“Il giorno della tartaruga”: un altro successo firmato Marco Verna

Luisa Novorio
Luisa Novorio
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AVEZZANO – L’apertura del sipario a teatro è quasi sempre un momento in cui lo spettatore è in uno stadio di stand by, “come sarà la scena? E gli attori?…speriamo bene!”.

Tutto questo scompare quando le luci si accendono sul palcoscenico e inizia il musical diretto da Marco Verna: una garanzia.

La forza di Marco Verna è saper “onorare ” le firme dei grandi lavori musicali. Se ne è  avuta conferma assistendo a “Sister  act”, a “Young Frankenstein”. Che sia davvero un professionista lo ha dimostrato anche mettendo in scena  le sue produzioni quali “Pagine da Musical”, e “Inside Out, l’emozione fatta Musical”.

Con la realizzazione del “Il giorno della tartaruga”, uno dei tanti straordinari successi di Garinei & Giovannini, per la prima volta in scena al Teatro Sistina di Roma il 26 ottobre 1964, Verna ha davvero saputo, e dimostrato, di aver reso omaggio a uno dei capolavori della commedia musicale italiana, con due dei più grandi protagonisti dell’epoca: Renato Rascel e Delia Scala. La storia: ieri come oggi è rappresentata la crisi della coppia. Un litigio nato all’inizio, che seguirà per tutto il tempo, per un regalo sbagliato il giorno del compleanno di Lorenzo. Un continuo voler andare via, minacciare di lasciare per sempre la casa confidando nella richiesta, dall’altro, di rimanere. Ogni più piccola discussione porta a ricordare quello che erano, come si sono incontrati, quando si sono innamorati e ogni momento della loro vita di coppia,  per poi  tornare alla realtà e in ogni piccolo oggetto, un lume, una sigaretta, un orologio il pretesto di un nuovo litigio, di un nuovo ricordo. Alla fine sarà la rivelazione del vero regalo a “placare gli animi”.  …E la tartaruga? Una protagonista silenziosa e simbolica.

Un tributo di meritati applausi a Marco Verna per la capacità di aver effettuato una straordinaria riduzione teatrale di un’opera che durava più di due ore mantenendo un ritmo costante, una sceneggiatura che non ha mai perso brio, giusti i tempi teatrali,  delicata l’ilarità conservando la modernità del testo. Applausi per la genialità di coinvolgere più attori che si sono alternati quali protagonisti della storia del ricordo a quelli della storia del presente. Applausi per avere la capacità di dare a ogni attore il giusto ruolo per  far esaltare  ognuno “in parte”.  Bravi tutti. Si potrebbe continuare perché ogni applauso è meritato. Dallo studio delle luci, alla bellezza dei costumi perfetti , eleganti, ricercati gli accessori, nulla fuori posto così come deve essere la messa in scena di uno spettacolo nel rispetto del pubblico. Straordinario adattamento delle bellissime musiche, composte da Renato Rascel, realizzato dal M° Giuseppe Morgante. Una scenografia perfetta degna dei prestigiosi palcoscenici italiani. Nulla è lasciato al caso, dalle coreografie alle esibizioni canore. Ogni lavoro teatrale necessità di impegno e competenza, ma ancor più difficile firmare la regia di un musical. Sono anni che Marco Verna dimostra una grande professionalità che, forse, non gli viene riconosciuta come merita. Nulla è scontato, la presentazione degli spettacoli di Marco Verna dimostrano un alto livello della preparazione di tutti i componenti del team di Seven Arts Theatre Studio. Un fiore all’occhiello per questo territorio. Solo l’incondizionato affetto per Avezzano può giustificare il suo voler rimanere.  Perché si sa, nessuno è profeta in patria.

Per lo spettacolo in scena al Castello Orsini Giampiero Lolli ha sostituito Marco Paris    

Cast Artistico in o.a.:    Valentina Ciocca – Ilaria Ciciotti – Silvia Dantoni – Maria Beatrice Lo Re – Enrico Mazzieri- Michela Piccinini – Natascia Pietrangeli – Angelo Piccinini – Marco Verna 

Cast Tecnico :                                                                                                                                                                                                                                                

Libretto e Liriche:  Massimo Franciosa – Luigi Magni

Musiche: Renato Rascel

Arrangiamenti: Giuseppe Morgante

Scenografie: Claudio Salvini

Costumi: Seven Arts Theatre Studio

Disegno luci: Dino Paoloni

Progetto suono: Diamanti Audio Luci

Idea grafica: Gaia Lusi

Foto:  Alessandra Sabatini

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