Avezzano (3) – Edilizia privata e nuove costruzioni

Antonino Petrucci
Antonino Petrucci
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Villino Marrama

LA RINASCITA DI AVEZZANO DOPO IL TERREMOTO

3. EDILIZIA PRIVATA LE NUOVE COSTRUZIONI

A cura degli architetti Clara Cipriani e Antonino Petrucci

La maglia viaria su cui s’imposta la ricostruzione della città, soprattutto nell’area centrale destinata alla residenza privata, determina il sistema organizzativo degli spazi che risulta necessariamente bidimensionale per cui i volumi sono compressi nei loro spazi di edificazione, nei limiti di espansione obbediscono a una geometria a due dimensioni, estranei a una composizione irregolare e movimentata delle masse. Allora la morfologia urbana è data dai vuoti, i percorsi, gli slarghi, è questa una caratteristica comune alle città di fine ottocento in cui il lato architettonico è stato fortemente influenzato dalle norme, i limiti, i materiali e dalle nuove norme antisismiche.

 Ad Avezzano la scacchiera viaria era parzialmente movimentata dal “tridente” di strade convergenti sulla stazione ferroviaria: la via Diagonale (oggi Corso della Libertà, via Marconi) la via 2 (oggi via Montello) e dalla preesistente via Garibaldi, questa assieme a via Vittorio Emanuele III (oggi via Mazzini) e via Roma è uno degli assi che attraversano in modo parallelo la città da Nord a Sud. Nella zonizzazione prevista da Bultrini il settore a Est di via Garibaldi era destinato alla zona commerciale e piccola industria, quello centrale tra via Garibaldi e via Roma alla residenza privata e agli edifici civili.

L’edilizia privata realizza costruzioni con tipologie a villa, villini e palazzine.

  Via del Mercato coperto (oggi Via S. Cataldi)

Le palazzine a due piani e più unità immobiliari sono localizzate prevalentemente lungo gli assi viari principali del nuovo abitato, mentre le ville e i villini punteggiano il resto del tessuto urbano.

  Via Corradini
Via Corradini

Le nuove costruzioni non caratterizzano l’ambiente urbano per la loro volumetria, ma bensì per le loro facciate che, soprattutto lungo gli assi principali, si allineano secondo una sequenza pressoché continua e uniforme formando delle quinte architettoniche “artistiche”.

Corso Umberto I (oggi Via Marconi)

 Anche in virtù delle indicazioni imposte dalla commissione edilizia del comune in sede di approvazione dei progetti che entrava nel merito dei dettagli architettonici e funzionali degli edifici posizionati lungo le strade principali. Le soluzioni architettoniche più originali sono adottate per le costruzioni ad angolo, dati i numerosi incroci della maglia viaria ortogonale, di queste costruzioni sono ancora visibili in tutta l’area urbana, tuttavia, così come per i villini o le ville, gli elementi decorativi sono tratti dal repertorio linguistico floreale o eclettico; si tratta di ibride imitazioni di un neoclassicismo o di un nuovo eclettismo che assembla insieme stilemi derivanti da contesti culturali diversi.

Tipologicamente le costruzioni sono l’assemblaggio di più corpi aggettanti articolati in loggette ai piani superiori e porticati in quelli inferiori; i palazzi invece sono edificati sugli schemi tardo manieristici delle residenze signorili: le facciate scandite armoniosamente dalle aperture di porte e finestre con frontoni e cornici marcapiano; non mancano mascheroni, stemmi, cartelle agli angoli.

L’apparato decorativo trova una così lunga diffusione anche grazie alla messa a punto dei cosiddetti “cementi decorativi” che permettono di sostituire i materiali naturali con grandi risparmi economici.  (foto 6) Palazzina in Via Annamaria Torlonia angolo via Cesare Battisti  – (foto 7) Palazzina su Via Corradini – Gallo – (foto 8) Particolare del graffito –(foto 9) Villino Angelini Via Pagani angolo Via A. Diaz – 10.Villino in Via Sabotino

BIBLIOGRAFIA:

  • Simonetta Ciranna, Patrizia Montuori, “Avezzano, la Marsica e il circondario a cento anni dal sisma del 1915”, L’Aquila, Consiglio Regionale dell’Abruzzo, 2015.
  • Maurizia Mastroddi, “L’altra Avezzano”, Avezzano, Grafiche Di Censo, 2005.
  • Archivio Marcello Vittorini, “Omaggio a Marcello Vittorini un archivio per la città”, Roma, Cangemi Editore, 2012.
  • Antonio Rosini, “Otto mesi di ferro e fuoco (Avezzano e dintorni) 1943 – 1944”, Avezzano, Grafiche Di Censo, 1994.
  • AA.VV., “Avezzano Storia della città moderna”, Avezzano, Radici Edizioni, 2022.

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Laureatosi in architettura presso l’Università La Sapienza di Roma, ha esercitato la professione di architetto per circa trent’anni, oggi insegna alla Scuola Secondaria di Primo Grado presso l’Istituto Comprensivo GIOVANNI XXIII-VIVENZA di Avezzano. Appassionato di storia recente e di politica, è autore di uno studio sulla Riforma Agraria del Fucino, che si articola in 167 tra capitoli e sottocapitoli, pubblicata sui gruppi Facebook “Ortucchio in parole e immagini” e “Luco, ieri e oggi”.