Avezzano post Covid – Ippodromo dei Marsi: la ripartenza delle corse clandestine – video esclusivo

Redazione
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Nucleo industriale di Avezzano, domenica 12 luglio, ore 11 di mattina. Nel tratto di circonfucense che costeggia l’ex zuccherificio, sotto l’enorme silos cilindro posto all’incrocio tra Strada 2 e via Pollaiolo, arrivano due furgoni con dei trailer per trasporto cavalli. Dietro, una carovana di auto che accompagna l’arrivo dei purosangue e delle bighe sull’ormai storico circuito del Nucleo di Avezzano, soprannominato appunto “Ippodromo dei Marsi“. GUARDA IL VIDEO:

Video riprese Marco Di Gennaro

L’organizzazione, curata nei dettagli da un collaudato ed evidentemente affiatato staff, è semplicemente perfetta. Un impeccabile servizio d’ordine chiude le strade che intersecano il circuito di gara e blocca il transito degli ignari e impotenti automobilisti. E, grazie a occhiute sentinelle appostate di vedetta nei punti chiave, soprattutto vigila sull’eventuale arrivo di uomini delle forze dell’ordine. Che non arrivano.

Sono decine gli spettatori che stazionano a “bordo pista”. I cavalli con le bighe, seguendo un consumato rituale, fanno riscaldamento prima della gara: percorrono via Pollaiolo in direzione di Borgo Via Nuova, svoltano a sinistra lungo il lato nord dell’ex zuccherificio, poi imboccano via Trara e la percorrono fino all’incrocio con via Volta. E inizia la gara.

Dopo un paio di false partenze, i fantini si lanciano al galoppo e frustano i cavalli per la volata finale lungo i mille metri di rettilineo di viale Alessandro Volta. A seguire le bighe, auto e moto con membri dell’organizzazione a bordo che vigilano sulla corettezza della corsa. Il circuito di gara e gli incroci con via Edison, via dei Cappuccini e via Copernico, ovviamente, per motivi di sicurezza sono stati chiusi al traffico automobilistico per consentire il passaggio delle bighe.

La corsa ippica ha entusiasmato tutti i presenti. Purtroppo, non siamo riusciti ad appurare i nomi del vincitore, degli altri cavalli in gara e delle scuderie di appartenenza. E nemmeno le quotazioni delle eventuali scommesse. GUARDA LA GALLERIA FOTOGRAFICA:

I precedenti

Quello delle corse clandestine ad Avezzano è diventato un problema cronico. Già nel 2008, nell’ambito dell’inchiesta «The horse»,  vennero indagate per i reati di Concorso in organizzazione di corse e scommesse clandestine, Interruzione della circolazione stradale e Violenza privata 33 persone, tra cui 2 minorenni.

All’operazione, coordinata dal sostituto procuratore Stefano Gallo, parteciparono oltre 200 militari che eseguirono perquisizioni e sequestri tra Abruzzo e Lazio. I Nas di Pescara, coadiuvati da dieci veterinari della Asl, eseguirono anche prelievi di sangue e di urine sui cavalli sequestrati, di proprietà di membri delle comunità rom di Avezzano, Frosinone e Rieti.

Altre inchieste, quasi tutte finite in prescrizione, vennero aperte anche negli anni successivi per provare a bloccare questo fenomeno che però è proseguito in modo incontrollato e continuato. Ieri l’ultima corsa clandestina.

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