Prefettura dell’Aquila – consegnate medaglie d’onore a cittadini italiani deportati nei lager nazisti

Redazione
Redazione
2 Minuti di lettura

COMUNICATO STAMPA

La Repubblica Italiana con la Legge n. 211 del 20.07.2000 ha riconosciuto la data del 27 Gennaio quale “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte e coloro che anche in campi e schieramenti diversi si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Il Prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco, in occasione della ricorrenza odierna ha ricevuto i familiari di cinque militari deportati ed internati in Germania. Questi i nomi degli internati:

  • Giuseppe BECCIA (deceduto), Arischia, Militare. Luogo di internamento: Germania. Periodo di deportazione: dal 12/09/1943 al 5/3/1945
  • Noè Stefano CANTALINI (deceduto), Navelli, Militare. Luogo di internamento: Bitterfeld (Germania). Periodo di deportazione: dal 9/9/1943 al 23/4/1945
  • Giovanni GASBARRO (deceduto), San Martino in Pensilis, Militare. Luogo di internamento: Germania. Periodo di deportazione: dal 13/09/1943 al 18/4/1945
  • Primo RICORDI (deceduto), Pescosansonesco, Militare. Luogo di internamento: Hagen, Fabbrica Klocknerwerk (Germania). Periodo di deportazione dall’8/9/1943 all’1/4/1945.
  • Antonio SCAMOLLA (deceduto), Pescina, Militare. Luogo di internamento: Germania. Periodo di deportazione dal 9/9/1943 al 15/4/1945

In ossequio a quanto stabilito dalla Legge n. 296 del 27.12.2006 che riconosce, a titolo di risarcimento morale, il sacrificio dei cittadini deportati ed internati nei lager nazisti nell’ultimo conflitto mondiale prevedendo la concessione di una medaglia d’onore insieme al conforto nel ricordo come monito per le future generazioni, il Prefetto ha quindi consegnato tale onorificenza ai familiari dei deceduti.

La Cerimonia, alla quale hanno partecipato, oltre i familiari degli insigniti, rappresentanti dei Comuni di residenza e di quello dell’Aquila e le massime Autorità delle Forze dell’Ordine e dell’Esercito, si è svolta in un clima di intensa riflessione e di particolare commozione durante i momenti di testimonianza e ricordo dei familiari dei cittadini internati.

Condividi questo articolo