Rivalutazione Piazza Risorgimento – Sergio Di Cintio, “rattoppi di pessima fattura estetica”

Redazione
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COMUNICATO STAMPA

I danni e l’incuria della pavimentazione di Piazza Risorgimento, non si capisce se derivino da azioni umane o da eventi atmosferici, però, quello che salta subito all’occhio sono i “rattoppi” di pessima fattura estetica, i pezzi di marmo mancanti nelle scalinate e le rovinose buche con sampietrini divelti.
Lo stato indecoroso che ferisce l’anima dei cittadini in maniera emotiva ed affettiva, potrebbe essere facilmente risolvibile mediante una manutenzione ordinaria e, in seguito, una maggiore attenzione e vigilanza, soprattutto quando viene utilizzata per manifestazioni ed eventi.

Quello che mi preoccupa però, e per cui chiedo l’intervento del Commissario, è il cedimento della pavimentazione della Piazza che aumenta man mano che ci si avvicina all’angolo a sud della fontana, verso Via Marconi, che diventa sempre più rovinoso e vistoso nel punto dove ci sono i pozzetti di raccolta delle acque piovane, si vedono infatti gravi lesioni e spaccature nella parte del marmo ed avvallamenti nella parte con i sampietrini.

Si notano anche cedimenti differenziali nella scalinata della Cattedrale, sia frontalmente che lateralmente, che convergono nello stesso angolo di quelli della pavimentazione ammalorata della Piazza.
Ritengo sia necessaria una verifica immediata da parte dei tecnici Comunali ed eventualmente consiglio un’indagine geologica che verifichi la natura dei cedimenti stessi.

Prendere provvedimenti tempestivi atti a garantire la pubblica sicurezza ed incolumità dei fruitori deve essere una priorità, in modo particolare per la scalinata che porta all’ingresso della Cattedrale che è il simbolo della Città, ricordiamo che venne ricostruita delocalizzando l’edificio della chiesa di San Bartolomeo, elevata a cattedrale della diocesi dei Marsi, e fu consacrata nel 1942. Sono almeno quattro le chiese cattedrali dedicate all’Apostolo Bartolomeo edificate nel corso dei secoli nella città di Avezzano. Tutte hanno dovuto fare i conti con i terremoti che hanno devastato la zona.

Danneggiata dai bombardamenti aerei del 1944 la Cattedrale non subì fortunatamente danni irreparabili, anche se poi fu restaurata su progetto preliminare dell’architetto Pasquarelli e in seguito su quello definitivo dell’ingegnere Giuseppe Mazzocca.

L’area della Piazza, osservandola dall’alto, sembra che abbia subito un nuovo bombardamento. Avezzano è una città lasciata senza una manutenzione programmatica, continuano, ad arrivarmi, le segnalazioni di degrado della Pineta, compresa la nuova area cani, oltre a quelle delle Frazioni e delle periferie.

Nel 2020, tutti gli Avezzanesi, saranno chiamati ad un atto di responsabilità, questa volta dovranno scegliere persone innamorate della Città e del suo Territorio.

Sergio Di Cintio (PSI)

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