TAGLIACOZZO – Pineta, come prevenire gli incendi

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di Claudia Venturini

Tagliacozzo – Preoccupazione per la pineta situata a ridosso del centro abitato. E’ evidente, dopo gli incendi di agosto, come sia necessario effettuare interventi di manutenzione ordinaria in vista della prossima estate, a partire dalla pulizia del sottobosco, dal taglio selettivo delle piante più sofferenti e dalla creazione di una fascia di protezione per le abitazioni collocate troppo a ridosso del bosco.

La scorsa estate l’Abruzzo in generale e la Marsica in particolare sono stati lo scenario di devastanti incendi. Stando a quanto riportato dai giornali, quasi tutti di origine dolosa. I danni maggiori, in termini di flora e fauna, sono stati riportati nel sulmontino a seguito dell’incendio che ha interessato il Monte Morrone. Per quanto riguarda il territorio marsicano, il comune più colpito è stato quello di Tagliacozzo in cui, in località Vallebona e in località Casali Sabatino, sono scoppiati diversi focolai che hanno impegnato Protezione Civile e Vigili del Fuoco per alcuni giorni.

Non si è ancora accertata l’origine degli incendi che però, stando a quanto riportato dagli addetti ai lavori, parrebbe dolosa. Le operazioni di spegnimento si erano rivelate da subito complicate a causa della fitta vegetazione e del fatto che in alcuni casi mancassero strade dirette che consentissero ai mezzi di spegnimento di avvicinarsi alle linee di fuoco. Va ricordato che in quei giorni le risorse a disposizione, sia in termini di personale che di attrezzature, scarseggiavano a causa dell’enorme incendio sul Monte Morrone. Inoltre, i volontari di Protezione Civile operavano con pochi mezzi e talvolta addirittura anticipando personalmente le spese relative agli interventi a causa dei mancati rimborsi regionali.

La sensazione che si registrava tra i volontari e negli ambienti del Centro Operativo Comunale era di preoccupazione per l’eventualità che, nel mezzo del dramma che si consumava in quelle ore, un nuovo focolaio potesse riguardare la pineta che sovrasta il paese. Non è una novità, infatti, che questa versi in condizioni critiche, dovute per lo più a decenni di scarsa manutenzione.

La pineta di Tagliacozzo non è autoctona ma frutto di due rimboschimenti, l’ultimo dei quali terminato negli anni Cinquanta del secolo scorso. Nel corso di tali interventi vennero piantati anche alberi di pino nero, una pianta dalla vita breve e dall’elevata produzione di resine facilmente infiammabili. Lo scopo era quello di favorire la rigenerazione della vegetazione autoctona a seguito del disboscamento massivo avvenuto in epoche precedenti. Secondo tale programma, una volta che la pineta fosse giunta alla fine del suo ciclo naturale – stimato in circa un secolo – si sarebbero dovuti gradualmente eliminare gli alberi di pino più vecchi, lasciando alle nuove piante lo spazio per crescere spontaneamente.

In mancanza di tali azioni, nel corso degli anni, molti pini sono caduti a causa delle intemperie, rendendo più difficile la rigenerazione della vegetazione autoctona e formando un pericoloso accumulo di materiale infiammabile. Inoltre, il cospicuo sottobosco tipico delle pinete avrebbe necessitato di essere periodicamente pulito per evitare che il sedimentarsi di un misto di aghi di pino secchi, rami spezzati e resina diventasse un ulteriore fattore di rischio. Tutto questo risulta ancor più preoccupante se si tiene conto che, in alcuni punti, la pineta arriva quasi a ridosso del centro abitato.

Di questi temi si è parlato anche nel consiglio comunale dello scorso 9 ottobre, nel corso del quale sono state portate in discussione delle mozioni presentate dai consiglieri di opposizione Montelisciani e Rubeo sui temi della sicurezza e della prevenzione dei rischi. Oltre agli interventi di cui si è già parlato, i due consiglieri chiedevano al Sindaco di adoperarsi al fine di realizzare le cosiddette “linee taglia-fuoco” entro l’inizio della prossima estate e di programmare l’istallazione di un sistema di idranti atto a facilitare lo spegnimento di eventuali incendi nella pineta di Tagliacozzo.

Le mozioni sono state respinte, ma il Sindaco ha assicurato che «la maggioranza sta da tempo studiando queste realtà, per le quali bisognerà produrre progetti di riqualificazione seri unitamente agli enti preposti». È chiaro, dunque, che il problema rappresentato dalla mancata manutenzione della pineta debba essere affrontato in maniera seria e tempestiva per evitare che nel corso della prossima estate possano tornare, ancora più forti, le preoccupazioni legate agli incendi boschivi. Un tema che scotta e che deve essere seguito con molta attenzione.



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