Teatro dei colori – “Cantami o Diva” a Tagliacozzo e Avezzano

Redazione
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COMUNICATO STAMPA

“PASSI SULLA SCENA” 28° edizione 

LETTERATURA, STORIA , TEATRO PER I GIOVANI

PROGETTO ARTISTICO DEL TEATRO DEI COLORI

TEATRO TALIA di TAGLIACOZZO – 11 APRILE  2022, ore 10,30

TEATRO DEI MARSI di AVEZZANO – 12 APRILE  2022, ore 11,00

Compagnia FRATELLI DI TAGLIA

PRESENTA

Cantami o Diva

liberamente tratto da “Iliade”di Omero

di Giovanni Ferma e Daniele Dainelli

 Regia, Costumi e oggetti di scena di Marina e Patrizia Signorini

con Daniele Dainelli e Giovanni Ferma

Sand Artist Mauro Masi

 Scenografie ideate da “Fratelli di Taglia”

Non sono questi anni qualunque per leggere l’Iliade. O per “interpretarla”, come hanno fatto i Fratelli di Taglia seguendo le tracce della riscrittura di Alessandro Baricco e la bellissima traduzione in prosa di Maria Grazia Ciani. Questi sono anni di guerra e l’Iliade è una storia di guerra, lo è senza prudenza e senza mezze misure. L’Iliade è un monumento alla guerra. Una delle cose sorprendenti dell’Iliade è la forza,  la compassione, con cui vi sono tramandate le ragioni dei vinti. Questa capacità, sovrannaturale, di essere voce dell’umanità tutta e non solo di se stessi, l’abbiamo ritrovata lavorando al testo e scoprendo come i Greci, nell’Iliade, abbiano tramandato, tra le righe di un monumento alla guerra, la memoria di un amore ostinato per la pace. A prima vista non è così palese, perché si rimane accecati dai bagliori delle armi e degli eroi.  Non è mirabile che una civiltà  guerriera come quella dei Greci abbia scelto di tramandare, il loro desiderio di pace? Portare a compimento quell’intuizione forse è quanto nell’Iliade ci è proposto come eredità, e compito, e dovere. Come svolgere questo compito? Cosa dobbiamo fare per indurre il mondo a seguire la propria inclinazione per la pace? Oggi, il compito di un vero pacifismo dovrebbe essere non tanto demonizzare all’eccesso la guerra, quanto capire che solo quando saremo capaci di un’altra bellezza potremo fare a meno di quella che la guerra da sempre ci offre.

Costruire un’altra bellezza è forse l’unica strada verso una pace vera.  Riusciremo, prima o poi, a portar via Achille da quella micidiale guerra. E non saranno la paura né l’orrore a riportarlo a casa. Sarà una qualche, diversa, bellezza, più accecante della sua, e infinitamente più mite.

Gabriele Ciaccia – Teatro dei colori

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