GAZA – Con Jabr Abu Hadrous sono 106 i giornalisti uccisi dall’esercito israeliano

Redazione
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Jabr Abu Hadrous - Corrispondente di Al-Quds Today

Il giornalista palestinese Jabr Abu Hadrous, corrispondente di Al-Quds Today, è stato ucciso ieri sera da un bombardamento dell’esercito israeliano sul campo profughi di Nusseirat, nel centro di Gaza. Il giornalista è stato assassinato nella sua casa insieme a molti altri suoi familiari: dal 7 ottobre, sono 106 i giornalisti e gli operatori dell’informazione assassinati a Gaza dall’esercito israeliano.

Questa mattina i colleghi di Jabr si sono riuniti per commemorarlo e per lanciare il loro doloroso appello:

« Il nostro messaggio al mondo intero è che tutti i giornalisti del mondo sono protetti quando indossano un giubbotto di stampa, tranne noi a Gaza. Qui, il giubbotto è un segnale per uccidere i giornalisti: finora sono 106 i martiri, e il mondo tace »

Subito dopo uno dei giornalisti presenti alla commemorazione, agitando un giubbotto antiproiettile con scritto ‘Press’, urla: “Questo gilet non ci proteggerà dagli aerei, dai carri armati dell’occupazione, dai droni o dai cecchini”, mentre un altro giornalista aggiunge “questo giubbotto che dovrebbe essere protezione per i giornalisti secondo il diritto internazionale, ma per gli occupanti israeliani è il segnale per prenderci di mira”.

Jabr Abu Hadrous, ricordano i colleghi, era sempre in prima linea per trasmettere le notizie su quello che sta succedendo a Gaza, e promettono: “Jabr sarà con noi in ogni momento. Come lui, continueremo sempre a smascherare i crimini dell’occupazione contro i giornalisti e il nostro popolo: questo giubbotto rappresenta un ostacolo per l’occupante, che non potrà nascondere i suoi crimini e la realtà di ciò che sta accadendo nella Striscia di Gaza”.

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