Comune di Capistrello, l’opposizione “Sindaco e Giunta si aumentano lo stipendio. Inopportuno in un momento di grave crisi”

Redazione
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COMUNICATO STAMPA

Si è riunito in data 30 settembre il Consiglio comunale nel capoluogo rovetano, convocato dal vice sindaco a causa delle dimissioni rimesse dal Presidente del Consiglio comunale Elisa Di Giacomo, ruolo non ancora ripristinato dopo due mesi.
Forte la polemica che si è alzata dai banchi dell’opposizione contro la Giunta comunale, che con la delibera n. 106 del 16 settembre scorso, ha aumentato i propri stipendi e indennità .


“Siamo di fronte ad una crisi economica e sociale profonda e alla vigilia di un inverno difficilissimo. In questo contesto riteniamo che la decisione del Sindaco e della Giunta sia stata uno scivolone. Non che la legge lo impedisse, anzi la norma lo consente: ma il buon senso lo consigliava? Crediamo di no.
Alcune decisioni sono simboliche e in questo caso l’immagine che hanno dato Sindaco e Giunta è stato inopportuno, di fronte ai tanti che nel nostro paese non arrivano a fine mese.
Con la delibera 106 il Sindaco aumenta la sua indennità da 3181 euro che percepisce oggi a 4000 euro. Il vicensidaco da 1590 a 2000 e gli assessori aumentano da 1400 a 1800.
Una scelta molto controversa che nel corso del consiglio è stata al centro di uno scontro molto forte, dovuto anche al fatto che tali aumenti spettano a comuni sopra i 5000 abitanti, mentre il nostro comune è sceso al di sotto. L’Amministrazione ha giustificato questo con una diversità di dati tra l’Ente e Istat, ritenendo errati i dati Istat. Una circostanza che esige un controllo più approfondito sul rispetto della norma.
Basterebbe questo ultimo passaggio a capire la confusione e l’inopportunità di questa decisione, soprattutto per un sindaco che nella passata consiliatura si vantava di non prendere stipendio e che oggi addirittura lo aumenta fino alla bellezza di 4000 euro al mese.
Siamo abbastanza stupiti di fronte a questa decisione e assolutamente contrari ad un aumento di stipendio in un tempo di vacche magre.
Chiediamo che la decisione sia subito rivista e la delibera revocata”.

I consiglieri Bussi Dina, Vittorio Silvestri e Chiara Di Felice

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