L’orso nell’urna elettorale

Giuseppe Pantaleo
Giuseppe Pantaleo
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Riprendo la vicenda dell’orso sulle pendici di monte Salviano. Si è tenuto ad Avezzano il 26, un tavolo inter-istituzionale sull’argomento. Si evince da ciò, che l’indecifrabile – per il sottoscritto – macchia scura tra la vegetazione circolata nel web, è un orso. (In fondo: chi sono io per contestare un paio di autorevoli partecipanti a detto tavolo, e in modo particolare Pnalm e nuova Forestale?). Il direttore di AvezzanoInforma ha usato l’espressione «presunto avvistamento» ma la questione nel suo caso è appunto, almeno un’altra (L. Salucci, Collelongo, l’orso marsicano si rifiuta di passare alla dieta vegana e fa merenda con 15 galline, in «AvezzanoInforma» 14 aprile 2017). Sulla costa invece si è stati più cauti e precisi: «Al momento non è stata trovata alcuna traccia della presenza dell’orso sul monte Salviano di Avezzano dopo la segnalazione di alcuni passanti», Cucciolo di orso ad Avezzano, nessuna traccia trovata dai biologi, in «CityRumors» 13 aprile 2017. (È noto che – tra l’altro – mal sopporto le fotografie e preferisco: «orme, peli o escrementi», cit. CityRumors 13 aprile 2017).

Tracce precedenti, negli ultimi anni? Eppure: «Nel XVIII secolo le testimonianze sono numerose e geograficamente caratterizzate. La presenza dell’animale viene segnalata a Sulmona, sulle montagne del Salviano (Avezzano)», SalviamoLOrso.

Immaginiamo che qualcuno nei prossimi giorni trovi delle tracce consistenti di orso da quelle parti («orme, peli o escrementi»): che fare a questo punto da parte dei partecipanti alla riunione inter-istituzionale di ieri? Soprattutto da parte del Comune d’Avezzano: chiudere l’accesso al monte soprattutto nelle ore di buio, delocalizzare il santuario di Pietraquaria, istituire un altro vincolo sull’area, altro? (Anche da parte dei candidati sindaco costretti a parlare di temi ambientali, nelle prossime settimane). La questione è soltanto quella; finora chi ne ha parlato o ci ha ricamato (abbondantemente) sopra, ha evitato accuratamente di trattarne.

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Lavoro come illustratore e grafico; ho scritto finora una quindicina di libri bizzarri riguardanti Avezzano (AQ). Il web è dal 2006, per me, una sorta di magazzino e di laboratorio per le mie pubblicazioni.