Coronavirus, Abruzzo – Regione firma accordo con cliniche private, le strutture ospiteranno pazienti Covid e Non Covid. Iulianella: “non ci posso credere, sospendono le attività nelle strutture pubbliche con la mano destra e concludono accordi con le cliniche private con la mano sinistra”

Claudio Abruzzo
Claudio Abruzzo
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Firmato l’accordo tra la Regione Abruzzo e le Case di Cura private. Anche loro, ora, dovranno garantire assistenza ai pazienti (sia Covid che no) e a quelli che, “dopo la fase di acuizione e prima della dimissione a domicilio, necessitano di un periodo di stabilizzazione clinica, attraverso un monitoraggio attento e adeguato per un rientro a domicilio in condizioni di sicurezza“.

Questo é quello che si legge nel verbale Crea su cui e’ stato poi sottoscritto l’accordo per cui si procederà ora a fare una ricognizione dei posti letto nelle case di cura private per verificarne la disponibilità e dare così un supporto durante l’emergenza. Un accordo che prevede l’erogazione, da parte delle Asl, l’anticipazione a titolo di acconto dell’80% del tetto di spesa mensile autorizzato per il 2020 per le attività di ricovero e valido solo per il tempo della durata dell’accordo sottoscritto. Prevista la possibilità di effettuare direttamente nelle cliniche private e con il proprio personale, i prelievi per gli esami diagnostici ai ricoverati inviando poi il tampone ai centri di riferimento. Sospese, fino a quando la Regione non dichiarerà terminata questa fase, le norme relative all’incompatibilità del personale per cui anche le aziende pubbliche potranno chiamare medici e infermieri all’interno delle loro strutture. Prestazioni che saranno corrisposte economicamente alla struttura prevedendo una tariffa forfettaria da corrispondere all’operatore di 50 euro cui si aggiunge il rimborso per il viaggio.

Stefano Iulianella
Stefano Iulianella

Incredibile, non ci posso credere – la reazione al provvedimento di Marsilio di Stefano Iulianella, sindaco di Pescina – sospendono le attività nelle strutture pubbliche come il Serafino Rinaldi di Pescina con la mano destra e concludono accordi con le cliniche private con la mano sinistra. Per decongestionare la saturazione dei posti letto di terapia intensiva, sub intensiva e in regime di ricovero ordinario dei presidi ospedalieri pubblici, si mettono a disposizione le strutture private accreditate per l’assistenza ospedaliera per trattare pazienti sia NOcovid19 che Covid19. La nostra proposta di accogliere nel presidio di Pescina la geriatria e la lungodegenza per alleggerire la pressione che grava sul PO di Avezzano non andava evidentemente bene. Quando vi diranno che mancheranno le risorse per potenziare i servizi di assistenza territoriale, ricordategli queste scelte“. I presidi ospedalieri di Pescina e Tagliacozzo erano stati chiusi nei primi giorni di Marzo e il personale sanitario era stato trasferito ad Avezzano per compensare alla grave carenza di personale nella struttura del capoluogo marsicano: successivamente erano stati riattivati i reparti dell’ospedale di Tagliacozzo.

Vincenzo Giovagnorio

Confido in una cosciente presa di posizione da parte della Regione riguardo anche alle piccole strutture come quella di Tagliacozzo e Pescina, nell’ottica di una rivisitazione generale della politica sanitaria nazionale -afferma il sindaco di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnoriola scorsa settimana, con il Sindaco di Pescina, abbiano anche aderito all’iniziativa del Sindaco di Guardiagrele Simone Dal Pozzo, insieme ad altri 42 sindaci tra Chieti e Pescara, sottoscrivendo una emendamento di legge riguardante, al primo punto, la riorganizzazione della sanità in Regione con il potenziamento dei PTA e degli ospedali periferici“.

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