Nel nome della Battaglia dei Piani Palentini un interessante Incontro-Studio Alla “Biblioteca di Villa” a Villa San Sebastiano -Tagliacozzo 

Katia Agata Spera
Katia Agata Spera
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Un minuto di silenzio per i bambini vittime della guerra in Ucraina e per tutti coloro che stanno morendo per una insensata guerra fratricida.

Nel Teatro dell’Asilo Comunale di Villa San Sebastiano, con l’organizzazione della  “Biblioteca di Villa”, sabato 26 marzo, è stato ospitato un incontro sulla Battaglia dei Piani Palentini, nota anche come Battaglia di Tagliacozzo.

La “Biblioteca di Villa” rientra nelle attività dell’Associazione Socio-Culturale-Ricreativa “Gli Amici ONLUS di Villa San Sebastiano. La biblioteca nasce il 18 agosto 2017, dopo il ritrovamento, da parte di giovani ragazzi, di molti libri all’interno di una stanza dell’Associazione Culturale “Gli Amici”. Promuove le presentazioni di libri, eventi dedicati ai bambini, laboratori creativi, servizio prestiti e organizzazione di convegni. Tra gli obiettivi c’è sicuramente la valorizzazione del territorio attraverso la cultura. 

All’evento hanno preso parte il Comitato Dantedì-Centro Studi Medievali Internazionali-Tagliacozzo e i Comuni di Tagliacozzo e Scurcola Marsicana.

Titoli degli interventi della Prof.ssa Micalizio perché “Il Borgo di Corradino nel III millennio”- La Battaglia di Tagliacozzo nella Storia Europea (Libro edito nel 1995). Perché “Il Sentiero Corradino” del quale è autrice (anno 2000).

Prof.ssa Laura Micalizio

L’introduzione dei lavori è stata affidata al Vicepresidente Vicario del Consiglio Regionale Roberto Santangelo che supporta con interesse le manifestazioni culturali, lo stesso è promotore di una norma per la valorizzazione del patrimonio culturale dei borghi che rappresentano un alto valore per il territorio abruzzese. Il Vicepresidente ha precisato quanto sia stata fondamentale la Battaglia tra Carlo D’Angiò e Corradino di Svevia per l’evoluzione del nostro territorio.

Nel suo intervento il presidente delle Confcooperative Abruzzo, Massimiliano Monetti, ha ribadito quanto sia rilevante valorizzare la vocazione del territorio, fare comunità e promuovere la cultura. Attraverso questi elementi si costruisce il turismo e l’economia. La cultura, quindi, come principio fondamentale per la realizzazione e valorizzazione delle cooperative di comunità.

Non sono mancati i saluti istituzionali di Vincenzo Giovagnorio e Nicola De Simone , rispettivamente sindaci di Tagliacozzo e Scurcola Marsicana. Questi hanno confermato l’importanza di camminare insieme per la valorizzazione del territorio marsicano. 

Interessanti ed attesi gli approfondimenti della Prof.ssa Laura Micalizio, presidente del Comitato Dantedì Centro Studi Medievali Internazionali-Tagliacozzo, che promuove ormai da trenta anni attività culturali nella Marsica e del Prof. Pierluigi Magistri, docente di geografia all’Università Tor Vergata di Roma e tra i soci fondatori dello stesso Centro Studi.

Il numeroso pubblico che ha visto la presenza del vicesindaco di Tagliacozzo Anna Mastroddi e la presidente del consiglio Alessia Rubeo si è sentito emozionato  dal  Rito della Medaglia, idea progetto della Prof.ssa Micalizio, ripetuto periodicamente dal 1994 dai Sindaci di Tagliacozzo e Scurcola Marsicana. Le due metà di una medaglia bronzea divise che si uniscono per ricostituire l’intero. Il rituale mira, simbolicamente, a mantenere sempre accesa la fiamma della fratellanza tra i popoli. Come ha precisato la Prof.ssa Laura Micalizio la Battaglia di Tagliacozzo, nei Piani Palentini, crudele come tutte le battaglie, è una vicenda ormai lontana ma sottolinea la tenera età del sovrano sconfitto e  decapitato a soli 16 anni. Bisogna fare in modo che  all’ideale della giovinezza non si associno pensieri di sangue e di guerra bensì concetti di pace e di fratellanza fra gli uomini. Il tragico destino di Corradino di Svevia, simbolo dell’orrore e dell’errore della guerra, deve essere  uno stimolo per i giovani a non sentirsi schiavi di miti nazionalistici e di rancori al contrario essi devono ricercare il germe dell’amicizia fondamentale per tutti gli uomini e per tutti i popoli. 

La Prof.ssa Micalizio ha introdotto il suo libro in Graphic Novel “Il Borgo di Corradino nel III millennio”- La Battaglia di Tagliacozzo nella Storia Europea  (Libro edito dal 1995) nel quale è fedelmente riportata la Battaglia . Il Prof. Pierluigi Magistri ha delineato alcune  conseguenze della Battaglia, che ha visto trionfare gli Angioini e il partito guelfo, tra queste il cambiamento delle relazioni verticali che avevano caratterizzato fino a quel momento lo spazio locale, così come il mutamento delle relazioni orizzontali. Sul piano del mantenimento delle relazioni territoriali di tipo verticale, occorre considerare la fondazione dell’Abbazia Cistercense di Santa Maria della Vittoria e lo sviluppo delle connesse attività nel cuore dei Piani Palentini.

È ben noto che Carlo D’Angiò nel 1274 diede inizio alla costruzione di un complesso abbaziale di notevole rilievo, che venne completato otto anni dopo; complesso che fu affidato al ramo cistercense della famiglia benedettina e, nello specifico, a monaci francesi, filiazione dell’Abbazia di Louroux nell’Anjou.

L’innesto nel contesto marsicano del nuovo centro monastico, che vide presto la presenza di diversi monaci e conversi provenienti d’oltralpe, costituì l’avvio di quelle trasformazioni territoriali che già dall’inizio  dell’XI secolo stavano interessando vaste regioni europee, con importanti ripercussioni nell’economia agraria del tempo. Bisogna anche considerare che, per oltre un secolo, l’Abbazia di Santa Maria della Vittoria ha rappresentato un punto focale dell’assetto politico-territoriale e culturale della Marsica.

Dopo la Battaglia riemerge un potere monastico con i rinnovati caratteri della riforma cistercense con un ruolo rilevante nell’economia rurale, apportando un notevole contributo alla trasformazione del territorio. I monaci insediatisi in Santa Maria della Vittoria seppero potenziare l’agricoltura palentina, integrandola con l’allevamento bovino, la pesca nel Fucino e la silvicoltura in quota. Le conoscenze e le tecniche di cui erano cultori , inoltre, alla bonifica idraulica dei Piani Palentini.

I lavori della giornata di studio sono stati magistralmente condotti da Jonhatan Antonelli, con il supporto dei giovani dirigenti della biblioteca.

In sala è stata promossa la degustazione del “Dolce di Corradino” ideato dalla Prof.ssa Laura Micalizio, nel 2016, e realizzato dal Maestro Pasticcere Giuseppe Chicarella di Tagliacozzo, lo stesso dolce è stato omaggiato a tutti i relatori intervenuti.

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Agata Spera, alias Katia Agata Spera, nasce a Castelvecchio Subequo il 27 febbraio 1963, vive ad Avezzano (AQ). È laureata in Scienze Biologiche, è ricercatrice in biotecnologie, nel ruolo tecnico, presso l’Università degli Studi di L’Aquila. È coautrice di molteplici pubblicazioni scientifiche in ambito biotecnologico su riviste internazionali https://www.scopus.com/authid/detail.uri?authorId=6603105801 La scienza, l’arte e la letteratura sono i suoi interessi. È autrice di romanzi e poesie.