radio SamuRai, non avrebbe invece preso parte l’assessore Loreta Ruscio, poiché sarebbe considerata come la longa manus della scellerata scelta che ha visto il Comune trascinare Aciam in tribunale. Grazie a tale Trattativa, comunque, si sarebbe acclarata la legittimità di due delibere dell’Aciam relative agli aumenti delle tariffe per il 2021 e il 2022 (delibere la cui regolarità era invece ferocemente contestata dal Comune e che erano alla base del suo ricorso), mentre per l’anno 2023 si sarebbe optato per la non applicazione degli aumenti, in virtù di una diminuzione dei costi di trattamento dei rifiuti e di una complesso gioco di compensazioni contabili tra debiti e crediti incrociati.

Ma non finisce qui. Se si legge il contenuto del Post del Comune sopra riportato incrociandolo con l’annuncio del ritiro del ricorso del Comune contro l’Aciam, le perplessità e i dubbi sull’operato dell’Amministrazione finiscono per far aumentare le domande.

Delle due una. O la presentazione del ricorso va inteso come un depistaggio dell’opinione pubblica – o peggio ancora come una sorta di tentativo di estorsione – oppure l’Amministrazione comunale ha deciso deliberatamente di buttare dalla finestra i soldi spesi per il ricorso.

Si tratta di decine di migliaia di euro, prelevati dalle tasche dei cittadini e destinati per spese legali e consulenze varie, al solo scopo di portare avanti il ricorso contro Aciam. Ricorso che – è bene ribadirlo ancora una volta – è apparso subito strumentale e privo di presupposti giuridici anche agli occhi di chi, come noi, è digiuno di diritto amministrativo e societario.

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