Avezzano – Bomba ecologica in città

Redazione
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Riceviamo e pubblichiamo

COMUNICATO STAMPA

 Da oltre due anni la struttura denominata Cesolino, dell’Opera Don Luigi Orione, nota a tutti gli abitanti di Avezzano, come Centro di aggregazione per giovani ed anziani, che ha visto crescere su quei campi di calcio molte generazioni cittadine, da oltre due anni, si diceva, ha chiuso i battenti.

Le ragioni di questa scelta, per quanto legittima, sibillinamente furono spiegate a chi ne chiese conto e, di bocca in bocca, si seppe che la proprietà era stata alienata dalla suddetta Opera per essere acquisita da un imprenditore non meglio specificato del luogo.

Le motivazioni della vendita furono ricondotte agli eccessivi costi da sostenere per poter ristrutturare un complesso sportivo ormai fatiscente, da mettere in sicurezza e a norma di legge, cosi la decisione di vendere, chiudendo il cancello per sempre, come se quella fosse la soluzione.

Ora però rimangono sul tavolo due questioni: da un lato l’aver perso un luogo che fungeva da centro aggregativo e ricreativo tanto prezioso quanto raro in questa nostra città, la seconda, più pregnante ed urgente riguarda la salute: la copertura in Ethernit, ora senza manutenzione, esposta all’azione degradante di agenti atmosferici, escursioni termiche, piogge ed il vento inconsueto ed implacabile di questi giorni, potrebbe degradarsi fino a  rilasciare nell’aria fibre pericolose? Questo in un quartiere densamente popolato, frequentato, animato.

Il Comune, interpellato, non ha dato finora risposte, i VV.UU. neanche, cosa fare di questa vera bomba ecologica in centro città?

A chi compete trovare risposte e soluzioni in questo caso?

 Carla Tucceri, abitante di via Guido Reni

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