Sister Act – Un travolgente musical in scena al Castello Orsini di Avezzano

Redazione
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di Luisa Novorio

Troppo caldo, la voglia di uscire di casa si riduci a lumicino, ma c’è una promessa fatta a un amico, si sa le promesse si mantengono, quindi la meta è il Castello Orsini, preparata ad assistere a Sister Act, al solito spettacolo con gli allievi di un laboratorio teatrale, poi il pensiero: almeno un po’ di musica…speriamo!

Il sipario si apre e l’impatto è positivo, simpatico interno di un club, tre personaggi femminili si esibiscono, belle voci, meno male!
Poi lo spettacolo prende forma, tutto si svolge in modo lineare, come un gomitolo che sfugge dalle mani mentre si sferruzza. Ogni cambio di scena, in modo straordinario avvalendosi di una mirata tecnologia, ti fa rimanere con la bocca aperta, esattamente come un bambino davanti alla vetrina della pasticceria. Come, come… tanti termini di paragone che mal però posso far intendere la qualità indiscutibile della messa in scena. Cerchi l’imperfezione, ma non la trovi. Tutto travolge, la potenza delle voci, l’entusiasmo trasmesso in ogni gesto dagli attori, costumi impeccabili, scenografia che fa diventare quell’anonimo palcoscenico del Castello Orsini un susseguirsi di tele pittoriche, coreografie perfette modellate su uno spazio ridotto.

Non può essere! Uno spettacolo, molto di più, un incredibile musical, mai visto ad Avezzano in una forma professionale così alta. Non giovani allievi, ma giovani professionisti. Lì dove ci si aspettava che alla notevole esibizione canora si affiancasse una mediocre interpretazione recitativa, si rimaneva delusi. Perfetto. Tutti in parte, come tecnicamente si usa definire gli attori quando accompagnano il loro ruolo con intenzione vocale, mimica facciale, compostezza scenica.


Sul depliant di presentazione si legge: “il nostro travolgente “Sister Act””. L’aggettivo calza a pennello. Ciò che maggiormente ha colpito nell’assistere questo spettacolo è la sincera, vera gioia degli attori, regalata al pubblico con una modestia incredibile, non come chi ha in sé la megalomania del protagonismo attoriale. Divertimento puro. Una regia perfetta come un ingranaggio di un orologio svizzero…ecco un altro inevitabile ma “azzeccato” paragone. Un maestro d’orchestra Marco Verna, che ha saputo non calpestare la fama dell’internazionale Musical ma, al contrario, non far emergere in alcuno quell’ inevitabile termine di paragone. Ha vestito gli attori con una speciale classe interpretativa: l’ ironia, modellandola alla figura del personaggio, senza stravolgerlo, ma arricchendo e creando quell’empatia che il pubblico ha recepito applaudendo a scena aperta.

Gli attori? che dire? Nessun termine di paragone, unici! Più che unica la protagonista Valentina Paoloni, una forza della natura. Una Deloris Van Cartier esuberante, spumeggiante ma soprattutto carica di una simpatia innata, di quella semplicità che te la fa abbracciare virtualmente per tutta la durata dello spettacolo. Una voce potente, anche se ancora in alcune note acerba, vista la giovane età. Un ruolo ricoperto con professionalità, mai un gesto non contestualizzato. Nessuna dimostrazione di fastidio per quella sottile maglina che la trasformava nella protagonista di colore, anzi per lei, per tutti, una vera seconda pelle. Divertita per divertire, una legge dello spettacolo, e lei lo spettacolo lo ha dentro di sé.

Impossibile non menzionare per la loro partecipazione le due guest star: Alessandro Martorelli e Antonio Pellegrini (ndr in ordine alfabetico). Simpatia pura la loro interpretazione, giocano in casa. Professionisti teatrali e ideatori di una rassegna “Teatro OFF” che merita molta, ma molta più attenzione territoriale.
Tutti, ma proprio tutti, hanno creato uno spettacolo indimenticabile!
Per fortuna le promesse vanno mantenute!

Un applauso personale a:
Valentina Paoloni, Michela Piccinini, Gianpiero Lolli, Angelo Piccinini, Silvia De Filippis, Natascia Pietrangeli, Gisela Ritrivi, Antonio Pellegrini, Gianmarco Di Cosimo, Luigi Trombetta, Stefano Doschi, Valentina Ciocca, Roberta Gramaglia, Claudia Di Renzo, Francesco Ruggeri, Alessandro Martorelli, Roberta Fabriani.
Ensemble: Anna Bucci, Clarissa Catarinacci, Sara De Foglio, Giorgia Di Carlo, Valeria Di Giacomo, Arianna Torti, Paola Toselli.
Scenografia: Claudio e Silvio Salvini, Costumi: Elisabetta Lorusso, Disegno luci: Marco Di Biase e Marco Verna, Maestro del coro: Sarah Siks Trinciarelli,
Assistente alla regia: Sara Toselli
Regia e coreografie: Marco Verna

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