La situazione è grave, ma non seria

Redazione
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f-o-peppe-parco.jpgUn nuovo faraonico progetto di sviluppo, il “Parco religioso” di Sulmona: 80 milioni di euro d’investimento e mille nuovi posti di lavoro.
Per sapere di cosa si tratta basta leggere l’articolo a pagina 5, oppure ammirare l’illustrazione di Pantaleo pubblicata in basso.
Certo bisogna essere di spirito per credere che un progetto del genere possa risolvere i problemi occupazionali della Valle Peligna.

Eppure ogni volta che qualcuno  evoca giganteschi investimenti e centinaia di posti di lavoro, trova spazio e suscita l’interesse di quotidiani, politici e imprenditori locali.
Il fenomeno fa riflettere, perchè sono ormai troppe le idee impossibili o palesemente bislacche che periodicamente – soprattutto in occasione di tornate elettorali – vengono presentate dalle nostre parti e puntualmente prese sul serio.
Tra le più recenti, ricordo i progetti di cui ci siamo già occupati con la nostra rivista: la Clinica del Futuro di Pescina (con annesso Centro benessere di Tagliacozzo e Centro studi per  le staminali di Scurcola), oppure il Mega centro turistico di Celano con annesso anche un …Centro turistico spaziale.
In ognuno di questi casi, a fare da grancassa sono stati, pur di vendere qualche copia,  i quotidiani locali che pubblicavano anche i commenti entusiastici dei politici di turno. Puntualmente il progetto non si realizzava (e non poteva essere altrimenti) ma sia i giornali che i politici si sono ben guardati dal tornare sull’argomento.
Franco Massimo Botticchio, un tipo un pò strano che a Pescina pubblica Il Martello del Fucino, ormai stufo di smascherare queste bufale con il suo giornale stampato al ciclostile, ha deciso di cambiare strategia e ha presentato anche lui un progetto di sviluppo altrettanto faraonico e capace di creare migliaia di nuovi posti di lavoro. Ha proposto la creazione di un porticciolo turistico – e molte altre cose ancora – a Borgo Via Nuova, sulle sponde del Fucino. Per saperne di più leggete l’articolo a pagina 5.
Buona lettura e buon anno a tutti.
Angelo Venti

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