Poste italiane – In 2 anni 61 assunzioni in provincia dell’Aquila

Redazione
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Maria Ida Mariani, caposquadra Centro Distribuzione Avezzano

COMUNICATO STAMPA

POSTE ITALIANE: IN PROVINCIA DELL’AQUILA 61 ASSUNZIONI IN DUE ANNI

Negli uffici postali 16 nuovi ingressi, nel recapito 45 stabilizzazioni a tempo indeterminato.
Marzia Lo Stracco (direttrice monoperatore a Bugnara) e Maria Ida Mariani (caposquadra dei portalettere ad Avezzano) raccontano la loro esperienza

L’Aquila, 3 novembre 2023 – Poste Italiane tra il 2022 e il 2023 ha realizzato 178 assunzioni in Abruzzo. Di queste, 61 sono avvenute in provincia dell’Aquila. Si tratta in particolare di 16 nuovi ingressi negli uffici postali tra operatori di sportello e specialisti di sala consulenza e 45 stabilizzazioni di portalettere con contratto a tempo indeterminato.

Tra le nuove assunzioni negli uffici postali c’è Marzia Lo Stracco. Ventotto anni, laureata in Economia e Commercio all’Università d’Annunzio di Pescara, da inizio anno lavora come direttrice monoperatore nell’ufficio postale di Bugnara, dove vive. Marzia ricorda il suo percorso di selezione: “Controllavo spesso il sito, nella sezione delle posizioni aperte e, non appena ho letto l’annuncio, mi sono subito candidata. Qualche mese dopo ho ricevuto un’email in cui mi veniva chiesto di svolgere dei test che consistevano in domande di logica, inglese e comprensione del testo. Dopo circa una settimana ho ricevuto un’altra email con la convocazione per un colloquio. Ero contenta, ma allo stesso tempo quasi certa che fosse “uno dei tanti colloqui”, quindi non riponevo molte speranze nell’essere chiamata”.

Poi quella telefonata. “Contro ogni aspettativa, erano forse i primi giorni di novembre 2022, ricevetti una telefonata, durante la quale mi venne offerta la possibilità di ricoprire questa posizione. Inizialmente feci un po’ di fatica a crederci, perché mi offrirono sin da subito un contratto di lavoro a tempo indeterminato, come operatore di sportello a Bugnara, comune in cui vivo. Mi sembrava troppo bello e anche troppo strano che una grande azienda come Poste potesse assumermi e farmi lavorare nel mio paese, invece era tutto vero.

Dopo circa un anno è tempo dei primi bilanci: “Inizialmente ero un po’ preoccupata, avevo paura che le persone potessero non essere contente di trovare una loro compaesana in ufficio, perché mi conoscevano e magari avrebbero preferito non parlare con me di argomenti privati. Al contrario, ho trovato un ambiente molto accogliente, sono tutti molto gentili e soprattutto dimostrano di fidarsi di me e sono molto contenta di questo. In più, avendo la fortuna di conoscerci bene e vederci spesso, posso essere loro d’aiuto in qualunque momento e occasione”.

Maria Ida Mariani, trentuno anni, di Campo di Giove, assunta a marzo 2022 come portalettere all’Aquila, oggi è una delle tre caposquadra (sono tutte donne) nel Centro di Distribuzione di Avezzano. Laureata in Economia Aziendale, racconta il perché della sua candidatura: “Ho sempre ambito a rivestire un ruolo all’interno di Poste Italiane, perché è un’azienda che dà spazio ai giovani ed è capace di creare un ambiente lavorativo stimolante con possibilità di crescita”.

Anche Maria Ida ripercorre il suo percorso di selezione, dalla candidatura fino alla prima assunzione. “Dopo la candidatura sul sito posteitaliane.it, ho ricevuto dapprima una telefonata dalle Risorse Umane territoriali di Poste che annunciava l’avvio dell’iter selettivo. Successivamente sono stata convocata presso la sede di Pescara per la somministrazione di un test di ragionamento logico, per un colloquio individuale e per la prova pratica di guida su un motomezzo 125 a pieno carico”.

Quindi il suo percorso lavorativo: “È iniziato tutto nel centro di distribuzione di Sulmona, nel giugno 2019, dove sono entrata come portalettere con contratto a tempo determinato”. Nel marzo 2022 è stata stabilizzata con contratto a tempo indeterminato presso il centro di distribuzione dell’Aquila: “Una bella soddisfazione diceperché mi ha permesso di raggiungere la stabilità e l’indipendenza, nonché la serenità per poter fare dei progetti a lungo termine”. A distanza di un anno e mezzo, la promozione a caposquadra ad Avezzano: “Grazie alla mia dedizione al lavoro e alla mia voglia di crescere, mi è stata data l’opportunità di intraprendere un percorso come caposquadra. Una bella sfida, perché il ruolo da caposquadra richiede un forte senso di responsabilità verso il lavoro e verso i collaboratori: il portalettere è l’immagine dell’azienda e ha una responsabilità verso il servizio offerto agli utenti”.

Poste Italiane – Media Relations

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