Emergenza Asl 1 – Cgil chiede Commissione inchiesta e intervento ispettivo

Redazione
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E’ drammatica la situazione sanitaria in provincia dell’Aquila e in particolare nella Marsica. Dopo il gravissimo comunicato emesso ieri dal Dirigente generale della Asl 1 Roberto Testa, è ancora una volta il sindacato a mettere per primo il dito nella piaga. E ad agire di conseguenza.

E’ ormai evidente che il pericolo più grande per la tenuta del sistema sanitario della nostra provincia è quello che marcia alla testa delle truppe che dovrebbero difenderci dalla pandemia. L’incauto e arrogante comunicato del Direttore generale della Asl 1, con le minacce e le intimidazioni alla stampa, è solo l’ultima conferma. E come avevamo previsto, sta sortendo il suo effetto boomerang.

Con una nota durissima, la Cgil chiede la costituzione di una Commissione d’inchiesta sulla Asl 1 e richiede un Intervento ispettivo sulla grave emergenza sanitaria che sta vivendo da mesi il nostro territorio.

Una richiesta disperata, indirizzata a una lunga serie di autorità, nazionali, regionali e locali che la Cgil chiama in causa direttamente esortandoli a fare presto: nessuno ora potrà dire che “non sapeva“. Questo l’elenco dei destinatari:

Al Ministro della Salute Roberto Speranza, al Sottosegretario del Ministero della Salute, a tutti i Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati del Senato della Repubblica e del Consiglio Regionale Abruzzo, Al Sig Prefetto della Provincia dell’Aquila, al Commissario Straordinario all’Emergenza COVID-19 Domenico Arcuri, al Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, al Presidente della Giunta Regione Abruzzo Marco Marsilio, all’Assessore Regionale alla Salute Nicoletta Verì, al Comitato Ristretto dei Sindaci della ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila (Pierluigi Biondi, Giovanni Di Pangrazio, Annamaria Casini). E infine per conoscenza, a tutti i Parlamentari eletti in Provincia dell’Aquila.

IL TESTO INTEGRALE DELLE RICHIESTE DELLA CGIL:

Oggetto: Richiesta di costituzione Commissione di Inchiesta ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila. Richiesta di intervento ispettivo.

Illustrissimi,

Apprendiamo, di nuovo, dagli organi di informazione, cheil Direttore Generale della ASL in oggetto, in un comunicato stampa dichiarava la volontà “di interessare l’Autorità Giudiziaria competente” avendo riscontrato “troppa disinformazione, troppe fake news, troppe condotte contrarie ai codici deontologici e di comportamento…omissis” relativamente all’andamento del Sistema Sanitario Provinciale.

Respingiamo con forza qualsiasi atteggiamento che non vada alla ricerca della verità, ma che rappresenti un atto intimidatorio nei confronti di chi svolge quotidianamente il proprio lavoro, che siano questi giornalisti, operatori sanitari, figure istituzionali o espressioni di partiti politici o organizzazioni sindacali. Riteniamo che il comportamento del Direttore Generale della ASL sia offensivo per una intera Comunità che ha diritto ad un Sistema Sanitario efficiente ed efficace, vicino alle necessità ed ai bisogni dei Cittadini e delle Cittadine.

Detto atteggiamento, fa seguito ad una iniziativa di inchiesta interna sul personale, che la stessa ASL avrebbe intrapreso a seguito delle immagini trasmesse sulla nota trasmissione televisiva “Le Iene” relativamente al Nosocomio di Avezzano, già contestata, con forza, da questa Organizzazione Sindacale.

Avremmo voluto attendere la fine di questa immane tragedia che sta colpendo il nostro territorio per ricercare la verità dei fatti che hanno prodotto una incontrollabile emergenza sanitaria sulla Provincia dell’Aquila, ma siamo costretti a fare immediatamente le nostre richieste anche a garanzia di diritti fondamentali, che la Carta Costituzionale riconosce a tutti i cittadini e le cittadine del nostro Paese, quali il diritto alla Salute, ma anche all’Informazione e al Pensiero. Riteniamo, pertanto, necessario ed opportuno fare chiarezza sulle gravi criticità del Sistema Sanitario Provinciale, sulle gravi ripercussioni in termini di garanzia del diritto alla Salute e sul rischio che, ancora oggi, tutti gli operatori sanitari, che prestano la propria attività con abnegazione e sacrificio, corrono quotidianamente nel tentativo di contrastare il virus COVID 19.

Risultano, infatti, ad oggi, innumerevoli contagi tra il personale sanitario, senza che si riesca ad avere, da parte della ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila, dati ufficiali sulla loro effettiva entità.

Non si può certo negare che il numero dei contagi della nostra Provincia rappresenta ormai da giorni la quota più importante dei contagi dell’intera Regione Abruzzo, con un sistema di tracciamento e tamponamento inadeguato, tanto è vero che si è dovuto ricorrere allo screening di massa, disposto dalla Regione Abruzzo, per avere una cognizione effettiva dei contagi nella nostra Provincia.

Riteniamo altresì offensive e di cattivo gusto le dichiarazioni dello stesso Direttore Generale, dott. Roberto Testa, che di seguito riportiamo: le parole uccidono più del virus”.Le centinaia di morti al giorno nel nostro Paese, le decine di morti al giorno nella nostra Regione e nella nostra Provincia, sono stati uccisi non dalle parole, ma da un virus che continua inesorabilmente a girare sui nostri territori, colpendo prevalentemente le persone più fragili, a cui andava garantita la massima protezione dal Sistema Sanitario Provinciale. In tal senso attendiamo l’esito delle inchieste avviate dalla Magistratura sui decessi avvenuti davanti ai Pronto Soccorso della ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila.

Torniamo a ribadire il lungo elenco di tutte le criticità che in questi mesi non hanno trovato soluzione e che riguardano nello specifico: una cronica e strutturale carenza di personale, impossibilità di garantire percorsi separati per pazienti Covid e no Covid, carenza di posti letto Covid, mancata esecuzione periodica di tamponi agli operatori sanitari, carenza di reattivi per l’esecuzione dei tamponi alla popolazione, tardività nella comunicazione degli esiti degli stessi, strutture carenti e/o fatiscenti, esiguità nella fornitura di DPI idonei alla gestione dell’emergenza, mancato confronto con i vertici Aziendali sulle modalità di gestione dell’emergenza in tema di sicurezza sul lavoro, continui trasferimenti del personale, carenza di vaccini antinfluenzali, mancata attivazione del laboratorio dell’Università degli studi dell’Aquila e/o nei singoli Presidi Ospedalieri della ASL finalizzata a processare i tamponi eseguiti, diminuzione e/o interruzioni dell’assistenza sanitaria essenziale dovuta anche agli accorpamenti dei reparti ospedalieri.

Il mancato potenziamento delle USCA e della Medicina Territoriale ogni giorno si manifesta in maniera drammatica; tutto ciò è stato già oggetto di Esposti inviati alla Procura della Repubblica sin dalla prima Fase dell’Emergenza sanitaria.

Per questo e per le tante motivazioni e criticità evidenziate durante l’intero anno 2020, per difendere la garanzia del Diritto alla Salute sancito dall’art. 32 della Costituzione Italiana, chiediamo che venga costituita, senza indugio, una commissione di inchiesta sul sistema sanitario della Provincia dell’Aquila da parte della Regione Abruzzo e nelle more chiediamo che vengano inviati dal Ministero della Salute organi ispettivi al fine di accertare eventuali responsabilità nella gestione della fase pandemica.

Riteniamo questo ennesimo atto, da parte della scrivente Organizzazione Sindacale, una richiesta di azioni concrete, finalizzate alla ricerca della verità e non della narrazione, anche in considerazione dell’alto livello dei contagi e dei decessi riscontrati che fa permanere la nostra Regione inquadrata come Zona Rossa.

Nel ribadire la necessità e l’urgenza delle richieste ivi contenute nella presente nota, restiamo a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti e/o informazioni.

Distinti saluti

L’Aquila, 03.12.2020

Segretario gen. CGIL prov Aq Francesco Marrelli – Segretario gen. FP CGIL prov Aq Anthony Pasqualone

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