La penna di Katia Agata Spera …quando i bambini avranno i denti per loro non ci sarà più nulla…

Katia Agata Spera
Katia Agata Spera
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Ho sognato bambini stipati in cassette di legno, quelle della frutta. Erano arrotolati a stracci colorati i piedini spuntavano fuori, le gambette scalciavano, gli occhi, neri come la pece, uscivano brillanti tra le guance paffute di chi ha ricevuto il nutrimento dal corpo di una madre. Madri che si asciugano per donare la vita, sin dallo stadio cellulare. Madri che si svuotano per nutrire i figli fino a donare il proprio sangue, la propria carne. Ma quando i bambini avranno i denti per loro non ci sarà più nulla, solo la fame, nessun gioco, nessun sorriso, nessun passato da ricordare. Solo il niente. Niente, questo sarà il loro nome, questo è il nome dei bambini che ho sognato dentro le cassette della frutta. Katia Agata Spera

Il Prof. Ilio Leonio di Avezzano è il presidente provinciale per la provincia di  L’Aquila dell’UNICEF e chi più di lui può spiegare il disagio di milioni di bambini e il significato e l’importanza  del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, in sigla UNICEF  United Nations International Children’s Emergency Fund.

Cosa è l’UNICEF?

Il fondo delle Nazioni Unite, è organo sussidiario fondato l’11 dicembre 1946 per aiutare i bambini vittime della seconda guerra mondiale. A quest’epoca l’Italia, devastata, è uno dei primi Paesi che beneficiano dell’assistenza diretta dell’UNICEF, i cui aiuti sono coordinati da un ente governativo: l’Amministrazione per gli Aiuti Internazionali (AAI).

Nella AAI dapprima dipendente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e in seguito dal Ministero dell’Interno, lavora dal 1957 Arnoldo (Aldo) Farina, giornalista e docente, che nel corso degli anni sarà tra i più convinti promotori della necessità di distaccare dalla Pubblica amministrazione le funzioni della AAI e di creare un’organizzazione autonoma che raccolga fondi e consensi a beneficio dei programmi per l’infanzia nel Terzo Mondo.

Cosa è l’UNICEF Italia?

Il Comitato Italiano per l’UNICEF – Fondazione Onlus (spesso abbreviato in UNICEF Italia) nasce ufficialmente nel 1974 ed è parte integrante della struttura globale dell’UNICEF che oggi ha la missione di tutelare e promuovere i diritti di bambine, bambini e adolescenti (0-18 anni) in tutto il mondo, nonché di contribuire al miglioramento delle loro condizioni di vita.

Cosa fa l’ UNICEF  Italia per i minori migranti?

Nel 2016 l’UNICEF ha aperto un programma operativo in Italia: “One UNICEF Response” , è un programma di risposta alla crisi dei minorenni migranti e rifugiati giunti a decine di migliaia nel nostro paese, gestito da un team congiunto italiano e internazionale. Il programma è tuttora operativo.

Quale è la novità della Fondazione per l’anno che stiamo lasciando?

Il 5 aprile 2020 l’Assemblea del Comitato Italiano per l’UNICEF Onlus ha deliberato la trasformazione da associazione in fondazione del Terzo settore, con la denominazione Comitato Italiano per l’UNICEF – Fondazione Onlus.

Nei suoi 46 anni di vita l’UNICEF ITALIA è divenuta una delle principali organizzazioni del Terzo Settore, con un profondo radicamento sul territorio e migliaia di volontari.

Il suo contributo al bilancio globale del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia lo colloca da molti anni tra i Comitati Nazionali per l’UNICEF più attivi al mondo, e la sua azione di sensibilizzazione nella società civile  e presso le Istituzioni fa sì che per la gran parte degli Italiani il nome dell’UNICEF sia strettamente associato al concetto di diritti dell’infanzia.

Chi è il portavoce nazionale?

Il portavoce nazionale UNICEF è Andrea Iacomini, giornalista di origini marsicane, direttore responsabile della rivista dell’Unicef Italia “Dalla parte dei bambini”. Impegnato da sempre come volontario e attivista nel mondo dell’associazionismo è in Unicef Italia dal 2008, prima come capo ufficio stampa e poi dal 2012 come portavoce nazionale. Tra le sue missioni più importanti quelle in Africa, Ghana, Sierra Leone, Libano, Siria, Giordania, Iraq e Kurdistan iracheno. Ha tenuto inoltre lezioni sui diritti dell’infanzia.

Cosa si può fare per sostenere i bambini in questo anno in cui molti paesi già poveri sono stati flagellati dalla pandemia?

Possiamo contribuire al loro fabbisogno con piccoli gesti che per Loro rappresentano La Vita. Si può fare un piccolo dono straordinario, regalando bustine di  l’alimento terapeutico. In una bustina di alimento terapeutico ci sono gli stessi valori nutrizionali del menu di Natale. Contiene una soluzione a base di pasta d’arachidi, proteine, vitamine e sali minerali in grado di restituire velocemente peso e forza ai bambini, ne bastano 10 per aiutare i bambini malnutriti a riacquistare il  peso e garantire la sopravvivenza.

La nascita di un bambino in questo periodo è accompagnato da molta paura a causa dell’impatto della pandemia COVID-19 sulla riduzione dei servizi nutrizionali essenziali, sulla povertà e sul costo dei prodotti alimentari. Prima della pandemia erano 47 milioni i bambini che soffrivano di malnutrizione acuta, ora a causa  del COVID-19 sui sistemi sanitari al collasso e sulle catene di approvvigionamento degli interventi salvavita potrebbero diventare 54 milioni i bambini che rischiano la vita.

Se non si interviene per garantire la distribuzione di alimenti terapeutici, oltre 10.000 bambini in più al mese, sotto i 5 anni, rischiano di morire per cause legate alla malnutrizione.

Inoltre è possibile donare coperte, termiche, filtri per l’acqua, culle, tra l’altro si può contribuire adottando una Pigotta, la bambola dell’UNICEF.

Presidente, ricordi come si può fare una donazione

Le donazioni si possono fare attraverso il sito dell’UNICEF.

Il sito al quale bisogna entrare e con un piccolo gesto aiutare i bambini, anche con un contributo minimo è:

https://regali.unicef.it/25-speciale-natale/

L’UNICEF rigranzia di cuore a chi vorrà contribuire

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Agata Spera, alias Katia Agata Spera, nasce a Castelvecchio Subequo il 27 febbraio 1963, vive ad Avezzano (AQ). È laureata in Scienze Biologiche, è ricercatrice in biotecnologie, nel ruolo tecnico, presso l’Università degli Studi di L’Aquila. È coautrice di molteplici pubblicazioni scientifiche in ambito biotecnologico su riviste internazionali https://www.scopus.com/authid/detail.uri?authorId=6603105801 La scienza, l’arte e la letteratura sono i suoi interessi. È autrice di romanzi e poesie.