Debiti CAM – Banca Sistema chiede a Comuni soci e dirigenti oltre 10 milioni di euro: ecco i nomi

Redazione
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di Angelo Venti e Claudio Abruzzo

E’ una storia ricca di colpi di scena quella innescata dall’Operazione verità lanciata dall’ex sindaco di Avezzano Gabriele De Angelis. Dopo l’approvazione del Tribunale di Avezzano del Concordato preventivo proposto dal Cam, il Consorzio acquedottistico è diventato il bersaglio di una serie di grandi creditori, in particolare i fornitori di energia.

Con un tempismo perfetto la prima ad arrivare è stata Hera spa con una superbolletta di 9,6 milioni di euro. La presidente Morgante non fa in tempo ad annunciare il piano per il recupero di 20 milioni di euro dagli utenti morosi e sommersi che sulla testa del Cam cade una nuova tegola.

Affaire Banca Sistema

Nei gioni scorsi Banca Sistema ha invitato i Comuni soci e tutti i dirigenti (che si sono succeduti alla guida del Consorzio a partire dal 22 dicembre 2014), a una mediazione per il pagamento di 10 milioni 519mila euro (oltre interessi di mora). Il primo appuntamento è fissato per il 20 marzo presso il Servizio di Conciliazione della Camera Arbitrale di Milano: il mediatore designato è Mario Francesco Dotti.

Nell’Istanza di mediazione presentata da Banca Sistema si legge:

È interesse di Banca Sistema avviare una procedimento di mediazione volontaria al fine di richiedere agli amministratori e ai sindaci di CAM (che hanno ricoperto tali cariche nel periodo ricompreso tra la data di Cessione e la data odierna), nonché ai soci di CAM (inadempienti rispetto agli obblighi di legge) il risarcimento dei danni subiti, quantificati in oltre Euro 10 milioni.”

A ricevere l’invito a presentarsi il 20 marzo alla Camera arbitrale di Milano sono intanto i seguenti comuni soci del Cam:

Avezzano, Tagliacozzo, Carsoli, Trasacco, Capistrello, Luco dei Marsi, Pescina, Cappadocia, Ovindoli, San Benedetto dei Marsi, Magliano dei Marsi, Balsorano, San Vincenzo Valle Roveto, Scurcola Marsicana, Morino, Cerchio, Sante Marie, Aielli, Massa d’Albe, Collelongo, Civita d’Antino, Oricola, Castellafiume, Villavallelonga, Collarmele, Pereto, Ortona dei Marsi, Rocca di Botte, Bisegna.

A cui si aggiungono tutti questi dirigenti che si sono avvicendati alla guida del Consorzio acquedottistico marsicano dal 22 dicembre 2014 ad oggi:

Manuela Morgante, Alessandro Pierleoni, Leo Corsini, Flavio De Luca, Giuseppe Venturini, Paola Attili, Mario Mazzetti, Andrea Ziruolo, Mario Quaglieri, Armando Floris, Ferdinando Boccia, Giovanni Di Pangrazio, Pasqualino De Cristofano, Bruno Ranati, Lucia Falcetelli, Dario De Luca, Loreto Ruscio, Felicia Mazzocchi, Antonio Mostacci

Il fatto

Il 22 dicembre 2014 Enel Energia S.p.A. firmava il contratto di cessione a Banca Sistema dei crediti vantati nei confronti di CAM spa per le forniture di energia, crediti che ammontavano a 12 milioni 657mila euro. CAM richiedeva a Banca Sistema la conclusione di accordi “transattivi e di riscadenziamento” del proprio debito, ma Cam provvedeva però solo al saldo parziale di quanto dovuto. Banca Sistema risolveva gli accordi in questione, così il CAM rimaneva debitore verso la banca di 10 milioni 519mila euro (oltre interessi di mora).

Il 16 marzo 2018 CAM richiede al Tribunale di Avezzano l’ammissione alla procedura di preconcordato e il Tribunale lo ammette nominando Commissari Giudiziali Giacomo D’Attorre, Valerio Dell’Olio e Riccardo Tiscini.

Il 3 agosto 2018, Banca Sistema deposita l’atto di intervento nel Procedimento al fine di far valere le proprie ragioni di credito: il 25 settembre 2019 si tiene l’adunanza dei creditori. La dalla maggioranza dei creditori approva poi la proposta di Cam con il voto contrario di INPS, Agenzia delle Entrate e Banca Sistema.

Il 23 ottobre 2019 anche il Tribunale approva la proposta di CAM. Il  27 novembre 2019 si è tenuta l’udienza per l’omologazione del concordato preventivo, nonostante l’opposizione di Banca Sistema.

L’ammissione di CAM alla procedura di concordato preventivo, e la successiva omologazione, secondo Banca Sistema ha conclamato l’irreversibilità del danno da essa subito e imputa al CAM, ovvero al suo management ed ai suoi soci, tutta la responsabilità.

Le accuse di Banca Sistema a Soci e dirigenti

Banca Sistema accusa il Cam di averla “indotta ad acquistare da Enel i crediti nei confronti di CAM e soprattutto a concedere dilazioni per il saldo degli stessi, fornendo (volontariamente) una falsa rappresentazione della situazione (di solidità) economico-patrimioniale della società, concretamente idonea a trarre in inganno Banca Sistema e indurla alla conclusione di un negozio dannoso“.

Banca Sistema rimprovera al Cam anche di non aver intrapreso, dal dicembre 2014 ad oggi, tutta una serie di azioni, quali “porre in essere una pluralità di atti volti alla tutela del patrimonio sociale, con particolare riferimento a: il mancato incasso di crediti commerciali, che sostanzierebbe la causa primaria dell’insolvenza; il mancato avvio delle procedure di ristrutturazione in bonis previste dalla ‘Legge Madia‘; la mancata richiesta ai competenti organi di adeguamenti tariffari

Banca Sistema non risparmia nemmeno i dirigenti. Ad essi rimprovera che “La società, fin dal 2013, avrebbe dovuto essere posta in liquidazione, stante la completa erosione del capitale sociale, non registrata in ragione di errate rappresentazioni di poste attive e passive nel bilancio di esercizio formalmente approvato dai soci.” Infine contesta ai Comuni soci la “Responsabilità per la mancata copertura delle perdite”

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CAM, IL BUCO CON L’ACQUA INTORNO

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