Ex impianti Cesolino: una “bomba ecologica” sospesa tra area emergenza e Opera don Orione

Redazione
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di Angelo Venti e Claudio Abruzzo

AVEZZANO – Si tinge di giallo la vicenda dell’ex centro sportivo Cesolino, oggetto nei giorni scorsi dell’allarme lanciato da alcuni residenti della zona che denunciavano la presenza di amianto. E alle preoccupazioni sulla Pericolosità della struttura, si aggiugono ora i dubbi sulla Proprietà dell’area e quelli sull’affidabilità del Piano di protezione civile comunale: tre questioni molto serie che SITe.it ha deciso di approfondire.

Il sopralluogo

Nei giorni scorsi abbiamo effettuato un sopralluogo nell’ex centro sportivo Cesolino, il cui esito conferma tutte le preoccupazioni espresse dai residenti [Il comunicato dei residenti ].

Come si evince dalla nostra documentazione fotografica, l’intera zona risulta in abbandono e sono diverse le situazioni di pericolo: oltre alla presenza di amianto nella copertura dell’ex palestra, destano preoccupazione le condizioni delle recinzioni con le reti divelte, il muro di cinta pericolante in più punti mentre lo stato generale di abbandono dell’area può causare ulteriori rischi anche sotto l’aspetto igenico-sanitario.

Proprietà dell’area

Gli impianti sportivi di Cesolino nascono come centro di aggregazione per giovani e anziani per iniziativa dell’Opera di don Orione. Alcuni anni fa chiude i battenti a causa, si disse, dei costi troppo elevati per la messa in sicurezza di una struttura diventata ormai troppo fatiscente e – sempre secondo le stesse voci – l’opera religiosa decise di alienare la struttura, che fu acquisita da un non meglio specificato imprenditore del luogo. Queste le voci.

In realtà da un rapido controllo al Catasto e alla Conservatoria immobiliare risulta che al 7 marzo 2019 l’area – censita come particella n. 1614, foglio 22, Comune di Avezzano – risulta intestata alla “Provincia religiosa dei SS Apostoli Pietro e Paolo dell’Opera di don Orione” con sede ad Avezzano. In Conservatoria risulta invece come proprietario “Provincia religiosa dei SS Apostoli Pietro e Paolo dell’Opera di don Orione della Congregazione della Piccola opera della divina provvidenza”. Sempre in Conservatoria per tale particella risulta una sola operazione a favore di Enel distribuzione spa per il diritto di servitù di elettrodotto, sancito con una scrittura privata sottoscritta il 2 marzo 2016 ad Avezzano, presso il notaio Simona Iorio.

Per Catasto e Conservatoria, quindi, il proprietario della struttura è l’ente religioso. Ma accertare la proprietà ufficiale dell’area non è questione di lana caprina, in quanto l’eventuale messa in sicurezza potrebbe ricadere a carico del proprietario e tutto lascia ritenere che gli interventi possono anche risultare economicamente consistenti. Va ricordato, sul punto, che i residenti hanno già richiesto al Comune una “verifica staticità muro di cinta” e una “verifica integrità copertura in ethernit dell’ex palestra”.

Piano protezione civile comunale

Nel Piano comunale di emergenza – Aree di protezione civile , gli ex impianti sportivi risultano censiti con la sigla 0028 Stadio Cesolino e vengono indicati come Aree di attesa. Va detto che il Piano d’emergenza è stato redatto quando il centro sportivo era ancora funzionante, ma vero è che lo stesso piano non è stato aggiornato: al momento, infatti, non è indicata alcuna altra area alternativa dove concentrare la popolazione in caso di emergenza.

E anche questa non è questione da poco. Durante l’ultima esercitazione in cui veniva simulata una emergenza terremoto ad Avezzano, la popolazione della zona si è presentata – seguendo alla lettera le indicazioni ricevute – davanti lo stadio Cesolino, ma ha trovato ovviamente i cancelli chiusi. E in ogni caso, anche se si riusciva a trovare le chiavi per aprire i cancelli, la struttura non è più considerata come adeguata ad ospitare persone. A maggior ragione in caso di sisma.

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