Primo dell’anno e primi turisti lungo il Liri alla scoperta dello sbocco dell’Emissario Claudio/Torlonia

Continua la costante opera di promozione del territorio portata avanti dall’Associazione Amici dell’Emissario

Alfio Di Battista
Alfio Di Battista
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CapistrelloCapodanno all’Emissario, non è un film dei Vanzina ma l’escursione dei componenti di una comitiva di turisti giunti dalla Val Brembana, provincia di Bergamo, a Capistrello, tappa del programma del loro tour fra Roma e Napoli curata da Marta Trobitz, guida turistica ambientale, esperta naturalista che riesce a trasferire, con i suoi racconti, l’intensità di una passione che non lascia mai indifferenti gli escursionisti al seguito.

L’iniziativa Trekking con Marta, propone un modello di turismo lento, così detto esperienziale, che introduce il visitatore alla conoscenza del territorio e della natura attraverso il coinvolgimento dei sensi. L’olfatto per riconoscere gli odori del bosco, l’udito per apprezzare lo scrosciare distensivo di un ruscello d’alta montagna, la vista per cogliere le sfumature di colori unici.

Nell’escursione che ha permesso ai turisti lombardi di conoscere l’area archeologica dell’Emissario non è mancato il supporto degli Amici dell’Emissario. È stato il Presidente Antonello Alfonsi a raccontare gli antichi fasti della millenaria storia che accompagna l’opera idraulica, dall’imperatore Claudio ai nostri giorni.

Continua quindi la costante opera di promozione del territorio portata avanti dall’Associazione Amici dell’Emissario, nella convinzione che qualità come la persistenza e la perseveranza, guidate da una visione chiara del potenziale di un’area dove si respira la storia, dove si avverte la forza della natura e dove si riesce ad immaginare un futuro legato ad un’economia di prossimità, da sole non bastano a centrare l’obiettivo di uno sviluppo strutturale.

Da qualche tempo però si avverte un’inversione della tendenza, per lo più dovuta ad un processo di emulazione costruttiva che, soprattutto nella stagione estiva, riesce a muovere un interesse più ampio in tutta l’area naturalistico-archeologica dello sbocco dell’Emissario. L’impatto è ancora lieve, ma è senz’altro apprezzabile lo sforzo delle diverse associazioni che si dedicano con impegno e fatica a organizzare eventi per tenere viva l’attenzione nei luoghi del cuore.              

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