di Angelo Venti e Claudio Abruzzo
Assolto perché il fatto non sussiste. E’ una assoluzione con formula più che piena quella messa nero su bianco dal giudice collegiale della Corte d’appello dell’Aquila (Presidente Gargarella) nei confronti dell’architetto Carlo Tellone.
Frana così fragorosamente l’impianto accusatorio della Procura di Avezzano nell’inchiesta portata avanti dai carabinieri sotto la guida del maggiore Edoardo Commandè: non solo l’imputato Tellone alla fine è risultato innocente dalle accuse mosse contro di lui, ma secondo i giudici della Corte d’appello “non sussiste” nemmeno il fatto.
Tellone l’11 dicembre 2018 era stato condannato in primo grado, con rito abbreviato, a 2 anni e 8 mesi per i reati di concussione e turbativa d’asta nell’ambito della famigerata inchiesta “Marsica mani Pulite” che, nel 2016 a Tagliacozzo, aveva portato alla caduta anticipata dell’amministrazione comunale e all’arresto dell’ex sindaco Maurizio Di Marco Testa.
Poche ore fa, appena il giudice di Corte d’appello ha pronunciatato la sentenza di assoluzione nei suoi confronti, L’architetto Tellone ci ha contattato e, evidentemente emozionato, ha tenuto a rilasciarci questa dichiarazione telefonica, che pubblichiamo con piacere:
“Sono due anni – tanto è passato dalla mia condanna in primo grado – che aspettavo di fare questa telefonata. Ho chiamato prima voi di site.it e solo in seguito avviserò mia moglie perché siete stati gli unici giornalisti a vedere e a scrivere ciò che gli altri non hanno voluto vedere.
D’altronde le carte parlavano chiaro: un’indagine, scaturita dall’accanimento giudiziario di alcune persone, che non sarebbe dovuta arrivare nemmeno in primo grado. Ho scelto di fare il rito abbreviato in primo grado perché non volevo che i reati a me contestati finissero prescritti”.
Soddisfazione anche da parte di Antonio Milo, avvocato difensore di Tellone:
“Sono molto contento. E’ stata una sentenza liberatoria che ha totalmente sconfessato le accuse del super teste della procura Alfonso Gargano. È stata un’affermazione di giustizia che rappresenta un esempio per tutti coloro che sono stati vittime del sistema giudiziario, una speranza a non demordere mai. Oggi abbiamo scongiurato un grande errore giudiziario “.
Come SITe.it torneremo sull’argomento con maggiori dettagli, non appena i giudici della Corte d’appello dell’Aquila renderanno note le motivazioni della sentenza.
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