Fotovoltaico Scurcola – In seduta Consiglio comunale rievocato un fantasma: tutti i particolari

Angelo Venti
Angelo Venti
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Il sindaco Nicola De Simone, nelle vesti di medium – durante la seduta dell’ultimo consiglio comunale tenutosi nel municipio di Scurcola Marsicana il 22 luglio scorso – ha rievocato il fantasma della Fotovoltaico Scurcola srl, la società che ha realizzato un grosso impianto su un terreno di proprietà comunale e che deve all’Ente 144mila euro di rate arretrate.

Durante la discussione del punto 6 all’ordine del giorno – come abbiamo già riferito in questo articolo QUI – il sindaco ha chiesto alla ditta in questione il pagamento di un debito di circa 144mila euro, accumulato nei confronti del Comune. La società, in violazione degli accordi sottoscritti con l’Ente, a decorrere dal lontano 2015, pare che non avrebbe pagato nessuna delle rate semestrali di 8mila euro. Nel corso della seduta, a sorpresa, il sindaco ha comunicato ai consiglieri che il fantasma si sarebbe comunque parzialmente materializzato, manifestando le sue buone intenzioni per onorare l’intero debito e versando, pare, un primo acconto di 36mila euro.

Il sindaco in Consiglio comunale non lo ha detto, ma rendiamo noto noi che per l’impianto in questione la Fotovoltaico Scurcola srl, per il solo anno solare 2020 ha incassato dal Gse (Gestore dei Servizi Energetici) la cifra di 326.570,16 euro di tariffe incentivanti per la vendita dell’energia prodotta. Per inciso: tali tariffe incentivanti restano valide per un totale di 20 anni.

Questa, sul punto, la video intervista rilasciata dal Sindaco De Simone a SITe.it:

Ma quella che il sindaco rievoca solo di striscio nella seduta del Consiglio comunale non è solo una volgare storia – tanto triste quanto banale – di debiti non pagati. La richiesta di pagamento avanzata dal Sindaco fa riemergere una vicenda iniziata 10 anni fa: una brutta storia – dove anche il Comune di Scurcola ha il ruolo di attore protagonista – che SITe.it ha deciso di approfondire per i suoi lettori.

Prenditori di incentivi e Comuni come “Teste di legno

Il campo fotovoltaico di Scurcola Marsicana si trovava probabilmente ancora in pieno iter di autorizzazione regionale V.i.a., quando il D.M. 5 maggio 2011 (Quarto conto energia) prima e il D.M. 5 luglio 2012 (Quinto conto energia) poi, riducono sensibilmente gli incentivi del Gse (Gestore dei Servizi Energetici).

Gli stessi decreti, però, concedono anche una ultima scappatoia alle società che operano nel settore della produzione di energie alternative, ma hanno bisogno di qualcuno che gli tiene il sacco: “gli Enti pubblici, direttamente o a mezzo di enti affidatari, hanno la possibilità di realizzare impianti fotovoltaici su aree di loro proprietà con la percezione di incentivi del GSE…”.

E così, imprenditori diciamo intraprendenti, iniziano la caccia agli Enti pubblici disposti a fare da “Testa di legno”: enti cioè disposti a predisporre atti e accettare condizioni che consentano loro – spesso in cambio di un piatto di lenticchie – di mettere le mani su incentivi del Gse cui altrimenti non avrebbero diritto.

Quello di Scurcola Marsicana si presenta così come un caso emblematico – certamente non l’unico, anche qui nella Marsica – che si inserisce a pieno titolo in un quadro che, diciamolo pure, risulta non proprio edificante.

Il patto tra Comune, ditta e proprietarie dell’area

Nella vicenda dell’impianto della Fotovoltaico Scurcola srl il Comune di Scurcola Marsicana – stando almeno alle carte in nostro possesso – entra ufficialmente sulla scena solo nell’autunno 2012.

Esiste infatti agli atti una Nota (prot. 9153 del 9 novembre 2012), con cui una delle proprietarie del terreno propone al Comune la cessione gratuita dell’area, ma a certe condizioni. Ad essa segue, il 27 novembre 2012, la Delibera n. 42 con cui il Consiglio comunale delibera di procedere con l’accettazione della donazione e, va da se, delle condizioni proposte. A essa seguiranno, nella primavera successiva, altre due delibere del Consiglio comunale, la n. 6 del 7 marzo 2013 e la n. 19 del 14 marzo 2013.

Il rapporto tra le parti viene ufficializzato il 26 marzo 2013, quando nel municipio di Scurcola Marsicana, davanti al notaio arrivato da Chieti Giovanni Maria Plasmati, viene stilato l’atto notarile: per scaricare il documento CLICCA QUI.

Alla stipula dell’atto sono presenti a vario titolo tre signore (Maria Vittoria Silvestri, Oliviana e Milva Marini) proprietarie di un terreno agricolo di oltre 17mila metri quadrati sito in località “Colle Petitta”. Presente anche l’arch. Raimondo Carlo Maria Grassi, che agisce nella doppia qualità di Amministratore unico della Fotovoltaico Scurcola srl, nonché di Amministratore unico della Tea srl e, infine, Angelo Iannaccone, in qualità di Responsabile servizio area tecnica del Comune di Scurcola Marsicana (autorizzato ad agire per conto dell’Ente da due delibere del Consiglio comunale (la n. 6 del 7 marzo 2013 e la n. 19 del 14 marzo 2013).

Questi, in sintesi, i termini dell’accordo raggiunto tra le parti: le tre signore vendono – per 60 mila euro – il loro terreno alla Fotovoltaico Scurcola srl che lo acquista e – insieme a una cabina inverter e una Enel – lo cede poi al Comune, che accetta il tutto a Titolo gratuito.

Cessione gratuita ma a delle precise condizioni. Nell’atto infatti le parti precisano che – ai sensi di quanto già stabilito nelle due delibere di consiglio comunale e dei DM 5 maggio 2011 (“Quarto conto energia”) e D.M. 5 luglio 2012 (“Quinto conto energia”) – la Fotovoltaico Scurcola srl cede gratuitamente il terreno al Comune per il “riconoscimento delle tariffe incentivanti”.

Non solo. Al fine di accedere agli incentivi del Gse, il Comune accorda per 20 anni alla Fotovoltaico Scurcola srl il “diritto di superficie e la proprietà superficiaria” sul terreno donato; in cambio per tali diritti ventennali, la ditta riconosce al Comune un corrispettivo di 40mila euro e “oneri di ristoro” per altri 280mila euro, per un totale di 320mila euro. Le parti pattuiscono che tali cifre saranno pagate, a partire dal 1 giugno 2013, con rate semestrali di 8mila euro e che il mancato pagamento di due rate successive comporta la risoluzione del contratto previa diffida da parte del Comune.

Nell’atto notarile, comunque, nelle premesse vi sono anche altri passaggi dove vengono richiamati impegni stringenti a carico del Comune, non di poco conto. A pag. 4 infatti si legge:

“…L’impegno [del Comune] a mantenere attivo il contratto di cessione del diritto di superficie nei confronti della società TEA srl che realizzerà e rimarrà proprietaria dell’impianto […]; che l’Amministrazione comunale divenga soggetto responsabile del Conto energia […]; che l’Amministrazione comunale provveda a rilasciare il certificato di destinazione dell’area sulla quale verrà realizzato l’impianto fotovoltaico, recante la destinazione per ‘attrezzature tecnologiche’ […]; che l’Amministrazione comunale beneficerà dell’incasso diretto dei proventi della vendita dell’energia prodotta dall’impianto trattenendo la quota spettante al Comune per il diritto di superficie e stornando il resto alla Società a titolo di rimborso dei costi sostenuti per la realizzazione dell’impianto […]”.

Documenti del GSE

Per l’impianto di Scurcola Marsicana – presso gli archivi del GSE – come Nominativo del soggetto beneficiario risulta la Fotovoltaico Scurcola srl e che, per l’anno 2020 l’importo erogato è pari a 326.570 euro.

L’Atto di concessione è il n° 814222, con il relativo link che rimanda alla Convenzione n° A032L273968807 per il riconoscimento delle tariffe incentivanti all’energia elettrica prodotta da conversione fotovoltaica della fonte solare: a firmarla è il GSE e la ditta Adriatica energia srl, con sede in via Marconi a Pescara, nella qualità di Soggetto responsabile dell’impianto, nella persona del suo legale rappresentante Sandro Di Crescenzo.

Il precedente brutto della Fotovoltaico Luco srl

Lo schema applicato per la realizzazione dell’impianto di Scurcola Marsicana in località “Colle Petitta” risulta identico a quello dell’impianto realizzato a Luco dei Marsi in località Petogna.

La genesi dei due impianti avviene nello stesso periodo temporale e le analogie sono impressionanti. Intanto le due società proponenti – Fotovoltaico Scurcola srl e Fotovoltaico Luco srl – sono società gemelle: stessi proprietari, stesse quote e stessa sede sociale. E in entrambi gli impianti, alla stessa maniera, risultano coinvolte anche altre 2 società: la Tea srl e la società anonima svizzera Masfida s.a.

Ma a Luco – a differenza di Scurcola – la situazione si complica subito.

Nell’aprile 2013 viene pubblicata l’inchiesta giornalistica “L’Affare all’ombra del sole”, in cui SITe.it punta il dito sui lati oscuri dell’intricata operazione, ricostruisce tutti gli intrecci, le relazioni politiche, le condizioni del contratto e gli intrecci societari legati all’impianto.

La pubblicazione dell’inchiesta giornalistica riapre così i giochi.

Nel comune di Luco – – a differenza di quanto contemporaneamente accadeva in quello di Scurcola – l’allora consigliera di opposizione Marivera De Rosa chiede chiarezza: prima le richieste di accesso agli atti presso Comune e Regione e poi esposti a Prefettura, Procura, Corte dei conti, Ministero dell’economia, ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) e Gse.

Quello che merge a Luco è una bruttissima storia fatta anche di certificazioni false e ambigue emesse da Comune e Regione. Per la Fotovoltaico Luco srl – come racconta nel settembre 2015 SITe.it nell’inchiesta giornalistica “Cortocircuito a Luco: salvati 3 milioni di euro” – finisce male: il Gse revoca gli incentivi precedentemente concessi e la ditta, alla fine, smonta l’impianto appena ultimato.

Società e nomi coinvolti

FOTOVOLTAICO SCURCOLA srl – Costituita il 7 marzo 2013, sede in Roma, via Salandra 34. Amministratore unico dal 7 marzo 2013: Raimondo Carlo Maria Grassi. Capitale sociale 10mila euro. Soci: Gherardo Grassi (euro 1000, pari all’10% delle quote); Raimondo Carlo Maria Grassi (euro 9.000, pari al 90% delle quote). [ Nota: visura camerale aggiornata al 23-07-2022 ]

TEA srl (Tecnologie Energia Ambiente srl) – Costituita il 19 ottobre 2007 con sede a Roma, via Col di Lana 28. Amministratore unico dal 7 gennaio 2013: Raimondo Carlo Maria Grassi. Capitale sociale 10mila euro. Soci Allodi Francesco (euro 100, pari all’1% delle quote), Masfida S.A. (euro 9.900, pari al 99% delle quote). [ Nota: visura camerale aggiornata al 31-05-2015 ]

MASFIDA s. a. – Di questa società, che detiene il 99% delle quote della Tea srl, è possibile reperire solo il codice fiscale: 97579620010. Si tratta di una società estera con sede a Chiasso, Svizzera, registrata come Società anonima. [ Nota: dati aggiornati al 31-05-2015 ]

Adriatica energia srl – Costituita il 4 agosto 2009 con sede a Pescara in via Tommaso da Celano 19. Amministratore unico Sandro Di Crescenzo. Il capitale è di 11mila euro, interamente detenuto da Sandro Di Crescenzo. [ Nota: visura camerale aggiornata al 31-05-2015 ]

Fotovoltaico Luco srl – Iscritta presso il Registro imprese il 14 marzo 2013. Sede legale Roma, via Col di Lana 28 (stesso indirizzo e oggetto sociale della Tea srl). Amministratore unico: Raimondo Carlo Maria Grassi. Capitale sociale: 10mila euro. Soci: Grassi Gherardo (mille euro); Grassi Raimondo (9mila euro).

Raimondo Carlo Maria Grassi – Risulta comeAmministratore unico nella Fotovoltaico Scurcola srl; Fotovoltaico Luco srl; Tea energia srl; Agrienergy srl; Tea aerospace srl; Immobiliare San Vito srl; Fotovoltaico 22 srl. Risulta poi come consigliere e Vice presidente del consiglio di amministrazione della ASE spa; consigliere della LEAT spa. Tra le cariche non più ricoperte risultano quelle nella Green Services srl, TEA srl e Fotovoltaico Ripa srl. [ Nota: visura camerale aggiornata al 23-07-2022 ]

Gherardo Grassi – Risulta comeconsigliere nella ASE spa e Amministratore unico nella Avio one srl. [ Nota: visura camerale aggiornata al 23-07-2022 ]

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