L’ultima di Passerotti – Nomine Cam, ACIAM e la vendita della Fontana di Trevi

Angelo Venti
Angelo Venti
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Lo ammettiamo: a noi questo commissario straordinario ci piace. Oltre a CAM spa, Passerotti ha deciso di mettere becco anche nelle nomine di un’altra partecipata del Comune di Avezzano, ACIAM SpA. Ma il siparietto, sceneggiato con innegabile maestria, si rivela per certi versi migliore della famosa gag del mitico Totò. Con fregatura finale per l’ignaro malcapitato.

Ciak si gira

Dall’inquadratura della Fontana di Trevi la cinepresa scarrella lentamente sull’Albo pretorio online del Comune di Avezzano. Qui, il 16 giugno appaiono, in pubblicazione fino al 25, due AVVISI PUBBLICI per l’acquisizione delle candidature degli interessati ad essere nominati, in rappresentanza del Comune di Avezzano, in due società da esso partecipate.

Il Primo avviso è relativo alle nomine nel Consiglio di gestione di Cam spa, il secondo avviso è invece relativo alle nomine dei membri effettivi e supplenti del Collegio sindacale di Aciam spa. Un cittadino, scorre l’Albo pretorio immaginando le frotte di professionisti che si faranno avanti allettati da una nomina in tali società, sorride compiaciuto e pensa: finalmente scelte trasparenti e senza raccomandazioni.

I due Avvisi pubblici spariscono lentamente in dissolvenza, mentre appaiono pian piano gli Statuti che regolano Cam e Aciam e la camera scorre dall’alto verso il basso i vari articoli. Progressivamente viene messa a fuoco e infine appare, in tutta la sua nitidezza, la fregatura.

Cam, Aciam e la vendita della Fontana di Trevi

Secondo lo statuto del Cam, le nomine prospettate da Passerotti non spettano al Comune di Avezzano e nemmeno all’Assemblea dei soci del consorzio, bensì al Consiglio di vigilanza.

Quindi si sta tentando di vendere, come Totò con la Fontana di Trevi, una cosa che non è nella disponibilità del Comune. E nemmeno di Passerotti. Sulle comicità della selezione per gli incarichi al Cam abbiamo già scritto nei dettagli QUI.

Discorso simile per Aciam spa, con una variante. Lo Statuto di questa società, all’art. 12, stabilisce che l’Assemblea dei soci ha tra le sue atribuzioni anche la “nomina e revoca dell’Organo amministrativo, del Collegio sindacale e del revisore. Quindi l’assemblea, di cui fa parte anche il Comune di Avezzano, è quella che nomina anche i membri effettivi e quelli supplenti del Collegio sindacale. Ma c’è un problema: il Comune di Avezzano detiene appena il 12% delle azioni dell’Aciam. Se la matematica non è un’opinione, non ha quindi i numeri per garantire nessuna nomina in qualsiasi organo societario. Stop.

La pretesa del Commissario straordinario del Comune di Avezzano di voler nominare gli organi di gestione di Cam e Aciam, ignorando i rispettivi statuti societari, è quindi priva di qualsiasi logica tecnico amministrativa e di base giuridica. A questo punto si esce dal genere comico e inizia un nuovo film.

Operazione opaca

Si tratta solo di un’operazione maldestra avviata senza guardare prima le carte? No. E il dubbio che la cosa sia stata invece studiata a tavolino cresce se ci si avventura nella lettura degli Avvisi pubblici. In entrambi, infatti, sono contenuti due passaggi interessanti. A pagina 3 si legge:

2) Scelta dei candidati -La scelta sarà effettuata dall’Assemblea dei Soci in conformità a quanto stabilito dallo Statuto Sociale, in base all’esame dei curriculum allegati alle domande pervenute tempestivamente, nel rispetto della normativa vigente e dei principi di pari opportunità, e saranno comunque caratterizzate dalla discrezionalità della scelta e dal rapporto fiduciario con l’organo stesso.”

Mentre a pagina 5 è scritto:

La presentazione delle manifestazioni di interesse non comporterà l’assunzione di alcun obbligo specifico, né comporterà l’attribuzione di alcun diritto e/o posizione giuridica particolare ai candidati in ordine all’eventuale individuazione e non darà luogo alla formazione di alcuna graduatoria di merito.”

Dai passaggi sopra riportati risulta quindi evidente che chi ha concepito i due Avvisi pubblici era consapevole della illogicità di tutta l’operazione e ha messo, prudentemente, le mani avanti.

Il giallo delle date e l’apparizione di una parola

I due AVVISI PUBBLICI sono stati pubblicati sull’albo pretorio online il 16 giugno, mentre e il 17 giugno è uscito il nostro articolo con le perplessità per quello relativo le nomine al Cam. Entrambi gli avvisi, in premessa, richiamavano una delibera del Commissario con queste parole:

“b) che con deliberazione del Commissario Straordinario con i poteri della Giunta comunale, ravvisata la necessità di indire avviso pubblico al fine di raccogliere le candidature dei soggetti aventi i requisiti idonei a rivestire detta carica“.

Come si nota, di detta delibera non viene indicato il numero e nemmeno la data. Nell’Albo pretorio online, però, il 17 giugno, viene pubblicato il Verbale di deliberazione del Commissario straordinario n. 43, datato 15 giugno 2020. Deliberazione in cui, in relazione alle nomine, compare per la prima volta la parola Eventuale“. Questo è infatti l’oggetto di tale deliberazione:

Avvio delle procedure per l’acquisizione di manifestazioni di interesse ai fini della eventuale nomina degli organi delle società partecipate dal Comune di Avezzano“.

VAI ALL’INCHIESTA COMPLETA:

CAM, IL BUCO CON L’ACQUA INTORNO

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