Befana fascista a Capistrello, grave sfregio ai 33 martiri  

Vicenda odiosa, oltre che grave, se si pensa che il Comune di Capistrello è stato insignito della medaglia d’oro al merito civile a causa della sanguinosa strage di trentatré civili, avvenuta il 4 giugno del 1944 per mano nazista.

Alfio Di Battista
Alfio Di Battista
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Capistrello – Monta in queste ore la rabbia e lo sdegno fra diversi cittadini del centro marsicano dopo che, nel corso dell’evento organizzato dall’amministrazione comunale, “Che bella la Befana” nel pomeriggio di ieri, hanno trovato, nelle calze distribuite a Piazza Risorgimento, simboli della decima Mas, il famigerato corpo militare della Marina Nazionale Repubblicana della Repubblica Sociale Italiana. Assieme a questi vergognosi simboli anche stemmi della US Navy.

La vicenda diventa ancora più odiosa, oltre che grave, se si pensa che il Comune di Capistrello è stato insignito della medaglia d’oro al merito civile proprio a causa della sanguinosa strage di trentatré civili, avvenuta il 4 giugno del 1944 per mano nazista.

Raggiunto telefonicamente l’Assessore De Meis Orazio, esponente di Fratelli d’Italia, ci ha riferito di aver appena appreso la notizia di cui era all’oscuro, salvo prendere atto dei numerosi commenti e post di condanna sui social.

De Meis ha dichiarato di non aver partecipato all’evento, la cui organizzazione è stata curata dagli assessori Cappucci Emanuela e Silvestri Antonella che si sono affidate all’agenzia Pubbliconcerti  S.r.l. la quale ha tecnicamente prodotto l’evento.

Raggiunta al telefono, l’Assessore Cappucci, ha espresso grande rammarico per l’accaduto. «Come amministrazione ci siamo affidati a un’agenzia che ha provveduto a tutto. Ci siamo ritrovati dentro a questo incidente sicuramente grave. L’agenzia è un’agenzia molto valida.» Queste le sue prime parole.

Che spiegazione si dà dell’accaduto?

«A questo punto credo che anche l’agenzia si sia fidata di chi le ha fornito le calze, altro non posso aggiungere. Noi abbiamo richiesto la fornitura di un certo numero di calze oltre a un servizio di animazione per intrattenere i bambini. Certi simboli neanche li conoscevo e non mi vergogno a dirlo.»

Avete avuto qualche riscontro dall’agenzia che ha organizzato l’evento?

«Stiamo aspettando risposte.»

Come amministrazione avete valutato di fare una denuncia?

«Stiamo valutando, aspettiamo di ascoltare cosa dirà il fornitore delle calze all’agenzia a cui ci siamo rivolti. Penso che anche la Pubbliconcerti sia rimasta sorpresa da quanto è accaduto.»     

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