Dal grido “prima gli aquilani” si è passati a “prima i colonnelli e i venezuelani”

Redazione
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COMUNICATO STAMPA


24 Maggio 2018

Ancora una volta la giunta di destra capeggiata dal sindaco Biondi, passata agli onori della cronaca per i gesti e gli atti che l’hanno, di fatto, dichiarato fuori dalla storia e dalla nostra Costituzione nata dalla resistenza al nazifascismo, si dichiara incapace di affrontare i problemi veri che la popolazione vive quotidianamente.

Il fatto che una madre di famiglia sia costretta ad occupare una casa del progetto CASE dimostra l’incapacità, persino, di dare risposte a problemi semplici. Il fatto che ci siano appartamenti sfitti e famiglie e persone che siano costrette a dormire in alloggi di fortuna grida vendetta. Si è stati solerti a bloccare un bando, criticabile quanto si vuole, ma non si può bloccare un progetto senza sapere dove si va a parare; quando si critica si deve essere in grado di produrre soluzioni. L’unica soluzione della giunta Biondi è stata quella di mantenere alloggi sfitti e persone per strada.

Se questo doveva essere il cambiamento e se questa dovrebbe essere la terza Repubblica, meglio la prima. Se, alla mamma che ha scelto di rompere gli indugi e ha occupato l’appartamento, si aggiungessero altre famiglie, Rifondazione sarà, senza alcuna esitazione, dalla loro parte. Ormai i fallimenti della giunta Biondi, in tutti i settori, sono sotto gli occhi di tutti. L’unico atto che avrebbe senso sarebbe quello delle dimissioni, risparmiando ai cittadini aquilani giorni bui. dimissioni subito e risparmiando a tutti l’attesa della decisione per l’anatra zoppa.


Mauro Colaianni

Segretario del Partito della Rifondazione Comunista – Circolo dell’Aquila

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