RADICI, le chiese – Santa Maria del Suffragio

Redazione
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Nella piazza del Duomo, centro dell’antico nucleo di origine medievale e piazza del mercato, sorge la chiesa di S. Maria del Suffragio (comunemente detta delle Anime Sante).
Fu edificata nel 1713 come sede per la Confraternita omonima in sostituzione di quella originaria distrutta dal terremoto del 1703. Tale Confraternita, che aveva iniziato le pratiche di acquisto già da un paio di anni, era l’unica del suo genere ad avere, dopo il sisma,  le risorse finanziarie per una tale impresa grazie alle entrate derivanti dalle pratiche di preghiera in suffragio dei defunti e all’aumento delle donazioni testamentarie.
La costruzione della chiesa baraccale fu duramente osteggiata sia dal Capitolo di San Biagio che dalla Cattedrale di San Massimo e solo nel luglio del 1713 la Congregazione dei Vescovi e Regolari acconsentì alla sua edificazione. La costruzione vera e propria, tuttavia, ebbe inizio nel 1715 e fu consacrata solo nel 1872, anche se vi si officiava già dal 1726. La struttura,  a navata unica con profonde cappelle laterali e arricchita da stucchi realizzati nel 1896 sotto la direzione di Teofilo Patini, fu progettata dal Carlo Buratti, allievo di Carlo Fontana.
La facciata principale, nel cui concio di chiave del nicchione di coronamento è iscritta la data 1775, è imponente e scenografica, divisa in cinque settori tramite un doppio ordine di lesene ed è stata realizzata fra il 1770 e il 1775 dall’aquilano Giovanfrancesco Leomporri.  Il portale d’ingresso è caratterizzato da un timpano mistilineo e da uno scheletro, immagine allegorica della morte, mentre il medaglione della Vergine del Suffragio si trova lungo l’asse mediano. La cupola, gravemente danneggiata dal sisma del 6 aprile 2009, è in stile neoclassico e fu disegnata dal romano Giuseppe Valadier nel 1805. L’apparato decorativo attualmente visibile è il risultato di diversi interventi condotti a più riprese durante il XIX secolo che ne hanno alterato l’originaria sobrietà.
L’interno è caratterizzato da forme barocche neoclassiche e altre del tardo ottocento. I bassorilievi in stucco posti lungo le pareti laterali rappresentano il Trionfo della morte e della Fede e quelli nella volta il Giudizio universale e la Madonna con le anime dei Purganti, opera del Feneziani. Ai lati del transetto si trovano due altari marmorei del Pedetti e del Ferrandini (XVII-XVIII secolo), nell’abside il grande polittico con cornice dorata opera di Francesco Bedeschini e nella cappella di sinistra un dipinto del Patini raffigurante S. Antonio da Padova.
(Cristina Iovenitti)

Tratto da: SITe.it edizione stampata – numero zero dicembre 2010

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