Covid-19. Abruzzo – Paolucci (PD) presenta interrogazione su Rsa

Redazione
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Sulle Rsa abruzzesi arriva l’interrogazione del capogruppo in regione del Pd, Silvio Paolucci.

Troppe le vittime da Covid nelle strutture, a fronte della mancanza di un’azione tempestiva e preventiva della Regione Abruzzo, con la maggioranza di centrodestra che – spiega Paolucci – neanche di fronte a questa situazione rinuncia alla propaganda, anche a costo dell’ennesima spaccatura“.

Per Paolucci le Rsa sono state ignorate nella fase clou dell’emergenza e sono diventate oggi “pericolosissimi focolai del virus sia per i pazienti che per gli operatori sanitari” e del problema oggi, chiede contezza degli interventi fatti fino ad ora. Per il capogruppo non corrisponde a realta’ quanto affermato dall’assessore regionale alla Sanita’ Nicoletta Veri’ il 17 aprile e cioe’ che “‘tutte le strutture stanno gestendo i casi positivi, garantendo la sicurezza dei pazienti non contagiati‘”. Per lui la gestione e’ invece “sfuggita di mano” e a dimostrarlo e’ “il fatto che nelle strutture la gente continua a morire“.

L’ultima vittima, in ordine di tempo, quella di ieri nella Rsa San Giovanni di Sambuceto. Una “mala gestio” che per il capogruppo si sarebbe riscontrata in ogni settore di competenza della regione: “Dalla cassa in deroga fino ai trasporti, passando appunto per le misure di sorveglianza sanitaria sul territorio l’Abruzzo si e’ rivelato privo di un piano efficace, diventando fanalino di coda nazionale“.

Un Governo regionale che “per nascondere la sua inefficienza– aggiunge- riapre la partita sul terreno di scontro con il Governo Nazionale, proponendo un inedito balletto di opinioni circa ordinanze e contrordinanze tra gli azzurri Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri e lo stesso presidente Marco Marsilio, su ipotesi palesemente illegittime di riapertura anticipata. Al posto di riaprire una campagna elettorale post emergenza, la maggioranza pensasse alle Rsa e a chi li’ sta vivendo e conducendo una lotta per la vita e contro il contagio“.

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