Marsilio chiede soldi per ferrovia veloce L’Aquila-Roma

Redazione
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Il contenuto dell’emendamento alla legge di bilancio presentato dal presidente Marsilio, d’intesa con il presidente delle Marche è: stanziamento di 40 milioni di euro per uno studio di fattibilità e la progettazione di una ferrovia tra Roma e la città di Ascoli Piceno e il collegamento tra Rieti e L’Aquila.

A sollecitare questa ulteriore giravolta di Marsilio è, manco a dirlo, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, sostenuto per l’occasione anche dai sindaci di Rieti e Ascoli Piceno. La giustificazione addotta è sempre la stessa: il terremoto.

E così, dopo le decine di miliardi per la ricostruzione che continuano a sparire nel buco nero dell’Aquila – e su cui nessuno si preoccupa di controllare la reale destinazione ed efficacia – con la scusa del terremoto si continua a pretendere altri finanziamenti per richieste cervellotiche che rischiano di danneggiare seriamente gli altri territori come la Marsica, il sulmontino e il pescarese.

Siamo alla follia politica. Marsilio, il sindaco Biondi e il gotha della politica aquilana vorrebbero che si investissero oltre una decina di miliardi di euro di fondi pubblici, di cui 40 milioni solo per lo studio di fattibilità e la progettazione, per accorciare di 15 minuti gli attuali tempi di percorrenza dei pullman che collegano L’Aquila con Roma.

Per il presidente della regione Abruzzo Marsilio – di F.lli d’Italia come il sindaco aquilano Pierluigi Biondi – si tratterebbe invece di “Un provvedimento che se approvato rappresenterebbe il primo passo verso il superamento di un importante gap infrastrutturale esistente tra aree interne ed aree costiere, facilitando la connessione tra il versante adriatico e quello tirrenico, abbattendo i tempi di percorrenza in partenza e in arrivo verso la Capitale“.

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