RIAPRE COLLEMAGGIO: l’ENI paga 14 milioni di euro

Redazione
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di Monica Pilolli

Si è conclusa con qualche defezione nella lista degli ingressi vip attesi,  la  cerimonia di riapertura al pubblico della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, di proprietà del Comune dell’Aquila, gravemente danneggiata dal sisma del 6 aprile 2009 e recuperata grazie a una sponsorizzazione dell’ENI, consistente in circa 14 milioni di euro e comprendente anche la riqualificazione dell’intera zona del Parco del Sole. Ancora ignota l’eventuale contropartita.

Posti liberi ‘vip‘ felicemente rimpiazzati dai numerosi aquilani che sin dalle prime ore del mattino hanno presidiato la Basilica, nel tentativo di sbirciare qualche veduta prima dell’orario d’ingresso ufficiale. Un lavoro di consolidamento e restauro imponente durato due anni,  progettazione e direzione dei lavori curate dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per L’Aquila e Cratere : Collemaggio spalanca così oggi le porte allo stupore dell’Italia  e del mondo intero,  in visione della nuova candidatura UNESCO che vede la Perdonanza Celestiniana proporsi per assurgere a patrimonio immateriale dell’umanità.

La Storia che va oltre il confine della città, incontra dunque il futuro e le tecniche più avanzate, come quelle utilizzate al fine di riscaldare le grandi navate tramite energia geotermica, resa fruibile grazie all’individuazione di una falda di acqua calda scoperta proprio al di sotto della struttura.

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di Monica PilolliSi è conclusa con qualche defezione nella lista degli ingressi vip attesi,  la  cerimonia di riapertura al pubblico della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, di proprietà del Comune dell’Aquila, gravemente danneggiata dal sisma del 6 aprile 2009 e recuperata grazie a una sponsorizzazione dell’ENI, consistente in circa 14 milioni di euro e comprendente anche la riqualificazione dell’intera zona del Parco del Sole. Ancora ignota l’eventuale contropartita.Posti liberi ‘vip‘ felicemente rimpiazzati dai numerosi aquilani che sin dalle prime ore del mattino hanno presidiato la Basilica, nel tentativo di sbirciare qualche veduta prima dell’orario d’ingresso ufficiale. Un lavoro di consolidamento e restauro imponente durato due anni,  progettazione e direzione dei lavori curate dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per L’Aquila e Cratere : Collemaggio spalanca così oggi le porte allo stupore dell’Italia  e del mondo intero,  in visione della nuova candidatura UNESCO che vede la Perdonanza Celestiniana proporsi per assurgere a patrimonio immateriale dell’umanità.Liberamente esposto al pubblico anche l’affresco di Saturnino Gatti, collocato dietro l’altare, la cui simbologia  rimanderebbe alla controversa appartenenza del Santo Papa all’Ordine Templare.Oltre al  sindaco Biondi, tra le prime fila anche il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, la sen. Stefania Pezzopane e altre autorità locali. Alla celebrazione hanno presieduto anche il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini, Claudio Granata (Chief Service & Stakeholder Relations Officer Eni), la Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Alessandra Vittorini e l’Arcivescovo Metropolita dell’Aquila Giuseppe Petrocchi.In occasione della cerimonia l’accesso è stato riservato a un numero massimo di 600 ingressi raggiunto in breve tempo, ma a partire da domani sarà possibile visitare la Basilica tutti i giorni,  secondo i seguenti orari:ESCLUSIVA – Collemaggio, Celestino torna a casa. Piano sicurezza: ultimi sopralluoghi

Liberamente esposto al pubblico anche l’affresco di Saturnino Gatti, collocato dietro l’altare, la cui simbologia  rimanderebbe alla controversa appartenenza del Santo Papa all’Ordine Templare.

L’ingresso di preview per la stampa è stato anticipato di un’ora rispetto all’inizio ufficiale dell’evento,  previsto per le ore 11;  gli addetti alla sicurezza sono scesi in campo sin dalle ore 8 del mattino, per predisporre le ultime transenne e per rasserenare le folle di curiosi sul protrarsi dell’apertura anche nel pomeriggio fino alle ore 18, lontano dal clamore dei media e della politica.

“Ed è proprio agli ultimi che Papa Celestino ha lasciato il suo messaggio di rinascita  – dichiara il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondigli aquilani devono smetterla di vivere con il torcicollo e guardare avanti : è finito il tempo della resistenza, è iniziato il momento della rinascita“.

Oltre al  sindaco Biondi, tra le prime fila anche il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, la sen. Stefania Pezzopane e altre autorità locali. Alla celebrazione hanno presieduto anche il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini, Claudio Granata (Chief Service & Stakeholder Relations Officer Eni), la Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Alessandra Vittorini e l’Arcivescovo Metropolita dell’Aquila Giuseppe Petrocchi.

Una breve  liturgia, con la benedizione della Basilica e dei fedeli –  che all’ingresso si sono visti consegnare un foglio con le indicazioni dei comportamenti da adottare in caso di emergenza all’interno della struttura –    presieduta da monsignor Giuseppe Petrocchi, con la partecipazione di  monsignor Giuseppe Molinari, monsignor Orlando Antonini e i canonici del Capitolo Metropolitano. A seguire, l’ arrivo delle  spoglie del Santo Papa Celestino V, che hanno lasciato l’oratorio di San Giuseppe de’ Minimi alle ore 12.10  trasportate dai Vigili del fuoco del Comando provinciale dell’Aquila, con la scorta del Corpo di Polizia Municipale, per giungere in Basilica alle ore 12.25.

In occasione della cerimonia l’accesso è stato riservato a un numero massimo di 600 ingressi raggiunto in breve tempo, ma a partire da domani sarà possibile visitare la Basilica tutti i giorni,  secondo i seguenti orari:

mattina 9-12.30
pomeriggio 15.30-18

Prevista a Collemaggio anche la celebrazione della Messa il 24 dicembre, nella notte della vigilia di Natale.



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