Emergenza Abruzzo – Ospedali Pescina e Tagliacozzo: Mario Quaglieri (FdI) si arrampica sugli specchi

Redazione
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Il consigliere regionale e Presidente della Commissione Sanità in Consiglio regionale Mario Quaglieri, FdI, interviene sulle polemiche sulla sanità marsicana definendole “sciacallaggi di taluni politicanti. Dice il politico Quaglieri:

I pronto soccorso di Pescina e Tagliacozzo saranno riaperti non appena i livelli dell’emergenza sanitaria lo permetteranno, ed i relativi ospedali verranno riqualificati e potenziati ciascuno per le proprie vocazioni strutturali ed organizzative, come previsto dal piano sanitario“.

Ovviamente nella Marsica, a Quaglieri, nessuno lo prende sul serio, Per dovere di cronaca dobbiamo però segnalare che sulla stessa questione era già interventuto anche un altro politico di centrodestra, l’assessore alla Salute Nicoletta Veri’, di solito più accorta di Quaglieri. Anche l’assessore aveva tentato di rassicurare i marsicani confermando l’intenzione di costruire il nuovo ospedale di Avezzano, un progetto di cui si parla da anni. Progetto che si teme destinato a rimanere tale, visto l’assalto alle risorse della sanità regionale messa in atto in questi giorni da pescaresi e aquilani, vedi Covid Hospital a Pescara e sala operativa del 118 a L’Aquila, che si era già aggiudicata anche il G8 Hospital.

Quaglieri si accoda all’assesore Verì, tentando di spiegare che la chiusura dei due Pronto soccorso marsicani sarebbe stata dettata dalla volontà di tutelare cittadini e sanitari e che, per lo stesso motivo, le strutture di Tagliacozzo e Pescina non sono stati trasformati in presidi Covid. Così il centrodestra tenta di rassicurare i marsicani sul futuro di questi due ospedali:

Tutto il nostro lavoro verte verso il consolidamento degli ospedali rispetto alle loro specifiche prerogative, quindi non saranno ne’ chiusi ne’ dimensionati ma rafforzati su cio’ in cui eccellono“.

Ovviamente nessuno gli crede. Ma torniamo alle ultime esternazioni del consigliere Mario Quaglieri. Le sue dichiarazioni sarebbero comunque finalizzate a:

Fermare la divulgazione di informazioni distorte, operata da alcuni appassionati propagandisti di quartiere, al mero scopo di gettare fango sull’operato della Regione Abruzzo in merito alla gestione dell’emergenza Covid. Sul territorio si lavora con serietà, senza propaganda o slogan, metodi che non mi sono mai appartenuti. Non accetto critiche da parte di chi vuol far credere di avere la soluzione a tutti i problemi, che però non sono stati risolti quando chi oggi parla era nella posizione di poterlo fare“.

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