Capistrello– Il Consiglio Comunale ha approvato il Bilancio di previsione per il triennio 2023-2025 puntando a terminare una serie di interventi che, tra lavori in corso e progetti da cantierare, vale circa 7,5 milioni di euro.
Queste le cifre in ballo, stando alla nota stampa diffusa dalla maggioranza al termine dell’assise celebrata ieri.
Ma un Consiglio Comunale, può costituirsi parte civile in un processo che vede coinvolto il sindaco in carica? In linea di principio si. Questa è stata la proposta avanzata da Chiara Di Felice, che ha dato lettura di un documento a nome della minoranza.
Costituirsi parte civile, è un’azione legale attraverso cui una persona o un’organizzazione, se ritiene di aver subito un danno a causa di un procedimento giudiziario, può chiedere un risarcimento.
Tuttavia, la decisione di costituirsi parte civile spetta al Consiglio comunale, che nel caso specifico, ha bocciato la proposta.
Nella circostanza, la capogruppo di minoranza, Dina Bussi, ha ricordato come in un’analoga situazione, lo stesso Ciciotti, una volta diventato Sindaco, costituì il Comune parte civile in un processo che vide coinvolto il sindaco precedente, Antonino Lusi.
Le denunce che avevano costretto Lusi e la sua maggioranza a difendersi in sede giudiziaria, rivelandosi poi totalmente infondate, erano state fatte proprio da Ciciotti nelle vesti di capogruppo di minoranza.
In pratica, la lotta politica per via giudiziaria, era stata la modalità con cui l’attuale Sindaco, aveva interpretato il suo ruolo di opposizione. Questo il dato portato in evidenza dalla Bussi.
Perseguito l’obiettivo di mandare a processo tutta l’amministrazione Lusi, il Sindaco Ciciotti si era perfino costituito parte civile chiudendo il cerchio dell’azione da cui scaturì un procedimento durato 11 anni ma chiuso con l’assoluzione piena di Lusi.