Roccacasale – "Via quadro dall'aula consiliare: è apologia di fascismo"

Redazione
Redazione
3 Minuti di lettura

COMUNICATO STAMPA

 L’associazione Un Solo Pianeta e il Collettivo Altrementi Valle Peligna hanno chiesto al Sindaco di Roccacasale, Enrico Pace , di togliere dall’aula consiliare del Comune un quadro del 1937 che celebra le guerre del regime fascista.  L’annuncio dell’affissione del quadro è stato dato, con enfasi, dal vice Sindaco Agostino De Simone il quale in un post ha scritto : “anche ai Roccolani Legionari in terra di Spagna si rende Onore, presso la sala consiliare del Comune”. Nel quadro compaiono le foto dei cittadini di Roccacasale che hanno combattuto nella guerra di Spagna e nell’Africa Orientale Italiana. In alto spiccano le foto di Mussolini, di Vittorio Emanuele III e dei generali Badoglio e Graziani, protagonisti di uno dei periodi più bui della storia italiana.

Le due associazioni ricordano al Sindaco di Roccacasale che la Repubblica italiana è nata dalla Resistenza al nazifascismo e che quel quadro costituisce una apologia del regime che per venti anni ha tolto la libertà al popolo italiano e che ha trascinato il nostro Paese nella grande tragedia della seconda guerra mondiale. La guerra di aggressione all’Etiopia e la partecipazione delle camicie nere in appoggio al fascista Franco in Spagna non rappresentano un onore ma una vergogna per l’Italia. I due generali raffigurati nel quadro, Pietro Badoglio e Augusto Graziani, furono inseriti dall’ONU nella lista dei criminali di guerra ma non furono mai processati. Badoglio e Graziani, su ordine di Mussolini, impiegarono su larga scala , sia sui combattenti etiopi che sulla popolazione civile, il micidiale gas iprite, vietato dal Protocollo di Ginevra del 1925. Badoglio e Graziani attuarono in Etiopia una politica di terrore e di sterminio, incendiando numerosi villaggi, bombardando ospedali e procedendo a massacri indiscriminati. Badoglio, inoltre, è tra i firmatari del manifesto della razza del regime fascista e Graziani fu il responsabile del bando con cui venivano condannati a morte i partigiani e i renitenti alla leva.

Oltre a togliere il quadro, Un Solo Pianeta  e Altrementi Valle Peligna hanno chiesto al Sindaco di Roccacasale di ricordare degnamente , e in modo tangibile, la memoria dei quattro pastori – tre di Roccacasale, i fratelli Giuseppe e Antonio D’Eliseo e il loro nipote Antonio Taddei, e uno di Pratola Peligna, Giuseppe De Simone – trucidati dai tedeschi il 20 ottobre  1943, davanti al cimitero di Sulmona, per aver   aiutato i prigionieri anglo-americani  fuggiti dal campo di concentramento n.78 di Fonte D’Amore.

Sulmona, 20 gennaio 2020

il post del vice Sindaco di Roccacasale Agostino De Simone

Associazione Un Solo Pianeta, Collettivo Altrementi Valle Peligna

Condividi questo articolo