Operazione Drugstore – I fratelli Badi e la cocaina sparita. Le intercettazioni

Angelo Venti
Angelo Venti
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La storia della banda sgominata dalle fiamme gialle probabilmente è ancora tutta da scrivere. Commerciavano chili di cocaina colombiana purissima dalla Lombardia ad Avezzano, una banda ben strutturata con una organizzazione autonoma e probabilmente alternativa alle solite reti di spacciatori al dettaglio che operano da anni nella Marsica.

Dalle carte dell’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Maurizio Maria Cerrato e che nei giorni scorsi ha portato alla spettacolare operazione della Guardia di finanza di Avezzano, emergono particolari molto interessanti sulla ricerca di nuovi canali di rifornimento e sui sospetti interni alla banda per la misteriosa sparizione di 2 kg di cocaina.

I fratelli Badi

Uno corriere e uno acquirente all’ingrosso della droga che arrivava dal nord Italia per essere smistata e spacciata nella base marsicana della banda.

Il primo dei due fratelli a finire nella rete dei finanzieri è Farah Badi, arrestato nel settembre 2019 con un chilo di cocaina acquistata a Bergamo. Gli uomini delle fiamme gialle di Avezzano mettono così sotto osservazione anche il fratello Abdelilah.

Nell’ottobre scorso, di ritorno da Brescia, all’altezza del casello autostradale di Avezzano Abdelilah sfugge a un posto di blocco dei finanzieri e nell’oscurità si dilegua tra i campi per occultare presumibilmente 2 chilogrammi di cocaina: alle prime luci dell’alba i finanzieri iniziano una lunga e meticolosa battuta in tutta la zona, pare anche con l’ausilio di un drone, ma malgrado le ricerche non riescono a individuare il nascondiglio.

La cocaina sparita

E’ lo stesso Abdelilah Fadi – che è uno dei due latitanti attualmente ricercati – a riferire ad un altro componente della banda di aver perso il carico: perdita su cui però i suoi stessi complici nutrono dubbi nei suoi confronti. A confermarlo è questa intercettazione:

GUERMOUDA: “… eh cavallo è passato da me la Forbice (Badi Abdelilah) adesso… gli ho dato le rimanenze dei pagamenti della roba vecchia …e ha detto che sabato gli è successa una brutta cosasono 2 (due) pantaloni… che gli hanno portato via… era con la ragazza … se racconta balle … si farà del male da solo … io non lo so … la sua faccia é invecchiata cavolo con le rughe… 10 giorni…”.

Coca purissima

A quanto pare la droga fornita da Abdelilah Badi era comunque di elevata purezza. Ad ammetterlo sono due componenti della banda che in un’altra intercettazione si lamentano della qualità delle merce del nuovo fornitore che ha rimpiazzato Abdelilah, da poco colpito dal decreto di espulsione:

ATIFI: …stiamo solo muovendo roba schifosa

GUERMOUMA: …mi dispiace lui era il migliore se n’è andato…la forbice (Badi Abdelilah) …la forbice era il migliore di tutti

ATIFI: …mhmm era il più forte di tutti…non possiamo dire niente…omissis

La ricerca di nuovi canali

Ad offrire spunti interessanti sono i dialoghi di altri due membri di rilievo dell’organizzazione, Abdellah Guermouma e Mohammed Najim: quest’ultimo operava nella Marsica sin dall’anno 2010. In una telefonata intercettata i due fanno una vera e propria analisi di mercato in cui confrontano i prezzi della cocaina tra Spagna e Italia:

GUERMOUMA: …(incomprensibile)…oggi ho mandato dei ragazzi da Tarik in Spagna…a trentuno…e Tarik è esperto…

NAJIM: Dove?

GUERMOUMA: Spagna…se c’è un pullman uno la porta a trentuno

NAJIM: …qui se vai sopra senti solo trentanove senza contare (la spesa) la strada…io ho trovato una fonte e un ragazzo mi ha detto vieni…ma dov’è il trasporto 

GUERMOUMA: …a Barcellona ventotto o ventinove

NAJIM: Hanno aspettato il mese di novembre dicembre per poter portarla fino alla fine dell’anno…la stanno facendo uscire a poco a poco…io ho il mio amico che lavora come grossista…grande…perché non si ferma ora

GUERMOUMA: …perché non vanno quattro cinque persone in Portogallo per portarla e se succede il problema…

NAJIM: …ho trovato uno che va a prenderla

Interrogatori di garanzia

Si sono intanto tenuti gli interrogatori di garanzia dei tre magrhebini sorpresi dai finanzieri nel corso dell’irruzione nell’abitazione di via Morse,nella zona sud di Avezzano.

Non è stato convalidato l’arresto del ventottenne Samir Ennaji: l’uomo si è difeso sostenendo di non abitare in quella casa e di averla raggiunta solo per consumare droga.

Il Gip ha invece disposto la custodia in carcere per il 40enne Ahmed Enouri e gli arresti domiciliari per il 50enne Mohammed Najim.

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