Sicurezza sismica / 14 – Ma quanto costa un MUSP? Cento euro al metro e passa la paura!

Franco Massimo Botticchio
Franco Massimo Botticchio
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MUSP ovunque, a poco prezzo

[…] Nel riandare, con la mente, alle tante giravolte e contorsioni logiche sul tema scuole di molti amministratori della nostra disgraziata porzione di Marsica – che è uno dei territori a maggior rischio sismico in Italia – ci siamo chiesti una volta di più quale sia la ragione per la quale il primo degli obiettivi da perseguire, a nostro giudizio l’incolumità fisica degli studenti e del personale scolastico, sia finita in sottordine, sacrificata di volta in volta sull’altare della vanagloria e dell’immagine di alcuni eletti e delle Autorità, in nome di concetti vaghi e vacui quali la garanzia della continuità didattica (figuriamoci) o il preservare gli amministratori da sedicenti danni erariali per le spese sostenute per i moduli scolastici provvisori O, addirittura, gli enti da un costo ingente.

Siamo quindi passati a domandarci quanto possa costare assicurare un ricovero provvisorio alle scuole attualmente allocate in strutture con indici di vulnerabilità bassi o inesistenti, che è la cosa che proveremmo a fare noi ove fossimo nella scomoda situazione di amministratori locali. A nessuno sfugge che un tale passaggio consentirebbe di affrontare con maggiore tranquillità e tempo la questione della realizzazione di nuove scuole sicure, obiettivo che ora è condiviso da tutti ma perseguito con modalità che difficilmente porteranno, nel breve periodo, a vedere dei risultati tangibili. Il nostro pessimismo nasce dalla constatazione dell’epidemia di follia (che di questo si tratta) invalsa, di pensare cioè che Pescina debba avere cinque milioni di euro per un campus, San Benedetto altri cinque per il noto intervento di via San Cipriano (che Iddio ci aiuti!), Cerchio altri cinque per le proprie scuole, e così via (a meno di non ritenere che lo Stato sia un bancomat, e che certe cose non richiedano un minimo di razionalizzazione e di logica territoriali). E fortunatamente Sperone è chiusa! Chi ha avuto la pazienza di scorrere – se non leggere – il dossier dell’Ansa realizzato in occasione dell’anniversario del 6 aprile sulle scuole di L’Aquila capoluogo, può immaginare gli scenari, e la lunghezza degli stessi.

Quanto costa un Musp, magari non proprio nuovo? Dunque: quanto costerebbe scansare studenti e personale scolastico dai plessi non sicuri, allocandoli in moduli dignitosi (e, probabilmente, accoglienti quasi o più delle vecchie strutture), anche usati e disponibili sul mercato? La risposta è semplice: a braccio, acquisto trasporto montaggio modifiche e messa in opera chiavi in mano: 150 euro a metro quadro, stando larghi (in tutti i sensi). Con una spesa equivalente a quella di una macchina di lusso, si possono sistemare decine e decine di studenti in luoghi sicuri. Allora, di cosa stiamo parlando?

ilmartellodelfucino@gmail.com

[testo tratto da «Il Martello del Fucino», a. XIV, n. 3 (marzo 2017)]
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