Covid 19 – Direttore della ASL 1 perde la testa – SITe.it: “fa il guappo, ma con noi sbatte il muso”

Angelo Venti
Angelo Venti
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ASL 1: il Direttore Roberto Testa prova a intimidire i giornalisti, e non solo. Ma il comunicato stampa inviato oggi dal Direttore generale della ASL 1 Roberto Testa a decine di redazioni e giornalisti abruzzesi rischia di trasformarsi in un clamoroso autogol.

Precisiamo subito che nel lungo elenco dei destinatari della mail inviata dall’ufficio stampa della Asl1 (ufficiostampa@asl1abruzzo.it) manca l’indirizzo della nostra redazione. Ma grazie a una lunga esperienza di minacce di questo tipo – ricevute a volte anche da fonti istituzionali – sappiamo che la destinataria di questo Comunicato è tutta la stampa: la consideriamo, pertanto, come rivolta anche alla testata SITe.it.

Un Comunicato che grida vendetta

Per come tale Comunicato è stato formulato, lo riteniamo a tutti gli effetti una minaccia alla Libertà di stampa e un attentato al Diritto all’informazione, tanto più grave in quanto proviene da una fonte istituzionale.

Le notizie certe contenute nel Comunicato stampa del Direttore Testa, somo solo due: la Asl1, con 3.500 dipendenti e un bilancio di 700 milioni di euro l’anno, è l’azienda più grande della provincia dell’Aquila; il Direttore generale di questa azienda è lui, Roberto Testa. Per il resto solo una lunga serie di allusioni, autoassoluzioni, intimidazioni e minacce. Per chi ha voglia, tempo – e stomaco – per leggerlo, può scaricarlo da QUESTO LINK.

La notifica di tali singolari querele – senza identificare i destinatari – è stata affidata da Testa al suo ufficio stampa, pagato con i nostri soldi. E tutto lascia ritenere che è intenzione del Direttore generale far pagare alla Asl 1 anche le spese degli avvocati necessari a seguire l’iter inescato dalle azioni giudiziarie da lui annunciate.

Il Direttore della Asl 1 perde la testa

Secondo Roberto Testa gli articoli apparsi sulla stampa in una sorta di progressiva escalation, non risponderebbero alla realtà dei fatti e avrebbero creato un clima mediatico, il cui risultato è quello di:

presentare una immagine distorta della sanità, negativa e pericolosa; minare profondamente la fiducia del cittadino verso l’Azienda; creare un clima aziendale negli operatori di sfiducia, quando non di prostrazione

Siamo ormai all’inversione dei ruoli. Quelle che ci rivolge Testa, sono le stesse accuse che da oltre un mese vengono fatte proprio alla ASL 1 e al suo Direttore generale. E cioè di avere:

ridotto la sanità marsicana in uno stato negativo e pericoloso; minato con le proprie azioni la fiducia del cittadino verso l’Azienda; creato un clima aziendale negli operatori di sfiducia, quando non di prostrazione.”

La differenza è che queste nostre accuse sono la sintesi ammorbidita di quello che osserviamo sul campo, dei fatti che ci riferiscono gli amministratori pubblici, i contagiati, i pazienti, i ricoverati, gli stessi operatori sanitari dell’ospedale di Avezzano. Accuse che la Asl 1 non si è mai degnata di smentire con le carte o con i fatti: nessun chiarimento, integrazione o richiesta di rettifica è mai pervenuta dalla Asl 1 alla nostra redazione.

L’autogol delle querele

La Asl 1 non è stata in grado di impedire che saltasse il sistema di tracciamento dei contagi e nemmeno il collasso dell’ospedale di Avezzano. Questo è un fatto acclarato.

Con il suo operato la Asl 1 è stata però in grado di produrre – al netto delle presunte “fake news della solita stampa” – una lunga e reale serie di esposti e denunce contro l’Azienda da parte di utenti, parenti di ricoverati, dipendenti, sindacati e ora anche amministratori pubblici.

Una massa di denunce ed esposti a cui si aggiungono quelle presentate direttamente dall’Azienda: prima quelle annunciate contro i dipendenti che parlano con i gornalisti e adesso, le querele annunciate contro la stampa direttamente. Possiamo dire – senza ironia – che oltre al collasso della sanità marsicana, la ASL 1 diretta da Roberto Testa rischia ora di provocare anche il collasso delle Procure della repubblica.

In ogni caso, le querele spesso si rivelano un boomerang, che torna indietro e sbatte nella nuca di chi lo lancia. Ed è per questo che noi ribadiamo punto per punto quanto finora scritto sull’argomento e rivolgiamo al Direttore generale della ASL 1 un invito: quereli anche noi. Ci presenteremo in tribunale, con le carte in mano. E i testimoni.

COMUNICATO STAMPA ORDINE DEI GIORNALISTI D’ABRUZZO

La malasanità uccide, i giornalisti raccontano

La malasanità uccide purtroppo quasi ogni giorno e i giornalisti si limitano a raccontare i fatti, assolvendo ad un loro doveroso obbligo.

I numeri sull’emergenza Covid della provincia dell’Aquila, nella loro oggettività e al di là delle opinioni, hanno fatto emergere una situazione molto grave sullo stato dei servizi sanitari.

In particolare, le forti carenze dell’Ospedale di Avezzano, dove sono morte due persone a bordo di ambulanze in attesa di essere assistite, sono state denunciate da testate e quotidiani nazionali.

Non sono fake news queste; non è disinformazione questa.

Semmai va constatata una pressoché assenza di comunicazione della Asl ai media.

Un vuoto imperdonabile in un momento in cui l’emergenza richiederebbe una costante informazione ai cittadini.

I giornalisti continueranno a svolgere con rigore critico la loro professione.

Non saranno le intidimidazioni, più o meno velate, a fermarli.

L’etica della resposabilità è loro ben chiara.

L’Aquila, 2 dicembre 2020

Stefano PALLOTTA Presidente dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo

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