articolo originale: 10 giugno 2009
Questo il testo integrale della mozione approvata all’unanimità dal Consiglio di Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di L’Aquila. Domani alle ore 11.00, presso la questura di L’Aquila, è stata indetta una manifestazione di protesta di docenti e studenti.
L’Aquila, 09.06.2009
Il Consiglio di Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università dell’Aquila, riunito in data odierna nella tenda n. 12, adiacenze Facoltà di SSMMFF, blocco 1, Coppito, ha approvato all’unanimità la seguente mozione relativa alla sede provvisoria.
“La Facoltà di Lettere e Filosofia, storico nucleo intorno a cui
si è progressivamente costituita l’Università dell’Aquila nella sua
attuale articolazione, all’indomani del devastante sisma che ha
distrutto completamente la sua sede, ha immediatamente dichiarato e
confermato con i fatti – la propria volontà e la ferma determinazione a
continuare con orgoglio a svolgere la propria missione e a riprendere
con slancio le attività istituzionali. Fedele alle sue radici storiche e
geografiche, ha fin da subito deciso di trovare una sede provvisoria in
città, obbedendo alla forte spinta non solo dei docenti, ma di tutti
gli studenti che, in modi spesso commoventi, hanno manifestato un
profondo attaccamento alla Facoltà e alla città dell’Aquila.
Sono stati compiuti enormi sforzi per il reperimento della sede
provvisoria, ma tutti coronati da delusione finale. Le dichiarazioni
confortanti di autorità politiche locali e nazionali nonché dei massimi
responsabili della gestione dell’emergenza circa la “centralità”, il
“ruolo essenziale”, “insostituibile” dell’Università per quale “cuore” e
“motore” della vita dell’Aquila, si sono rivelate vuote chiacchiere per
quanto riguarda la sistemazione della Facoltà di Lettere e Filosofia,
cui non solo è mancato l’appoggio nell’attribuzione di stabili
autonomamente e faticosamente individuati, ma che è stata scavalcata per
sistemare proprio in quei locali altre e spesso imprecisate realtà
cittadine. Nella situazione disperata in cui la nostra città è stata
ridotta dal sisma, è evidente che le necessità di dare sistemazione alla
notevole quantità di uffici e di istituzioni diverse presenti
difficoltà enormi; e tuttavia, la peculiarità di una storica Facoltà
universitaria non può essere equiparata a quella di altre, pur
importanti istituzioni. La delicatezza del ruolo che essa svolge è tale,
che la mancata individuazione tempestiva della sede comporta
l’inevitabile disorientamento dei suoi 2.500 iscritti, con tutte le
conseguenze che ciò implica sul piano di mancate nuove iscrizioni e
richieste di trasferimento degli studenti già iscritti.
Se le autorità politiche locali e nazionali e i responsabili della
gestione dell’emergenza stabiliscono e fanno rispettare altre priorità,
disattendendo nei fatti le roboanti quanto vuote dichiarazioni di
principio sull’importanza dell’Università per L’Aquila, allora è
doveroso che la Facoltà ne prenda atto e renda pubblico il suo disagio e
la propria rabbia davanti a decisioni che ne pregiudicano la
sopravvivenza. L’opinione pubblica locale e nazionale deve sapere che
una localizzazione provvisoria della Facoltà in edifici disponibili
gratuitamente nella città dell’Aquila, in Via Acquasanta (Sezione
detentiva ex minorenni, caserma agenti ed ex locali di lavorazione),
giudicati idonei per lo svolgimento delle proprie attività formative e
scientifiche viene destinata a ospitare uffici e attività che potranno
godere di forti appoggi politici, ma non sono neanche lontanamente
paragonabili, quanto alla funzione che svolgono, al ruolo di una Facoltà
universitaria, che notoriamente dev’essere scelta dagli studenti e
dalle loro famiglie, scelta che dev’essere poi confermata negli anni.
La Facoltà di Lettere e Filosofia non può assistere passivamente alla
propria dissoluzione, soprattutto quando questa avviene per miopia
politica, intellettuale, morale e perfino economica. La Facoltà è
determinata a continuare la propria collaudata e riconosciuta missione
di solido punto di riferimento dell’attività culturale, formativa,
scientifica e denuncia con forza la vergognosa latitanza di tutti coloro
che in questo difficile momento avrebbero il dovere istituzionale di
sostenerla, garantendo sia una sede provvisoria nella città dell’Aquila,
sia alloggi adeguati ai suoi numerosi studenti.
La Facoltà si riserva di intraprendere immediate iniziative pubbliche per la soluzione dei gravissimi problemi in cui versa“.
Prof. Giannino Di Tommaso
Per informazioni:Preside facoltà prof. Giannino Di Tommaso: 334.66 02 683, prof. Fabio Redi: 47.76 83 069
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