Commissione Sanità, Ospedale di Avezzano in deficit – Asl nicchia su riapertura Ppi Pescina e Tagliacozzo

Redazione
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Sistema sanitario marsicano allo sbando”. Questa la dura sentenza del consigliere regionale Giorgio Fedele che ieri mattina ha attaccato la direzione generale della ASL 01 e i componenti della maggioranza regionale, colpevoli dello stato di abbandono dell’ospedale di Avezzano e dei gravi ritardi nel ripristino dei presidi ospedalieri nella Marsica. Queste le sue considerazioni al termine della Commissione Sanità:

Giorgio Fedele

Nessuno è stato in grado di fornirmi una data per il ripristino dei servizi dell’ospedale di Avezzano, nessuno è stato in grado di dare giustificazioni sulle scelte sbagliate e su quelli che ho evidenziato come clamorosi ritardi che hanno congestionato l’offerta sanitaria della Marsica e hanno costretto il personale a lavorare in totale assenza di strumenti e indicazioni chiare per la sicurezza. Insomma, le denunce che ho fatto nelle ultime settimane sull’abbandono dell’ospedale di Avezzano a sé stesso, e di tutti i disagi che ne sono derivati sull’intera gestione sanitaria della marsica, hanno trovato conferma nelle audizioni che svolte questa mattina nel corso della Commissione Sanità, che ho preteso dal Presidente Quaglieri per analizzare finalmente in sede istituzionale la questione. Avevamo ragione, e qualcuno adesso deve prenderne atto e rimediare ai numerosi errori commessi che continuano a mortificare il diritto alla salute di un intero territorio. L’emergenza covid ha palesato l’inadeguatezza della struttura dell’ospedale di Avezzano, una carenza strutturale aggravata dalla mancanza di una programmazione serie ed efficace dell’offerta sanitaria in marsica che, in una situazione emergenziale e post emergenziale, è praticamente crollata a picco. Avezzano, infatti, pur essendo formalmente individuato come ospedale covid free si è trovato a gestire ben 40 casi accertati e 100 sospetti. Un totale di 140 pazienti provenienti da tutta la provincia. Eppure, non è stato dotato di presidi adeguati per la tutela del personale, laboratorio per le analisi dei tamponi e tutto quanto necessario a sopperire alle esigenze di un’emergenza come quella che ci siamo trovati ad affrontare.
Sono state prese decisioni errate e le iniziative messe in campo per correggerle in questa fase di riavvio delle prestazioni inizialmente sospese, a mio avviso, sono arrivate tardi e non hanno avuto l’effetto sperato, anzi hanno spesso aggravato la situazione.
Ascoltando, infatti, le risposte della direzione Asl 1 risulta evidente che chi è alla guida dell’azienda sanitaria non conosce minimamente le strutture che ha a disposizione. Per esempio, nella scelta della realizzazione di un laboratorio in supporto di quello di Pescara per l’analisi dei tamponi, è stato individuato solo il presidio aquilano, ignorando che anche la struttura di Avezzano aveva le caratteristiche tecniche e strutturali necessarie per l’attivazione dell’esame dei tamponi e che si sarebbe potuto dotare l’Abruzzo di più laboratori che avrebbero, da un lato snellito il lavoro dell’Aquila e dall’altro impedito il crearsi del congestionamento cha ha travolto Avezzano.
Fatto molto rilevante se si pensa che i problemi che ho denunciato, e che hanno travolto la sanità marsicana, nascono proprio dalla mancanza di un laboratorio per l’analisi dei tamponi interno al presidio di Avezzano. La mancanza del laboratorio di fatto ha causato il congestionamento del Pronto soccorso marsicano, con pazienti rimasti in barella anche per tre giorni in attesa del referto, ma ha anche causato il blocco di numerosi reparti e prestazioni sanitarie come ad esempio il day surgery e gli interventi ambulatoriali; la chirurgia generale e vascolare; l’urologia; l’ortopedia etc.
Allo stesso tempo, cosa ancor più grave, ha causato anche il blocco delle sale operatorie, che da 5 sono passate ad 1 per le emergenze ed 1 per gli interventi programmati, con solo sei ore di attività giornaliere. Tutto ciò, nei fatti, ha esposto un intero territorio ad avere strutture in grado di fronteggiare una sola emergenza per volta e il blocco delle liste d’attesa per gli interventi programmati
“.

Sui problemi della sanità marsicana è intervenuto anche il consigliere regionale della Lega, Simone Angelosante, che al termine della commisione così si è espresso sulla situazione dell’ospedale di Avezzano: “E’ in deficit. Ho chiesto con forza che al di là dell’emergenza Covid si affronti il vero problema: la grave carenza dei primari. Abbiamo tantissimi facenti funzioni che fanno il loro lavoro, ma é evidente che un primario vincitore di concorso che ha la responsabilità del reparto abbia oltre all’autorevolezza anche l’autorità per gestirlo“.

L’occasione, in aula, ha spiegato, per fare il punto sulle criticità riscontrate nel periodo di emergenza, ma anche delle cose che hanno funzionato alla luce del fatto, ha sottolineato, che “i numeri dicono che in Marsica la pandemia non ha creato i danni che ha creato altrove“. Tra le priorità quindi, oltre quella dei primari, ha detto ancora Angelosante, anche quella di stabilizzare gli infermieri. Tra le buone notizie, infine, il rientro del personale dislocato a L’Aquila per affrontare l’emergenza e la dismissione prossima di una delle zone grigie dell’ospedale marsicano.

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