“I frontalieri del Giovenco”: nasce comitato cittadino

Redazione
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COMUNICATO STAMPA


PER “I FRONTALIERI DEL GIOVENCO”, COSTITUITO UN COMITATO CITTADINO

PESCASSEROLI – Li chiamano “I Frontalieri del Giovenco”, quelli che ogni giorno raggiungono la Valle del Giovenco oppure l’Alta Valle del Sangro, a piedi, ovviamente, da quando l’ordinanza dell’amministrazione provinciale dell’Aquila ha interdetto il transito sul ponte del fiume Giovenco, che collega le due Vallate.

Era dal dopoguerra, da quando i tedeschi in ritirata fecero saltare il ponte interrompendone la viabilità (nel successivo rifacimento, nel marzo del 46, vi persero la vita sette giovani e ne rimasero mutilati tanti altri) che il ponte fa da collegamento tra la Valle del Giovenco e il resto del Parco. E Non a caso la strada in questione è definita la “Provinciale 17 del PNA”. Forse l’incuria o la superficialità (oppure la scarsa manutenzione) sta di fatto che di nuovo il ponte sul Giovenco è “off-limits”.

Come si diceva, i “frontalieri del Giovenco” sono costretti a lasciare la macchina prima dello sbarramento, guadare il fiume e percorrere sentieri tra la fitta faggeta, per poi salire sulle auto che dall’altra parte del ponte li attendono. Sono impiegati del Parco, dei Carabinieri, il medico di famiglia che presta servizio nei paesi del Giovenco; qualche piccolo artigiano che deve andare ad aprire la sua bottega, i tecnici comunali e tanti altri ancora. Insomma, non clandestini ma pur pure sempre “frontalieri”. Perché, va precisato: il ponte è interdetto pure al passaggio pedonale.

Per sollecitare il ripristino del collegamento si è costituito un “ Comitato cittadino” fatto da centinaia di persone dei comuni di: Ortona dei Marsi, Bisegna, Pescasseroli, Opi , Pescina ed altri ancora: scopo del Comitato è quello di fare chiarezza sul da farsi, con l’intento di seguire passo-passo tutto l’iter che dovrebbe portare (si spera in tempi brevi) al ripristino della viabilità, in una vallata, quella del Giovenco, messa letteralmente in ginocchio dal provvedimento di chiusura del ponte, ma con riflessi negativi anche per Pescasseroli e il resto del Parco. Tra l’altro, il Comitato vuol vederci chiaro sul provvedimento preso; se questo è motivato da relazioni tecniche derivanti da verifiche “strumentali” o se le relazioni sono state solo frutto di una “verifica visiva”. Lo tesso Comitato si è riunito già una volta e la prossima assemblea è prevista nei prossimi giorni a Pescasseroli.


Ferdinando Mercuri

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