Trivelle, Forum H2O – sconcerto per dichiarazioni di Marsilio su estrazioni in Adriatico

Redazione
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COMUNICATO STAMPA

L’Abruzzo minacciato dai cambiamenti climatici cambierà rotta e punterà sulle fossili? Invitiamo i candidati ad approfondire il dossier e a mantenere l’istituzione regionale sul fronte contrario.

Esprimiamo sconcerto per le dichiarazioni rilasciate all’emittente AbruzzoLive.tv  dal candidato Presidente Marsilio a favore dello sviluppo delle perforazioni petrolifere oltre le 12 miglia in mare.

Ricordiamo brevemente qualche considerazione tecnica.

In primo luogo l’Adriatico è un mare di piccolissime dimensioni chiuso su tre lati; un incidente anche oltre le 12 miglia, pur di limitate estensioni, con rilascio di idrocarburi massacrerebbe la costa per chilometri in poche ore. Provocherebbe un disastro ambientale ed occupazionale, con migliaia di posti di lavoro persi e danni immensi ad interi comparti economici.

In secondo luogo secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente l’Adriatico è tra i mari più sofferenti in assoluto a causa di una pressione antropica già oggi insostenibile che, quindi, dobbiamo alleggerire.

Questi sono dati di fatto.

Se poi aggiungiamo la questione dei cambiamenti climatici, queste  dichiarazioni genericamente “sviluppiste” cozzano con gli appelli unanimi degli scienziati di tutto il mondo che ci ricordano che dobbiamo abbandonare le fossili il prima possibile in primis per i danni clamorosi proprio all’economia. Gli idrocarburi stanno letteralmente ammazzando il Pianeta e l’Abruzzo, come ha dimostrato l’ENEA, è tra le aree più a rischio, con Pescara ed altre città costiere della regione vulnerabili all’innalzamento del livello medio dei mari. Senza parlare dei danni alla sua biodiversità unica, su cui si regge parte del turismo della regione.

Marco Marsilio

Invitiamo il candidato Marsilio ad approfondire l’argomento visto che probabilmente sfuggono le implicazioni di una deriva petrolifera che è alle porte in considerazione del grande numero di permessi già rilasciati e di istanze. Attività che, tra l’altro, impiegherebbero anni a venir sviluppate. Ancora nel 2030-2040 dovremmo veder moltiplicare le trivelle in Adriatico?

Come sempre siamo disponibili al confronto in qualsiasi momento con tutti i candidati affinché la posizione della Regione Abruzzo, sempre schierata sia con i suoi cittadini sia con l’istituzione regionale contro la deriva petrolifera in Adriatico, sia mantenuta anche in futuro e, anzi, rafforzata.

Segreteria Operativa
Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua

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