Inquinamento del Liri: “Tavolo tecnico” a Civitella Roveto

Redazione
Redazione
5 Minuti di lettura

CIVITELLA ROVETO – Al Tavolo tecnico – promosso dal vicesindaco, avvocato Pierluigi Oddi – hanno partecipato l’assessore regionale alle politiche agricole Dino Pepe, il consigliere regionale Lorenzo Berardinetti, i sindaci dei comuni rovetani e i rappresentati della polizia provinciale, dell’istituto zooprofilattico, dell’Associazione pescatori Monte Viglio e della Guardia Ecozoofila Nazianale dell’Aquila. L’incontro si è tenuto giovedì pomeriggio all’interno della sede Segen ed è stato seguito da dei sopralluoghi lungo il fiume.

Dopo l’ennesimo episodio di inquinamento del fiume, verificatosi domenica 10 ottobre – Ha dichiarato Oddi il comune di Civitella si è subito attivato ed ha richiesto analisi approfondite delle acque. I tecnici dell’Arta hanno già effettuato i prelievi e a breve si attendono i risultati, mentre i responsabili dell’Istituto Zooprofilattico a di altre associazioni hanno fatto nuovi sopralluoghi e raccolto dati”.

Il caso dell’inquinamento del Liri è scoppiato l’otto settembre scorso, quando sono state pubblicate immagini video che mostravano l’acqua del fiume completamente torbida e piena di schiuma, con la conseguente moria di pesci. E’ partita subito l’inchiesta e i Carabinieri forestali hanno sequestrato due aree, divenute vere e propri depositi incontrollati di rifiuti: lo sgrigliatore situato all’Incile alla fine del canale centrale del Fucino e, all’uscita dell’emissario, le vasche di accumulo della centrale idroelettrica di Canistro, due impianti che sarebbero gestiti dalla cartiera di Avezzano. Si ipotizza che è stata l’immissione nell’emissario di acqua non filtrata a provocare l’inquinamento del fiume e quindi la moria dei pesci. E non si esclude che ad aumentare la concentrazione delle sostanze inquinanti abbia contribuito anche il lungo periodo di siccità estiva.

Per Andrea Sabatini, presidente dell’Associazione pescatori Monte Viglio, molte sono le sostanze inquinanti sversate nel fiume che hanno provocato la morte della quasi totalità della fauna fluviale: “siamo stati i primi a scoprire tali sversamenti e, insieme al vice sindaco Oddi, ci siamo subito adoperati affinchè questa vicenda non passasse inosservata, allertando le varie autorità competenti e denunciando i fatti in procura. Tali sversamenti vanno fermati per far si che le acque del fiume tornino pulite come una volta. Già nel mese di aprile – ricorda Sabatini – il fiume era stato ripopolato ma, vista la moria dei pesci di quest’ultimo periodo, ritengo necessario individuare l’origine dell’inquinamento e, sola una volta fatto ciò, pensare a un graduale ripopolamento”. Attualmente risultano attive solo due centraline di monitoraggio del fiume – a Castellafiume e Balsorano – ma è necessario un maggiore controllo delle acque provenienti dal Fucino.

Matteo Tudico, coordinatore provinciale della Guardia Ecozoofila Nazionale della provincia dell’Aquila, manifesta il suo stupore: “il Liri rappresenta un’eccellenza per gli appassionati della pesca agonistica. A malincuore ricordo che, soltanto alcuni mesi fa, le guardie volontarie della nostra associazione avevano svolto mirati controlli volti a scongiurare illeciti amministrativi da parte dei pescatori”.

Per l’assessore regionale Pepe “La situazione del Liri appare molto delicata. E’ necessario verificare l’origine di questa malattia e trovarne la cura affinchè il fiume riprenda il suo aspetto regolare e che venga tutelato e valorizzato, in quanto portatore di ricchezza in campo ambientale, sociale, sportivo e turistico”.

Dopo l’incontro, sono stati effettuati dei sopralluoghi da parte dei tecnici dell’Arta che – alla presenza di amministratori, polizia provinciale, istituto zooprofilattico e associazioni di categoria –  hanno prelevato campioni di acqua in vari punti del fiume. “A seguito delle criticità emerse in questi ultimi giorni – conclude il vice sindaco Oddi – l’Arta ha intensificato i controlli, effettuando campionamenti a tappeto nei comuni rovetani attraversati dal fiume e per verificare qual’è la salute del Liri dopo questi ultimi episodi di inquinamento. Ritengo però necessario capire alla fonte qual’è il motivo principale dell’inquinamento: l’indagine della procura è già in una fase avanzata”.

Cinzia Ferri

INQUINAMENTO DEL LIRI – INTERVISTA A PIERLUIGI ODDI

[ Video-intervista a cura di Claudio Abruzzo ]
Condividi questo articolo