Morte generale Guido Conti, troppi misteri. I familiari: “riaprite il caso”

Redazione
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Sulmona - Funerali generale Guido Conti

Resta avvolta dal mistero la morte del generale Guido Conti. Per la Procura si tratterebbe di suicidio. Per i familiari ciò non sarebbe compatibile con il profilo psicologico e il carattere del generale. E puntano il dito sulle lacune delle indagini: troppe le domande lasciate senza risposta.

A sollecitare inizialmente l’apertura di una inchiesta per incitazione al suicidio fuorno la moglie, la figlia e la sorella del generale, ma si concluse con la richiesta di archiviazione da parte della Procura, impugnata però dai familiari. Seguirono nuove indagini, conclusesi anch’esse con una seconda richiesta di archiviazione.

Riaprite il caso

I familiari non si rassegnano che sulla morte di Conti rimanga il mistero. E tornano alla carica presentando una nuova richiesta di riapertura del caso.

L’avv. di parte civile Alessandro Margiotta, contesta ai Pm le motivazioni con cui hanno chiesto per la seconda volta l’archiviazione. Tra le altre cose, spiccano alcuni punti in particolare: due forestali, che avrebbero avuto colloqui con il generale nei giorni precedenti la sua morte, e che secondo la famiglia avrebbero cose interessanti da raccontare, non sarebbero stati sentiti dagli inquirenti. Inoltre, non sarebbero stati eseguiti accertamenti su un soggetto che avrebbe telefonato al generale poco prima della morte e nemmeno approfondimenti sul bossolo rinvenuto accanto al corpo.

Il giallo del Morrone

Il generale Guido Conti fu ritrovato cadavere il 17 novembre 2017 alle pendici del Morrone, lungo la strada provinciale che collega Pacentro con Sulmona. Con accanto la sua pistola calibro 9.

A rinvenire prima la smart utilizzata da Conti per raggiungere il luogo e poco distante il suo corpo furono due forestali del posto, fedelissimi del generale. Le prime indagini, coordinate dal Pm Aura Scarsella, furono svolte dal nucleo investigativo dell’Aquila e dirette dal maggiore Edoardo Commandè, tra i primi a recarsi sul luogo del ritrovamento insieme al comandante della Compagnia di Sulmona Florindo Basilico e il capo della procura di Sulmona Giuseppe Bellelli.

I dati cancellati

Il giorno prima della morte, il generale Guido Conti aveva fatto cancellare tutti i file contenuti nel suo pc e anche il suo profilo facebook non risultava più online.

Su quest’ultimo – in particolare dall’agosto 2017 fino alla vigilia della sua morte – il generale aveva pubblicato una serie lunga e vivace di post contro lo scioglimento del Corpo forestale e il suo accorpamento con i CC. Il tutto nel pieno di una strana serie di devastanti incendi, rimasti senza colpevoli, che poche settimane prima avevano incenerito le montagne di Sulmona. E di altre zone del centro Italia.

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