Comunquemente il voto a perdere marsicanese

Alfio Di Battista
Alfio Di Battista
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Avezzano – I partiti chiedono il voto ma di progetti per la Marsica manco a parlarne. Sanità, giustizia, trasporti, argomenti evergreen, sempre di moda, stanno bene su tutto, e poi sfilano tanto. Un nuovo ospedale? Eccolo bello e pronto! Gentile concessione a noi zotici, ma fieri guerrieri Marsi abituati a curarci con le erbe.

Il tribunale non si tocca, faremo le barricate, dicono i politici di tutto l’arco costituzionale, e infatti non è mai stato toccato. Ma poi quale sarebbe la differenza fra averlo o meno, in questa porzione d’Italia, terra di scorribande di una politica predatoria e teatro di scontro del peggior familismo amorale.

E che dire della tratta Roma – Pescara, una storia infinita, fatta di contorsionismi verbali e convergenze parallele, proprio come i binari che si perdono in un tramonto senza orizzonte. In fondo siamo circondati da montagne, a che ti serve un orizzonte! E poi, un milione di alberi ce lo abbiamo già, forse manca qualche dentiera!

Ma dico io, nemmeno un porto fluviale sul Liri, un aeroporto intercontinentale sui Piani Palentini, un lago nuovo nel Fucino, con spiagge e attracchi turistici, una galleria di 37 chilometri fra Carsoli e Sulmona, dritta come un fuso per l’Hyperloop a idrogeno. Appena mezz’ora da Roma all’Adriatico, giusto il tempo per finire guardare il programma di Lucia Annunziata, poi se resta qualche spicciolo penseremo anche alla costa.  

E invece no, niente di tutto questo, soltanto: Noi siamo meglio di loro e viceversa. Dalla parte giusta, mi sa che già l’hanno detto! E sì, perché la parte giusta, è quella di chi lo dice prima, all’asilo funziona così! Ci hai creduto, faccia di velluto!

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